giovedì 12 febbraio 2009

A volte ritornano...

(Da IL GIORNALE)

Onore agli eroi della Decima Mas. E doveroso riconoscimento a chi è stato decisivo a salvare il porto di Genova dalla distruzione pur essendo spesso dimenticato dalla storiografia ufficiale per colpa della divisa «sbagliata» che indossava. È un Gianfranco Fini un po’ a sorpresa quello che ieri mattina ha consegnato i nuovi brevetti di incursore della Marina, a Portovenere.
Il presidente della Camera ha infatti ricordato l’importanza del ruolo delle Forze armate italiane durante la Seconda guerra mondiale. E non ha esitato a considerare patrioti allo stesso modo partigiani e repubblichini: «Essere uomini del Comsubin - ha detto Fini - è un grande privilegio che richiama pagine tra le più belle della storia militare italiana. Si tratta di eroi che si sono divisi nel momento del 25 luglio e dell’armistizio, ma che sempre e comunque hanno continuato, al nord come al sud, a onorare l’impegno assunto con la nostra Italia».
Una posizione non casuale, che è stata infatti ribadita più volte durante il discorso. «Pochi sanno - ha aggiunto Fini - che dopo la guerra il neonato Stato di Israele chiese ad alcuni ufficiali, ad alcuni antenati del Comsubin, la X Mas, di addestrare i reparti di assalto della Marina israeliana». E ancora, ha voluto reinserire quelle pagine strappate dalla storiografia ufficiale a proposito del salvataggio del porto di Genova. Perché se da un lato è risaputo e accettato l’intervento del cardinale Giuseppe Siri nelle trattative con i tedeschi in ritirata, «pochi sanno - ha sottolineato Fini - che nelle pagine gloriose della storia del Comsubin ci sono esempi come il comandante Arillo, che contribuì ad evitare che i tedeschi facessero saltare in aria il porto di Genova. Quell’uomo portava la divisa della X Mas».
Il capitano di vascello Mario Arillo era uno dei vice del comandante Valerio Borghese e a lui lo stesso cardinal Siri, a guerra finita, tributò pubblicamente un riconoscimento per l’intervento decisivo per il salvataggio del porto. Arillo, sfuggito alle rappresaglie antifasciste a guerra finita, smessa la divisa della Decima Mas, lavorò anche allo sminamento di numerosi porti italiani rischiando la propria vita.
Ieri, alla cerimonia della consegna dei brevetti, era presente anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa. L’archeologo israeliano professor Galili ha donato alcuni cimeli trovati pochi mesi fa all’interno del sommergibile italiano Scirè, affondato il 10 agosto del 1942 a largo di Haifa.

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+stampa+On-Line/PdfNavigator.htm?DateFrom=10-02-2009&pdfIndex=7

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fini onora la X MAS , noi onoriamo Feletto paese martire della Decima
----- Original Message -----
From: Sen. Lionello Bertoldi
To: Monica
Sent: Wednesday, February 11, 2009 5:41 PM
Subject: Re: [R-esistiamo] Fini onora la X Mas Noi onoriamo Feletto un paese della provincia di Torino distrutto dalla X Mas


Rispondiamo solo così :
Feletto brucia 16 agosto 1944
il 16 agosto di buon mattino una colonna di fascisti e tedeschi arrivò in piazza comandata da un capitano tedesco Baumgartner. Fu chiamato il parroco Don Barettini e si comunicò l'ordine dell'incendio del paese. -
Rita 24 anni raccontò..... e così incominciarono a bruciare . Poi ad una certa ora è arrivato il famoso principe Borghese -Junio Valerio Borghese comandante della decima mas-, me lo vedo ancora davanti con il frustino che batteva sugli stivali e disse ai suoi uomini : " tutto questo avete bruciato? ricominciate di nuovo a bruciare . Bruciate ancora , che non è ancora bruciato abbastanza."
Noi siamo scappati per le vigne ......
Prima di onorare la Decima mas è meglio parlare agli antichi abitanti di Feletto distrutta
Lionello Bertoldi ANPI Bolzano