venerdì 26 luglio 2024

LA SINISTRA EUROPEA RISORGE?

LA SINISTRA EUROPEA RISORGE?

L’EUROPA DELLE CONTRADDIZIONI TRA MACRON E ORBÁN

L’EUROPA DELLE CONTRADDIZIONI TRA MACRON E ORBÁN

LA SINISTRA CHE TORNA di Paolo Bagnoli

LA SINISTRA CHE TORNA di Paolo Bagnoli

Patriotic social democracy is powering Labour - New Statesman

Patriotic social democracy is powering Labour - New Statesman

What the New Left Needs by Dani Rodrik - Project Syndicate

What the New Left Needs by Dani Rodrik - Project Syndicate

Pax Economica - Foundation for European Progressive Studies

Pax Economica - Foundation for European Progressive Studies

martedì 16 luglio 2024

Perché l’autonomia differenziata nuoce anche al Nord

Perché l’autonomia differenziata nuoce anche al Nord

Un nuovo progetto per la sinistra che inverta l'economia di guerra e costruisca un mondo multilaterale - Strisciarossa

Un nuovo progetto per la sinistra che inverta l'economia di guerra e costruisca un mondo multilaterale - Strisciarossa

Il modello laburista condivisibile ma difficile da esportare in Italia #intervista @ildubbionews del 6 luglio 2024 « gianfrancopasquino

Il modello laburista condivisibile ma difficile da esportare in Italia #intervista @ildubbionews del 6 luglio 2024 « gianfrancopasquino

La rivista il Mulino: Francia e Regno Unito: i voti reali che smontano le euforie

La rivista il Mulino: Francia e Regno Unito: i voti reali che smontano le euforie

La previdenza integrativa non è la soluzione*, Maurizio Franzini, Michele Raitano | Menabò di Etica ed Economia

La previdenza integrativa non è la soluzione*, Maurizio Franzini, Michele Raitano | Menabò di Etica ed Economia

Avviso ai policy maker: il mercato del lavoro è un sistema, Claudio Treves | Menabò di Etica ed Economia

Avviso ai policy maker: il mercato del lavoro è un sistema, Claudio Treves | Menabò di Etica ed Economia

Il Labour e le disuguaglianze nel Regno Unito, Maurizio Franzini | Menabò di Etica ed Economia

Il Labour e le disuguaglianze nel Regno Unito, Maurizio Franzini | Menabò di Etica ed Economia

venerdì 12 luglio 2024

"La Salva-Milano cancella decenni di regole a vantaggio della rendita". La lettera-appello di giuristi e urbanisti - Il Fatto Quotidiano

"La Salva-Milano cancella decenni di regole a vantaggio della rendita". La lettera-appello di giuristi e urbanisti - Il Fatto Quotidiano

Franco Astengo: Autonomia differenziata,oltre i Lep

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: OLTRE I LEP di Franco Astengo Nell'organizzare l'opposizione ( anche tramite richiesta di referendum) verso la legge sull'autonomia differenziata si sta evidenziando con grande forza il tema dei LEP (Livelli Essenziali Prestazioni) che dovranno essere stabiliti per rendere una base uniforme alle residue erogazioni di stato sociale: sanità, scuola. Al riguardo della legge approvata in questi giorni si rileva però un tema che non appare al centro del dibattito ma che rappresenta probabilmente il "cuore" della vicenda: il riferimento è alle materie di cui le Regioni possono richiedere l'acquisizione di competenze nelle materie "No Lep". La regione Veneto ha così immediatamente avanzato richieste di maggiore autonomia nelle 9 materie "non Lep", cioè quelle per le quali non è necessario che lo Stato stabilisca prima i Livelli essenziali di prestazione. Fra queste oltre alla previdenza complementare, il coordinamento della finanza pubblica, le banche (Casse di Risparmio, Banche di credito rurale, ecc,) spicca la richiesta della piena competenza sul commercio estero e i rapporti con l'UE. Il tema dei rapporti con l'estero è particolarmente delicato e specificatamente lo è ancora di più al riguardo del Veneto. Il tessuto industriale veneto (come in parte quello lombardo) composto da aziende di media/piccola dimensione nella generalità avanzate tecnologicamente e quasi completamente complementari e sussidiarie all'industria tedesca. Per fare un esempio i 20,9 miliardi di merci che vengono esportate dal Veneto verso la Germania sono superiori ai 16 miliardi dell’export canadese. Questo dato indica alcune questioni: 1) l'orientamento produttivo delle industrie venete è strettamente legato a quello delle industrie tedesche e in particolare alla Baviera e al Baden Wurttenberg. Se come pare la Germania deciderà di innalzare la propria quota di PIL riservata all'armamento è evidente che avremo aspetti di riconversione industriale che toccheranno l'insieme delle filiera di là e al di qua delle Alpi. Il Veneto (e la Lombardia) potrebbe così legarsi ad una economia di guerra indipendentemente dalle scelte generali del Paese; 2) Il primo punto pone oggettivamente in discussione l'idea della programmazione economica a livello nazionale (e il rapporto con l'Europa) e di intervento pubblico in economia (mentre il governo procede a tentoni nel pieno della confusione come nel caso della cessione di ITA, delle acquisizioni in siderurgia e a cessioni improprie come nel caso della Rete Tim passata ai pensionati canadesi in uno scenario inedito in Europa). Questo tipo di analisi rafforza ulteriormente la necessità di combattere a fondo questo pericoloso stato di cose in atto cercando anche di far comprendere come si tratti di un tassello del cambiamento che la destra ha in programma sul tema del rapporto tra governo e democrazia. Privatizzazione e autoritarismo nell'esercizio di un potere fondato sulla frammentazione dello Stato anche sul piano delle relazioni internazionali (negli aspetti che di più contano) così la destra intende saldare il quadro di modificazioni costituzionali: una direzione di marcia di variazione profonda del concetto di governabilità che dovrà essere fermato anche se a sinistra, nel passato più recente, ci si è mossi aprendo la strada con riforme portate avanti con il solo scopo di inseguire l'agenda dell'avversario (come fu nel caso della riforma del titolo V). Il recupero dell'autonomia progettuale della sinistra in particolare rispetto al quadro europeo proprio sul punto governabilità/democrazia appare il primo passaggio decisivo per affrontare una situazione che si presenta molto difficile.

martedì 9 luglio 2024

Ocse, il rapporto sui salari reali: calo del 6,9 per cento dell’Italia rispetto al 2019 - Lettera43

Ocse, il rapporto sui salari reali: calo del 6,9 per cento dell’Italia rispetto al 2019 - Lettera43

La rivista il Mulino: Il ritorno del bipolarismo in Italia: la vittoria dimezzata delle due leader

La rivista il Mulino: Il ritorno del bipolarismo in Italia: la vittoria dimezzata delle due leader

La crescita italiana che non c'è - Lavoce.info

La crescita italiana che non c'è - Lavoce.info

Franco Astengo: Francia doppio turno

FRANCIA DOPPIO TURNO di Franco Astengo Ho provato a tirar giù un'analisi del peso del doppio turno nelle elezioni francesi: si tratta di dati ancora incompleti ma che possono fornire comunque una credibile indicazione complessiva al riguardo del punto, principale che è stato segnato in questa occasione. Ricordo in premessa che quello francese è appunto un "secondo turno" e non un ballottaggio come invece avviene in Italia in occasione dell'elezione del sindaco: in Francia, acclarato che il candidato che passa il 50% dei voti validi nel primo turno è eletto, al secondo turno accedono quanti hanno superato il 12,5% degli aventi diritto. Nasce così quel tema dei "triangolari" e soprattutto della "desistenza" di cui si è molto discusso in questi giorni e che è stata applicata in maniera sufficientemente rigorosa dalle formazioni del cosiddetto "spirito repubblicano" e in particolare dalla sinistra. Riferendoci al solo territorio metropolitano si sono svolti diversi triangolari in particolare dovuti al mancato ritiro del candidato di Ensemble ( la lista di riferimento di Macron) quando il candidato meglio piazzato apparteneva a France Insoumise (19 triangolari Ens-FP-RN) o ai Verdi. Al secondo turno abbiamo assistito anche a due quadrangolari (sempre con riferimento al territorio metropolitano) il primo vinto dal RN davanti alla Lista Repubblicana (gollisti), al Fronte Popolare e a Ens. Il secondo vinto da un candidato definito di "diversa destra" davanti al RN, FP ed ENS. In due circoscrizioni della banlieue parigina si sono anche affrontati candidati di France Insoumise rappresentanti evidentemente di diverse correnti e in un'altra occasione un candidato del PCF vittorioso su di un esponente di France Insoumise. Il tema che maggiormente interessava questo secondo turno era quello riguardante il rapporto tra il RN e la "desistenza" del Fronte Repubblicano. Prendendo ad esempio 254 collegi del territorio metropolitano nel quali il RN partiva dal primo turno con il maggior numero di voti la formazione di estrema destra ha mantenuto il primato (e ottenuto il seggio) in 102 perdendo 152 collegi (59,84%) dove si è trovata i propri candidati scavalcati dagli avversari. 152 seggi suddivisi: 84 a ENS, 43 al Fronte Popolare e 25 ai Repubblicani (Gollisti) una parte dei quali si era alleata con il RN fin dal primo turno. E' capitato che ci sia stata autonomamente desistenza da parte della sinistra anche verso i candidati della LR. quando questi si sono trovati proiettati al secondo turno in migliore posizione. Un esempio di generosità politica questo offerto dalla sinistra francese che ha fornito un esito positivo spingendo anche la crescita alla partecipazione al voto che probabilmente è risultato essere il fattore decisivo per il successo finale.

domenica 7 luglio 2024

IL LABOUR VINCE, MA NON è CERTO UN TRIONFO! - GLI STATI GENERALI

IL LABOUR VINCE, MA NON è CERTO UN TRIONFO! - GLI STATI GENERALI

Nuova crisi politica in Bulgaria, niente fiducia all'esecutivo Borissov: il Paese verso le settime elezioni in tre anni - Il Fatto Quotidiano

Nuova crisi politica in Bulgaria, niente fiducia all'esecutivo Borissov: il Paese verso le settime elezioni in tre anni - Il Fatto Quotidiano

KEIR STARMER: NEW DEAL O NORMALE AVVICENDAMENTO? - GLI STATI GENERALI

KEIR STARMER: NEW DEAL O NORMALE AVVICENDAMENTO? - GLI STATI GENERALI

Why Socialists Must Work to Defeat Trump and Elect Biden or Candidate X - New Politics

Why Socialists Must Work to Defeat Trump and Elect Biden or Candidate X - New Politics

Essere sempre più metropoli o non essere, la riflessione di Milano: ma parlare di declino non ha senso

Essere sempre più metropoli o non essere, la riflessione di Milano: ma parlare di declino non ha senso

Sergio Cesaratto: Patto di stabilità. “Le regole Ue restano miopi, ma il Governo può reagire”

Sergio Cesaratto: Patto di stabilità. “Le regole Ue restano miopi, ma il Governo può reagire”

Contro il patto fra postfascisti e neoliberisti. In Francia come in Italia | Left

Contro il patto fra postfascisti e neoliberisti. In Francia come in Italia | Left

Voters Want Change. Labour Must Deliver It.

Voters Want Change. Labour Must Deliver It.

Bolivia’s Divided Left Is at Risk of Losing Power

Bolivia’s Divided Left Is at Risk of Losing Power

sabato 6 luglio 2024

Argentina, la macelleria sociale di Milei non si ferma. Migliaia di dipendenti pubblici licenziati con un messaggio su whatsapp - Il Fatto Quotidiano

Argentina, la macelleria sociale di Milei non si ferma. Migliaia di dipendenti pubblici licenziati con un messaggio su whatsapp - Il Fatto Quotidiano

Regno Unito. Un nuovo leader ambiguo, lontano anche dalla Terza via • Diritti Globali

Regno Unito. Un nuovo leader ambiguo, lontano anche dalla Terza via • Diritti Globali

New Labour cabinet: Full list of MP and shadow cabinet moves as they happen - LabourList

New Labour cabinet: Full list of MP and shadow cabinet moves as they happen - LabourList

Election results: Welcome to Labour Britain - New Statesman

Election results: Welcome to Labour Britain - New Statesman

Keir Starmer Already Faces a Real Challenge From the Left

Keir Starmer Already Faces a Real Challenge From the Left

Estrema destra - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Estrema destra - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Autonomia, no grazie. Depositato il referendum

Autonomia, no grazie. Depositato il referendum

venerdì 5 luglio 2024

Finisce l'era dei Conservatori, la Gran Bretagna sceglie il Labour di Starmer - Strisciarossa

Finisce l'era dei Conservatori, la Gran Bretagna sceglie il Labour di Starmer - Strisciarossa

L’autonomia differenziata tra economia e Costituzione

L’autonomia differenziata tra economia e Costituzione

La Gran Bretagna si sveglia laburista

La Gran Bretagna si sveglia laburista

Nine years later – the enduring legacy of the Greek bailout crisis | EUROPP

Nine years later – the enduring legacy of the Greek bailout crisis | EUROPP

Regno Unito, il trionfo laburista nelle prime pagine dei giornali britannici - Lettera43

Regno Unito, il trionfo laburista nelle prime pagine dei giornali britannici - Lettera43

Francia. Alla vigilia del voto esplodono la violenza e il razzismo • Diritti Globali

Francia. Alla vigilia del voto esplodono la violenza e il razzismo • Diritti Globali

Labour’s precarious triumph - New Statesman

Labour’s precarious triumph - New Statesman

'We did it': Keir Starmer's victory speech as Labour crosses key 326 seat line - LabourList

'We did it': Keir Starmer's victory speech as Labour crosses key 326 seat line - LabourList

giovedì 4 luglio 2024

La rivista il Mulino: Verso lo stravolgimento della V Repubblica

La rivista il Mulino: Verso lo stravolgimento della V Repubblica

Prima riflessione sui risultati definitivi delle elezioni francesi. di G. Giudice « caseperlasinistraunita

Prima riflessione sui risultati definitivi delle elezioni francesi. di G. Giudice « caseperlasinistraunita

Bolivia’s Failed Coup Is the Symptom of a Growing Political Crisis

Bolivia’s Failed Coup Is the Symptom of a Growing Political Crisis

La Terza via fuori tempo massimo - Jacobin Italia

La Terza via fuori tempo massimo - Jacobin Italia

Ita-Lufthansa, il sì condizionato

Ita-Lufthansa, il sì condizionato

La crisi della politica europea | Eguaglianza & Libertà

La crisi della politica europea | Eguaglianza & Libertà

I SINDACI DI MILANO E L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI |

I SINDACI DI MILANO E L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI |

SALA, C.L. E I BENI COMUNI |

SALA, C.L. E I BENI COMUNI |

martedì 2 luglio 2024

Why Macronism Failed by Jan-Werner Mueller - Project Syndicate

Why Macronism Failed by Jan-Werner Mueller - Project Syndicate

Franco Astengo: Numeri dalla Francia tra Europee e legislative

NUMERI DALLA FRANCIA TRA EUROPEE E LEGISLATIVE di Franco Astengo Dal punto di vista dell'analisi elettorale, in attesa dell'esito dei ballottaggi, appare sicuramente interessante la comparazione tra il turno delle europee svolto in Francia il 3 giugno e quello delle legislative convocate d'urgenza dal presidente Macron per l'appena trascorso 30 giugno. Un fatto singolare con pochi precedenti: nel giro di pochi giorni si sono svolte le elezioni europee e le elezioni politiche e valutare le diversità nella partecipazione e nelle espressioni di voto appare sicuramente esercizio di grande interesse. La drammatizzazione del quadro politico dovuto all'avanzata della destra ha sicuramente contribuito a una sorprendente crescita nella presenza alle urne. Il corpo elettorale è rimasto sostanzialmente inalterato: alle europee aveva diritto di voto 49.462.981 elettrici ed elettori mentre alle legislative gli iscritti nelle liste assommavano a 49.332.732 unità. In conseguenza appare corretta una comparazione fondata sulle cifre assolute. Come già riportato la partecipazione ha registrato una vera e propria impennata: da 24.753.773 voti validi espressi il 3 giugno a 32.060. 374 contati il 30 giugno, uno scarto di 7.316.601 voti in più che naturalmente hanno avuto un effetto sulle cifre assolute ottenute dai partiti. Tra i due turni elettorali l'offerta politica ha subito una sostanziale modifica a sinistra con la creazione del Nuovo Fronte Popolare: una coalizione comprendente France Insoumise e i suoi alleati, le liste ecologiste, il partito socialista e quello comunista con liste affini (in particolare la nuova socialdemocrazia di Place Publique). Una coalizione che ha presentato un programma molto avanzato sul piano sociale ma soprattutto tenuta assieme dalla volontà di respingere il prevedibile assalto portato dalla destra del Rassemblement National. Analizziamo allora il voto del Fronte in termini di suffragi assoluti comparandolo ai voti ottenuti dalle diverse liste nelle elezioni europee. Andando per ordine: il Nuovo fronte popolare ha ottenuto nelle legislative del 30 giugno la somma di 8.974.463 suffragi. Il 3 giugno: la lista Reveiller l'Europe comprendente il partito socialista e Place publique aveva avuto 3.424.216 voti; France Insoumise e alleati (Union Populaire) 2.448.703 voti; Europe Ecologie 1.361.127; l'alleanza tra PCF e FGR 584.067 per un totale di 8.402.180 con un saldo positivo di 572.283 voti, risultato sicuramente da rimarcare considerata l'eterogeneità della coalizione che in quest casi non sempre riesce a produrre la sommatoria del voti precedentemente ottenuti dalle forze che compongono "l'ensemble". Diverso il discorso per il Rassemblement National che alle Europee presentatosi come Le France Revient ! aveva ottenuto 7.765.936 voti saliti nell'occasione delle Legislative a 9.377, 109 voti; un incremento di 1.611.173 suffragi. L'effetto dell'incremento del numero dei voti validi ha fatto però sì che nella realtà in percentuale il FN flettesse dal 31,37 al 29, 25. Buona parte della mobilitazione elettorale avuta tra l'esito delle europee e il voto delle legislative ha premiato l'area libdem che fa capo al presidente Macron : alle Europee "Besoin d'Europa" aveva avuto 3.614.646 voti, alle legislative ENS ha avuto 6.425.525 (più 2.810.879). Forte anche l'incremento percentuale tra le due formazioni da da 14,60 a 20,04. Il sistema macronista è crollato come funzione d'argine tra le estreme ma elettoralmente il partito e la sua coalizione hanno dimostrato una presenza importante. Anche Les Republicans hanno fatto registrare una crescita da 1.794.171 voti a 2.104. 978. La nota politica conclusiva non può che riguardare la tripartizione che segna il sistema politico francese tra RN, FP ed ENS si sommano 24.797.097 voti su 32.060.374 pari al 77,34%, roba da Italia al tempo del sistema dei partiti. Proprio questa analisi sulla tripartizione del sistema segnala ancora una volta come in Francia si presenti un grande problema di rapporto tra governabilità e rappresentanza che l'attuale sistema ha storicamente ignorato. Rapporto che passa attraverso la formula elettorale: le legislative saranno decise, con ogni probabilità, dal gioco delle desistenze e dall'aderenza dell'elettorato alla dinamica proposta dai partiti. Però potrebbe anche essere l'ultima volta che intere fette di rappresentanza alla fine non trovano corrispondenza istituzionale. La prova della desistenza repubblicana il 10 luglio avrà grande importanza così come la tenuta del Fronte Popolare come progetto politico stabile e plurale. Da considerare infine che il tema della guerra è stato poco considerato come fattore di determinazione del voto: probabilmente un errore di valutazione rispetto al peso che la complessità del tema ha sulla formazione dell'opinione pubblica.

lunedì 1 luglio 2024

Franco Astengo: Ballottaggi Francia

FRANCIA BALLOTTAGGI di Franco Astengo La necessità di fornire per quanto possibile un quadro dell'esito del primo turno delle elezioni legislative francesi 2024 ha fatto pensare di dover lavorare su di una minima indicazione rispetto al turno di ballottaggio di domenica prossima, rimandando l'analisi del voto complessivo. Quelle che seguiranno saranno indicazioni sicuramente incomplete ma comunque si ritiene sufficientemente orientative. Il primo dato è quello dello schema tripolare che ormai contraddistingue il sistema politico francese che ormai di frequente grazie al doppio turno porta centro e sinistra ad allearsi in funzione anti - destra. In questo caso ci sarà da verificare il comportamento di elettrici ed elettori dei Repubblicans, se seguiranno l'indicazione di Ciotti verso la destra oppure se seguiranno quello che fu l'esempio fornito nell'occasione dell'elezione di Chirac avverso Le Pen padre. In ogni caso al primo turno sono stati assegnati 81 seggi: 40 al Rassemblemant National; 32 al Fronte Popolare, 1 ai Repubblicans, 3 ai centristi, 4 all'Ensamble di Macron, 1 alla Gauche fuori dal FP. Precisato che le notazioni che seguiranno riguardano il territorio metropolitano sono state rilevate, in maniera del tutto sommaria e parziale: 53 confronti diretti RN - FP con il RN in vantaggio in 49 collegi. 21 confronti diretti RN-ES. 13 confronti diretti LR - FP. 12 confronti diretti FP-ES altre combinazioni di confronto diretto 12 fra le quali 5 tra Diversa Destra e RN Nei triangolari: RN in vantaggio su ES e FP 73 RN in vantaggio su FP e ES 58 RN in vantaggio su LR e FP 15 FP in vantaggio su RN e ES 31 FP in vantaggio su ES e RN 32 ES in vantaggio su RN e FP 27 ES in vantaggio su FP e RN 19 LR in vantaggio su RN e FP 12 Si riscontrano ancora diverse combinazioni tra RN, diverse destre sia con FP che ES; FP- ES - LR; Regionalisti: alcune con il FP davanti a LR e RN al terzo posto oppure con FP-RN-LR e ancora con FP-ES-RN. Sarà decisivo il gioco delle desistenze: questo quadro intende offrire soltanto un primo orientamento di massima: il FP dovrebbe ritirarsi almeno da 119 collegi (73 in svantaggio rispetto a RN e ES, 27 in svantaggio rispetto a ES e RN, 19 in svantaggio rispetto a ES) ed ES da 121 (58 in svantaggio rispetto a RN e FP, 31 in svantaggio rispetto a FP e RN, 32 in svantaggio su FP). Si ripete: tutto questo per offrire un primo quadro di orientamento.Si ripete: tutto questo per offrire un primo quadro di orientamento con lo scopo di dimostrare che esiste concretamente la possibilità di fermare la destra, pur in un quadro molto contraddittorio.

GOVERNI PIù STABILI NEL FAVOLOSO MONDO DI PANEBIANCO - GLI STATI GENERALI

GOVERNI PIù STABILI NEL FAVOLOSO MONDO DI PANEBIANCO - GLI STATI GENERALI

Legislative in Francia: l'unica certezza è la fine del macronismo - Lettera43

Legislative in Francia: l'unica certezza è la fine del macronismo - Lettera43

TUTTI INSIEME CONTRO I BARBARI O “LASCIAMOLI GOVERNARE”? LA FRANCIA CI INTERROGA - GLI STATI GENERALI

TUTTI INSIEME CONTRO I BARBARI O “LASCIAMOLI GOVERNARE”? LA FRANCIA CI INTERROGA - GLI STATI GENERALI

Tanti robot e bassa crescita: contraddizione interna al capitale nazionale?, Paolo Maranzano, Roberto Romano | Menabò di Etica ed Economia

Tanti robot e bassa crescita: contraddizione interna al capitale nazionale?, Paolo Maranzano, Roberto Romano | Menabò di Etica ed Economia

Il ritorno dei dazi , Luca Salvatici | Menabò di Etica ed Economia

Il ritorno dei dazi , Luca Salvatici | Menabò di Etica ed Economia

Globalizzazione, finanza e cambiamento degli equilibri di potere, Andrea Boitani | Menabò di Etica ed Economia

Globalizzazione, finanza e cambiamento degli equilibri di potere, Andrea Boitani | Menabò di Etica ed Economia

Landini: “L’autonomia? Controriforma da abrogare”

Landini: “L’autonomia? Controriforma da abrogare”

venerdì 28 giugno 2024

LA LEGGE “SALVA MILANO”, CHE SALVA ANZITUTTO UN PO' DI PALAZZI DI LUSSO - GLI STATI GENERALI

LA LEGGE “SALVA MILANO”, CHE SALVA ANZITUTTO UN PO' DI PALAZZI DI LUSSO - GLI STATI GENERALI

Emiliano Brancaccio: La camicia di forza dell’austerity si può allentare. Ma il governo tace

Emiliano Brancaccio: La camicia di forza dell’austerity si può allentare. Ma il governo tace

Britain’s Labour Leader Seems Oblivious to the Political Signals From Europe | The Nation

Britain’s Labour Leader Seems Oblivious to the Political Signals From Europe | The Nation

Elezioni europee: anatomia dell'affluenza - Lavoce.info

Elezioni europee: anatomia dell'affluenza - Lavoce.info

Europa al bivio sul commercio con la Cina - Lavoce.info

Europa al bivio sul commercio con la Cina - Lavoce.info

Turchia e Iraq, quell'accordo che sacrifica il Pkk

Turchia e Iraq, quell'accordo che sacrifica il Pkk

Le materie prime critiche nel nuovo contesto geopolitico

Le materie prime critiche nel nuovo contesto geopolitico

Federico Fornaro: Elezioni dimezzate

Elezioni dimezzate

Più flessibilità = scarsa qualità

Più flessibilità = scarsa qualità

Autonomia differenziata, Cgil e Uil dicono no

Autonomia differenziata, Cgil e Uil dicono no

IN EUROPA SEMPRE LA STESSA MUSICA?

IN EUROPA SEMPRE LA STESSA MUSICA?

L’ EUROPA SENZA UNA CLASSE POLITICA di Paolo Bagnoli

L’ EUROPA SENZA UNA CLASSE POLITICA di Paolo Bagnoli

mercoledì 26 giugno 2024

Jeremy Corbyn’s last stand - New Statesman

Jeremy Corbyn’s last stand - New Statesman

Israele verso una guerra in Libano senza ”ombrello” americano? • Diritti Globali

Israele verso una guerra in Libano senza ”ombrello” americano? • Diritti Globali

La Francia al voto, appuntamento con la storia - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

La Francia al voto, appuntamento con la storia - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Europe’s Future Now Lies With France by Joschka Fischer - Project Syndicate

Europe’s Future Now Lies With France by Joschka Fischer - Project Syndicate

La rivista il Mulino: Un referendum sull’Eliseo

La rivista il Mulino: Un referendum sull’Eliseo

Franco Astengo: La logica del potere

LA LOGICA DEL POTERE La sparata del Presidente del Senato circa l'abolizione del doppio turno nelle elezioni comunali, consentendo così di eleggere il Sindaco con il 40% dei voti validi (in pratica con il 20% degli aventi diritto) pare avere un seguito negli intendimenti del centro destra che intenderebbe procedere rapidamente in questa direzione per via legislativa. Questo elemento si inserisce in una strategia complessiva che, in una fase di forte riflusso nella partecipazione politica e nella strutturazione dei partiti segnalata non soltanto dalla presenza elettorale ormai stabilmente assestata attorno o appena al di sotto del 50%, punta decisamente ad un accentramento del potere politico - amministrativo ben oltre al primato della governabilità, trappola nella quale era caduta anche la sinistra al tempo dello "sblocco del sistema politico": slogan poi portato avanti sia dalla Bicamerale 1997-98, sia dalla proposta di modifica costituzionale poi sfociata nel referendum del 2016. Premierato, abolizione del doppio turno nelle elezioni locali, soffocamento del decentramento amministrativo sostituito dall'autonomia differenziata (attuata in tempi di elezione diretta dei Presidenti di Regione: altro punto da porre in discussione), deperimento di ruolo dei consessi elettivi e non soltanto del Parlamento, amministrazioni provinciali elette in secondo grado, leggi elettorali ispirate proprio dalla logica del superamento della rappresentanza politica: tutti fattori che attaccano direttamente la Costituzione Repubblicana nei sui capisaldi attuativi dei principi democratici di piena partecipazione, rappresentanza, solidarietà sociale. Intanto crescono tutti gli indicatori delle disuguaglianze economiche e sociali, si intensifica (se ancora può essere considerato possibile) lo sfruttamento delle persone, del territorio, dell'ambiente e il quadro internazionale (ben oltre i giochetti brussellesi sulle nomine) ci porta direttamente davanti allo spettro della guerra. A questo punto andrebbe aperta una riflessione ben più profonda di quella che si sta svolgendo attualmente tra le forze democratiche e progressiste : una discussione da finalizzare anche con urgenti azioni sul piano della prospettiva politica.

Italy: a ‘post-fascist’ assault on democratic checks

Italy: a ‘post-fascist’ assault on democratic checks

sabato 22 giugno 2024

MILANO HA UN ASSESSORE NUOVO, MA LA SCELTA DI SALA ASSOMIGLIA AL PASSATO - GLI STATI GENERALI

MILANO HA UN ASSESSORE NUOVO, MA LA SCELTA DI SALA ASSOMIGLIA AL PASSATO - GLI STATI GENERALI

Doppio colpo all'università - Jacobin Italia

Doppio colpo all'università - Jacobin Italia

‘Starmerism is about fixing the failures of not only Corbynism, but Blairism too’ - LabourList

‘Starmerism is about fixing the failures of not only Corbynism, but Blairism too’ - LabourList

Unità delle sinistre in Francia? - Terzogiornale

Unità delle sinistre in Francia? - Terzogiornale

Scholz e la lotta contro il tramonto della Spd - Terzogiornale

Scholz e la lotta contro il tramonto della Spd - Terzogiornale

Que veulent les électeurs de gauche ? Quelques propositions pour une campagne express - Fondation Jean-Jaurès

Que veulent les électeurs de gauche ? Quelques propositions pour une campagne express - Fondation Jean-Jaurès

mercoledì 19 giugno 2024

Rapporto Caritas: "Povertà sui massimi storici, fenomeno strutturale". Un assistito su 4 ha un lavoro ma non basta - Il Fatto Quotidiano

Rapporto Caritas: "Povertà sui massimi storici, fenomeno strutturale". Un assistito su 4 ha un lavoro ma non basta - Il Fatto Quotidiano

France’s Left Needs Unity More Than Ever

France’s Left Needs Unity More Than Ever

La solitudine di Macron stretto tra la destra che vola e la sinistra finalmente unita - Strisciarossa

La solitudine di Macron stretto tra la destra che vola e la sinistra finalmente unita - Strisciarossa

Fratelli D’Italia il partito più votato dagli operai. Secondo il Pd, cala la Lega | Reset

Fratelli D’Italia il partito più votato dagli operai. Secondo il Pd, cala la Lega | Reset

L’EVOLUZIONE DEL “MODELLO MILANO” |

L’EVOLUZIONE DEL “MODELLO MILANO” |

martedì 18 giugno 2024

Oltre 180 costituzionalisti si schierano al fianco di Liliana Segre e contro il Premierato - Articolo21

Oltre 180 costituzionalisti si schierano al fianco di Liliana Segre e contro il Premierato - Articolo21

La rivista il Mulino: Il voto europeo in Spagna

La rivista il Mulino: Il voto europeo in Spagna

Olivier Faure: “Bisogna uscire da questa brutta storia di sinistre inconciliabili” - nuovAtlantide.org

Olivier Faure: “Bisogna uscire da questa brutta storia di sinistre inconciliabili” - nuovAtlantide.org

Le elezioni britanniche e il vaso Ming dei Laburisti - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Le elezioni britanniche e il vaso Ming dei Laburisti - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

The French left is rallying against the far right - New Statesman

The French left is rallying against the far right - New Statesman

Russia-Ucraina: senza un perimetro per negoziare le conferenze di pace sono un flop - Strisciarossa

Russia-Ucraina: senza un perimetro per negoziare le conferenze di pace sono un flop - Strisciarossa

Super ricchi, una tassa di giustizia sociale

Super ricchi, una tassa di giustizia sociale

France’s New Popular Front Has a Plan to Govern

France’s New Popular Front Has a Plan to Govern

Profitti bancari e politica monetaria restrittiva, Riccardo Zolea | Menabò di Etica ed Economia

Profitti bancari e politica monetaria restrittiva, Riccardo Zolea | Menabò di Etica ed Economia

Il merito e la mobilità sociale scomparsa, Francesco Farina | Menabò di Etica ed Economia

Il merito e la mobilità sociale scomparsa, Francesco Farina | Menabò di Etica ed Economia

Il problema della casa, oltre il mercato della casa, Elisabetta Magnani, Maurizio Franzini | Menabò di Etica ed Economia

Il problema della casa, oltre il mercato della casa, Elisabetta Magnani, Maurizio Franzini | Menabò di Etica ed Economia

domenica 16 giugno 2024

France’s New Popular Front Has a Plan to Govern

France’s New Popular Front Has a Plan to Govern

Argentina. La legge di Milei: accordi sottobanco e manganelli • Diritti Globali

Argentina. La legge di Milei: accordi sottobanco e manganelli • Diritti Globali

Elezioni Europee nelle principali città: scopri le mappe interattive sezione per sezione - YouTrend

Elezioni Europee nelle principali città: scopri le mappe interattive sezione per sezione - YouTrend

Il balzo della sinistra in Finlandia - Jacobin Italia

Il balzo della sinistra in Finlandia - Jacobin Italia

Whatever Happened to the Israeli Left? | Novara Media

Whatever Happened to the Israeli Left? | Novara Media

We Need a Project 2025 for the Left | The Nation

We Need a Project 2025 for the Left | The Nation

Reactions to the shift to the right – Foreign and security policy | IPS Journal

Reactions to the shift to the right – Foreign and security policy | IPS Journal

🇧🇬 Bulgaria: changes for the Social Democrat movement? - Foundation for European Progressive Studies

🇧🇬 Bulgaria: changes for the Social Democrat movement? - Foundation for European Progressive Studies

Auto, il dazio che piace agli Usa

Auto, il dazio che piace agli Usa

Le promesse che si infrangono sui conti che non tornano | Eguaglianza & Libertà

Le promesse che si infrangono sui conti che non tornano | Eguaglianza & Libertà

I tormenti del Redditometro | Eguaglianza & Libertà

I tormenti del Redditometro | Eguaglianza & Libertà

Gli errori di un trentennio | Eguaglianza & Libertà

Gli errori di un trentennio | Eguaglianza & Libertà

Meloni's EU election victory sets the stage for a clash over the Italian constitution | EUROPP

Meloni's EU election victory sets the stage for a clash over the Italian constitution | EUROPP

Un salario giusto per Milano - Lavoce.info

Un salario giusto per Milano - Lavoce.info

Israele, una democrazia divisa - Lavoce.info

Israele, una democrazia divisa - Lavoce.info

Hay que prestar atención a la situación en la Argentina - WOLA

Hay que prestar atención a la situación en la Argentina - WOLA

giovedì 13 giugno 2024

Labour’s manifesto is quietly radical - New Statesman

Labour’s manifesto is quietly radical - New Statesman

Bankitalia, due riflessioni sulle Considerazioni finali del Governatore: l'Europa ci sorveglia - Il Fatto Quotidiano

Bankitalia, due riflessioni sulle Considerazioni finali del Governatore: l'Europa ci sorveglia - Il Fatto Quotidiano

🇳🇱 The Dutch Green-Labour alliance wins the European elections - Foundation for European Progressive Studies

🇳🇱 The Dutch Green-Labour alliance wins the European elections - Foundation for European Progressive Studies

🇵🇱 The Polish Left: a story of a fall. And a rise? - Foundation for European Progressive Studies

🇵🇱 The Polish Left: a story of a fall. And a rise? - Foundation for European Progressive Studies

🇫🇮 Finland: a red-green tide has washed away the far right - Foundation for European Progressive Studies

🇫🇮 Finland: a red-green tide has washed away the far right - Foundation for European Progressive Studies

Leggere e comprendere il voto in Germania

Leggere e comprendere il voto in Germania

mercoledì 12 giugno 2024

In Finland, the Left Alliance Just Trounced the Far Right

In Finland, the Left Alliance Just Trounced the Far Right

How Europe’s hard right went mainstream - New Statesman

How Europe’s hard right went mainstream - New Statesman

Francia, i repubblicani rompono l’argine democratico e tendono una mano ai lepenisti - Strisciarossa

Francia, i repubblicani rompono l’argine democratico e tendono una mano ai lepenisti - Strisciarossa

MILANO: UNA CITTà CHE, PER ORA, VOTA SEMPRE ALLO STESSO MODO - GLI STATI GENERALI

MILANO: UNA CITTà CHE, PER ORA, VOTA SEMPRE ALLO STESSO MODO - GLI STATI GENERALI

Israel’s Wartime Government Just Collapsed. Does It Matter? - The Atlantic

Israel’s Wartime Government Just Collapsed. Does It Matter? - The Atlantic

How the European left can take on the hard right - New Statesman

How the European left can take on the hard right - New Statesman

Europe goes right, Denmark turns left - Foundation for European Progressive Studies

Europe goes right, Denmark turns left - Foundation for European Progressive Studies

Dopo le elezioni europee - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Dopo le elezioni europee - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Spagna. Yolanda Díaz si dimette da Sumar, che si dissolve • Diritti Globali

Spagna. Yolanda Díaz si dimette da Sumar, che si dissolve • Diritti Globali

Francia: l’azzardo di Macron

Francia: l’azzardo di Macron

Quelle differenze territoriali che azzoppano l'Italia - Lavoce.info

Quelle differenze territoriali che azzoppano l'Italia - Lavoce.info

Per la Commissione il rebus maggioranza - Lavoce.info

Per la Commissione il rebus maggioranza - Lavoce.info

La Destra e l’Europa che verrà  | David Bidussa

La Destra e l’Europa che verrà  | David Bidussa

L'Europa a destra

L'Europa a destra

Franco Astengo: Numeri dall'Italia

NUMERI DALL'ITALIA di Franco Astengo Una parziale ricostruzione statistica del voto europeo dedicata all'Italia, in un quadro complessivo di forte movimentazione del voto in ispecie in Francia e in Germania con un rilevante spostamento a destra dovuto soprattutto al tema della guerra europea. In Italia invece il voto ha sicuramente assunto una dimensione periferica arrestando il trend della forte volatilità elettorale che aveva visto alternarsi, tra elezioni politiche ed europee, tra il 2014 il PD, la Lega, il M5S e FdI nel ruolo di partito di maggioranza relativa diminuendo progressivamente la quota di suffragi raggiunti con spostamenti di milioni di voti tra i contendenti e in uscita verso l'astensione. Se la volatilità elettorale sembra aver assestato in una qualche misura il suo trend tra le elezioni politiche del 2022 e quelle europee del 2024 confermando Fratelli d'Italia e PD ai primi due posti della graduatoria non sembra invece essersi arrestato il flusso di voti in uscita verso l'astensione che, anzi, nel turno dell'8/9 giugno 2024 ha ricevuto un forte incremento. Nella lettura dei dati che saranno riportati ci sarà da tener conto di alcuni avvertimenti: prima di tutte le percentuali non saranno riferite al totale dei voti validi ma a quello dell'intero corpo elettorale (in tempi di astensione al 50% questo accorgimento è necessario per evitare pericolose illusioni ottiche come quella riguardante il PD renziano nel 2014 che vantò un fantomatico 40% che invece consisteva più modestamente nel 22% sul totale degli aventi diritto), in secondo luogo va considerata la differenza nella determinazione del corpo elettorale in quanto nell'occasione delle elezioni politiche le liste sono depurate dai votanti all'estero (questo rende ancora più giusta la percentualizzazione sul totale degli aventi diritto), infine i dati sono riferiti al solo territorio nazionale. RISULTATI COMPLESSIVI ( percentuali sul totale degli aventi diritto, riferimento al solo territorio nazionale). Schematici punti di lettura di questo lavoro: 1) Ancora una volta le elezioni europee sono state considerate test di midterm a livello nazionale e questo spirito che ha accomunato le forze politiche è stato rispettato in questa sede; 2) Si è arrestato il fenomeno della volatilità elettorale tra le forze politiche che tra il 2014 e il 2022 ha fornito l'occasione per un vorticoso mulinarsi nel cambio del partito di maggioranza relativa con lo scambio di milioni di voti nelle diverse occasioni elettorali succedutesi nel tempo; 3) Il fenomeno della volatilità elettorale è rimasto vivo soltanto in "uscita" per la crescita costante dell'astensionismo. Rispettando rigidamente il criterio di comparazione tra elezioni omologhe (anche per via del numero aventi diritto) tra il 2019 e il 2024 i voti validi sono diminuiti da 26.662.962 a 23.274.504 ( meno 3.388.458) dal 54,48% sul totale degli aventi diritto al 46,96%; 4) Così l'aumento percentuale di Fratelli d'Italia sul totale dei voti validi è da ritenere del tutto illusorio. Fratelli d'Italia è passato da 7.301.303 voti (15,86% sul totale degli aventi diritto) a 6.704.423 voti (13,52% degli aventi diritto). Una sottrazione di 596.880 suffragi ( meno 2,34%) 5) IL PD dopo il secco calo fatto registrare tra il 2019 e il 2022 è apparso in leggera risalita guadagnando 255.670 voti (calando però in percentuale sul totale degli aventi diritto da 11,62 a 11,30%). 6) Il calo di M5S e Lega che si troverà analizzato circoscrizione per circoscrizione ha rafforzato un bipartitismo "debole". Infatti sul totale di 23.274.504 voti validi Fdi e PD (che hanno impostato una campagna elettorale reciprocamente sul confronto tra le due leader dei partiti) hanno assommato 12.308.769 voti pari al 52,88% del totale dei voti validi. Il punto di debolezza del sistema è ravvisabile proprio nella scarsa rappresentatività dei due partiti maggiori che sul totale degli aventi diritto assommano al 24,82% con le espressioni di non voto al 53,04%; 7) L'unica lista che è riuscita a crescere rispetto al 2022 sia in cifra assoluta sia in percentuale sul totale dei voti validi è stata quella dell'Alleanza Verdi Sinistra che ha impostato la campagna elettorale sul tema dei diritti candidando Ilaria Salis. La crescita numerica è stata di oltre 500.000 voti, quella in percentuale dal 2, 22 al 6,37% (più 4,15%) 8) Ancora una volta si è dimostrata la debolezza dell'ipotesi centrista, sia pure in questo caso legata all'idea del rafforzamento della visione europea: così sia la lista Stati Uniti d'Europa (più Europa e Italia Viva) sia Azione sono rimaste al di sotto della soglia del 4%. Sul terreno della capacità rappresentativa rispetto all'intero corpo elettorale le due formazioni sono relegate a percentuali del tutto marginali rispettivamente 1,76% e 1,57%. 9) Proviamo allora a definire la consistenza delle coalizioni seguendo lo schema di presentazione alle politiche del 2022 e utilizzando le percentuali relative al totale degli aventi diritto: Centro destra 2022 25,97% 2024 22,25 (meno 3,72); centro sinistra (compresa più Europa con IV nel 2024) 2022 15,56, 2024 19,43 ( più 3,87); centro (2024 solo Azione) 2022 4,75 2024 1,57 (meno 3,18%) M5S 2022 9,42 2024 4,69% (meno 4,73) sinistra 2022 0,87 2024 1,03 (più 0,16%) Passiamo all'analisi delle 5 circoscrizioni comprendente anche i dati delle formazioni non citate in precedenza: NORD OVEST Il totale dei voti validi è stato di 6.742.392 pari al 52,34% del totale aventi diritto, in calo del 10,07% rispetto alle europee 2019 e del 13,25% rispetto alle politiche 2022. Fratelli d'Italia dopo aver guadagnato il 14,15% tra le europee 2019 e le politiche 2022 (da 443.136 voti a 2.136.299) ha fatto registrare un calo nelle europee 2024 ottenendo 2.083.380 voti (52.919 voti in meno) corrispondente in percentuale a un meno 1,45 %. In percentuale sul totale degli aventi diritto le altre forze del centro-destra hanno fatto registrare : Forza Italia e moderati un meno 0.89, Lega meno 1,99%. In sostanza la coalizione di governo ha registrato, tra le politiche 2022 e le europee 2024 un calo complessivo del 4,33%. Da ricordare la parabola complessiva della Lega, esempio plastico della fase di intensa volatilità elettorale cui si faceva cenno: da 3.190.306 voti (25,00%) nelle europee 2019 a 995.732 (8,21%) nelle politiche 2022 fino agli odierni 802.029 suffragi (6,22%) riducendosi a un quarto dei voti ottenuti 5 anni prima. Sulla sponda dell'opposizione il PD tra le politiche 2022 e le europee 2024 appare sostanzialmente stabile dopo essere calato dello 0,60% tra europee 2019 e politiche 2022 ( politiche 2022 1.552.555 voti; europee 2024 1.553.821 voti) calando in percentuale per via della crescita dell'astensione (da 12,80% a 12,06%, flessione dello 0,74%). Indiscusso notevole successo per la lista Verdi-Sinistra che presentava Ilaria Salis per una battaglia di libertà e diritti: le due liste presentatesi separate alle Europee 2019 raccogliendo complessivamente il 2,39 nelle politiche 2022 con lista unica erano salite a 315.384 voti pari al 2,60 sull'intero corpo elettorale: quota ancora in progresso nelle europee 2024 fino a toccare i 479.274 suffragi (più 163 890) e 3,72%. Fallimentare anche al Nord Ovest il connubio tra più Europa e Italia Viva: la lista patrocinata da Emma Bonino aveva raccolto da sola 305.512 voti (2,08%) nelle politiche 2022 scendendo a 254.069 nelle europee 2024 in alleanza con il partito di Matteo Renzi con una percentuale dell'1,97% (calo dello 0,11%). La percentuale dell'1,97% è stata raggiunta con 254.579 voti anche da Azione. Da ricordare che Azione e Italia Viva presentatesi assieme nelle politiche 2022 avevano raccolto 348.748 voti pari al 6,17% del totale degli aventi diritto. Tra le europee 2019 e quelle 2024, con il passaggio delle politiche 2022 si è registrato un brutto calo del M5S: 2019 871.370 voti pari al 4,82%, 2022 681.674 voti pari al 5,62% fino al 4,91% pari a 632.693 voti nelle europee 2024. Insufficiente per arrivare al seggio l'incremento fatto registrare dalla lista Pace, Terra, Dignità rispetto a quella di Unità Popolare presentata nel 2022: UP ebbe nel Nord Ovest 95.328 voti pari allo 0,79% mentre PTD ha avuto, nel 2024, 139.973 voti con l'1,08% (un incremento dello 0,30%). NORD EST Tra il 2019 e il 2024 analogo turno di europee che si è registrato, proprio in questa Circoscrizione, il calo più vistoso da parte della Lega che 5 anni fa aveva raccolto 2.337.933 voti pari al 25,05% degli aventi diritto. La flessione era già apparsa vistosissima con le politiche 2022 con il consenso per la Lega disceso a 652.642 suffragi (7,41%) per assestarsi nel 2024 (europee) a 502.123 (oltre 1.800.000 voti perduti in cinque anni) con il 2,95% (quasi il 25% scomparso). In questa circoscrizione appare più evidente che altrove l'interscambio diretto tra Lega e Fratelli d'Italia: nel 2019 (europee) gli eredi del MSI avevano ottenuto 332.848 voti (3,56%) salendo a 1.680.521 (19,08%) nel 2022 per poi assestarsi (in calo) sui 1.573,500 voti (16,48%) nel 2024, turno delle Europee. In ogni caso il centro-destra nel Nord Est arretra tra il 2019 e il 2024 dal 33,16% al 24, 68% complessivamente. Il PD dopo essere calato tra il 2019 e il 2022 da 1,379.551 voti (14, 78%) a 1.240.684 (14,09) è risalito nel 2024 di circa 30.000 voti passando a 1.270.863, percentuale del 13,31% , un più 0,78% Chiaro incremento per Alleanza Verdi Sinistra: politiche 2022 243.196 voti pari al 2,76%, europee 2024 332.358 pari al 3,48%. Anche a Nord Est secco calo del M5S più che dimezzato tra il 2019 e il 2024: da 597.144 voti a 281.765 mentre più Europa, nonostante l'alleanza con Italia Viva è calata da 192.179 voti (2022) a 150.450 (2024), flessione non recuperata da Azione ferma a 187.038 (1,95%). Buon incremento di Pace, Terra, Dignità su Unità Popolare (2022) da 67.064 voti (0,36%) a 110.740 (1,16% nel 2024). Complessivamente a nord est i voti validi hanno raggiunto la percentuale del 51,06% sul totale del corpo elettorale con una flessione di 11 punti rispetto al 2019 e di 16 punti rispetto al 2022. CENTRO Anche al Centro è stato netto il calo nella partecipazione sotto l'aspetto della quantità dei voti validi: nel 2019 furono il 57,59% degli aventi diritto, nel 2022 risalita fino al 65,07% e nel 2024 caduta al 49,76%, quindi al di sotto della soglia del 50%. Rispetto al 2022 Fratelli d'Italia ha perso sia in cifra assoluta sia in percentuale: meno 207.861 voti tra il 2022 e il 2024, in percentuale 3,39%. Il PD nel 2019 aveva raggiunto il 1.479.470 voti per 15,44% poi calato al 1.228.298 (13,60) nel 2022, risalita a 1.272.440 nel 2024 ma la crescita dell'astensione ha penalizzato la percentuale (sempre riferita al totale degli aventi diritto) ridotta al 13,23%. Anche al Centro sicura l'ascesa di Verdi Sinistra: dai 234.566 voti (2,60%) del 2022 ai 358.772 voti (3,73%) del 2024. Rispetto al 2019 dimezzato invece il M5S: aveva ottenuto 880.168 voti (9,18%) ridotti a 773.269 (8,60%) nel 2022, quota precipitata a 453.103 suffragi nel 2024 (4,71%) Ancora più precipitosa la discesa della Lega: Nel 2019 1.845.135 voti (19,26%) ridotti a 381.265 (4,24%) nel 2022 ulteriormente contratti a 321.350 nel 2024 con il 3,34%. In percentuale sul totale dei voti validi la Lega, tra il 2019 e il 2024, ha lasciato sul terreno quasi 16 punti percentuali (in questo caso la crescita di Fdi tra il 2019 e 2024 è stata di quasi 14 punti a ulteriore testimonianza dell'interscambio avvenuto tra le due formazioni). Nel periodo in esame in calo Forza Italia e assoluto fallimento dell'alleanza più Europa-Italia Viva: nel 2022 la formazione diretta da Emma Bonino aveva raccolto 173. 793 voti (1,93) nel 2022; voti saliti a 190.515 nel 2024 (incremento dell'alleanza con Renzi nel 2024 : 16.722 voti per lo 0,05%). In crescita, rispetto a Unione Popolare, la lista Pace, Terra, Dignità: da 94.837 voti a 128.117 (da 1,04% a 1,33%). SUD La perdita di voti validi al Sud è stata dell'2,14% tra il 2022 e il 2024 e del 5,07% tra il 2019 e il 2024. Un dato di forte discesa ha caratterizzato l'esito del voto in questa circoscrizione: il M5S è calato dal 1.709.466 voti nel 2022 (in recupero rispetto al 2109) a 814.218 nel 2024: a livello di percentuale dal 15,62% al 5,73%, all'incirca del 10%; la Lega, invece, dopo aver ceduto quasi completamente un patrimonio di 1.285.329 voti acquisito con le Europee del 2019, riducendosi a 300.379 voti nelle politiche del 2022(quasi un milione di voti in meno) è lievamente risalita a 331.108 voti pari al 2,77%. Anche in questo caso il bottino leghista del 2019 è stato acquisito in larga parte da FDI partito da 414.133 voti (3,45%) nel 2019 e risalito a 1.223.493 voti nel 2022 (11,18%) con una leggera flessione nel 2024 (1.139.933 voti pari all'8,02%). Calo netto anche per Forza Italia che tra il 2019 e il 2022 era risalita dal 5,61% al 7,08% per poi scendere nel 2024 al 4,36% (520.049 voti). Più netta che altrove la risalita del PD al Sud: 2019 977.974 voti (8,15%), 2022 calo fino a 832.855 voti (7,61%) e infine sfondato il muro del milione di voti nel 2024 con 1.175.191 pari al 9,86% . Anche al Sud l'Alleanza Verdi sinistra ha fatto registrare un risultato positivo tra il 2022 e il 2024: dall'1,35% al 2,29%. Debole per contro il risultato di Pace, Terra, Dignità: Santoro (2024) ha perso il confronto con De Magistris (2022) con 93.404 voti alla lista che fu guidata dall'ex sindaco di Napoli e89.818 voti conseguiti nel 2024 dalla lista del giornalista televisivo. ISOLE Nelle Isole si registra, rispetto alle politiche 2022, un calo particolarmente vistoso nell'espressione di voti validi: dal 51,75% sul totale degli aventi diritto al 35,43%. Questo dati influisce ovviamente sull'esito del voto e tutti i partiti, tranne l'Alleanza Verdi Sinistra , Forza Italia e Pace, Terra, Dignità, fanno registrare un calo di consensi in cifra assoluta. Verdi Sinistra invece salgono da 70.371 voti (politiche 2022) a 121.498 (europee 2024) con un riscontro percentuale da 1,33 a 2,17%. Flessione particolarmente evidente per Fratelli d'Italia che risalita, tra il 2019 e il 2022, da 147.812 voti a 529.085 ha perso con le europee 2024 più di 100.000 voti fermandosi a 420.537 voti (10,05% a 7,53%). Nel raffronto 2022 - 2024 il PD scende da 377.739 voti (7,17%) a 330.439 (5,92%); il M5S da 705.465 a 321.415 (13,40% a 5,75%). Ancora la Lega, partita nel 2019 con 454.935 voti (8,06%) e transitata nel 2022 a 150.498 (2,85) e atterrata nel 2024 a 138.384 (4,43%). In conclusione: Media Nazionale dei voti validi 46,96 Media Nazionale delle liste rispetto al totale dei voti validi PD 11,30%; Verdi Sinistra 6,37%; Stati Uniti d' Europa 1,76%, M5S 4,69%, Fratelli d'Italia 13,52%, Lega 4,22%, Forza Italia e Moderati4,51%, Azione 1,57%, Pace, terra, Dignità 1,03%, SVP 0,24%, Libertà 0,57% Suddivisione nelle circoscrizioni: Voti validi: Nord Ovest 52,34%, Nord Est 51,06%, Centro 49,76%, Sud 40,64%, Isole 35,43% PD: Nord Ovest 12,06%, Nord Est 13,31%, Centro 13,23%, Sud 9,86%, Isole 5,92% Verdi Sinistra. Nord Ovest 3,72%, Nord Est 3,48%, Centro 3,73%, Sud 2,29%, Isole 2,17% Stati Uniti d'Europa: Nord Ovest 1,97%, Nord Est 1,57%, Centro 1,98%, Sud 1,99%, Isole 1,37% M5S: Nord Ovest 2,73%, Nord Est2,95, Centro 4,71%, Sud 5,93%, Isole 5,75% Fratelli d'Italia: Nord Ovest 16,17%, Nord Est 16,48%, Centro 15,45%, Sud 8,02% Lega: Nord Ovest 6,22%, Nord Est 5,25%, Centro 3,34%, Isole 4,43% Forza Italia e Moderati: Nord Ovest 4,91%, Nord Est 2,95% Centro 3,49%, Sud 4,36%, Isole 7,20% Azione: Nord Ovest 1,97, Nord Est 1,95,Centro 1,53%, Sud 1,34%, Isole 0,52% Pace Terra Dignità: Nord Ovest 1,08, Nord Est 1,16, Centro 1,33%, Sud 0,75%, Isole 0,79% SVP; Nord Est 2,43% Libertà Isole 2,11%

venerdì 7 giugno 2024

La gauche latino-américaine : de la lutte armée à la gauche de gouvernement - Fondation Jean-Jaurès

La gauche latino-américaine : de la lutte armée à la gauche de gouvernement - Fondation Jean-Jaurès

The two sides of Giorgia Meloni ahead of the European Parliament elections | EUROPP

The two sides of Giorgia Meloni ahead of the European Parliament elections | EUROPP

La Bce e la disinflazione: sarà davvero un pasto gratis? - Lavoce.info

La Bce e la disinflazione: sarà davvero un pasto gratis? - Lavoce.info

Israel is on the brink of a second war - New Statesman

Israel is on the brink of a second war - New Statesman

Milano, la città sfigurata dall’urbanistica abusiva • Diritti Globali

Milano, la città sfigurata dall’urbanistica abusiva • Diritti Globali

In Europa monta l’onda nera delle nazioni • Diritti Globali

In Europa monta l’onda nera delle nazioni • Diritti Globali

UN VOTO PER MATTEOTTI | Fondazione Critica Liberale, dal 1969 la voce del liberalismo

UN VOTO PER MATTEOTTI | Fondazione Critica Liberale, dal 1969 la voce del liberalismo

Il pensiero di Matteotti così forte e attuale | Left

Il pensiero di Matteotti così forte e attuale | Left

Autonomia differenziata e apprendisti stregoni | Left

Autonomia differenziata e apprendisti stregoni | Left

The European Elections Should Be a Wake-Up Call for the Left

The European Elections Should Be a Wake-Up Call for the Left

A Landslide Victory for the Mexican Left - Dissent Magazine

A Landslide Victory for the Mexican Left - Dissent Magazine

Elezioni europee: 7 grafici per capire la posta in gioco

Elezioni europee: 7 grafici per capire la posta in gioco

giovedì 6 giugno 2024

Europe Needs a Green Deal 2.0 by Frans Timmermans - Project Syndicate

Europe Needs a Green Deal 2.0 by Frans Timmermans - Project Syndicate

Franco Astengo: Democrazie a campagne elettorali

CAMPAGNA ELETTORALE: TRA PALAZZO CHIGI E LEGA, DEMOCRAZIA RECITATIVA E DEMOCRAZIA DEL PUBBLICO di Franco Astengo In questa campagna elettorale in vista delle Europee 2024 è apparso interessante il confronto tra Palazzo Chigi e la Lega. I due soggetti in gara fra loro sono stati costretti a dismettere il punto in comune su cui avevano sviluppato la loro alleanza negli anni scorsi e che aveva costituito la base solida del centro destra: beninteso attraversando fasi diverse tra il 2019 e il 2022 con una partenza di assoluta egemonia elettorale da parte della Lega poi rovesciata da Fratelli d'Italia. Fratelli d'Italia ha utilizzato la volatilità elettorale inserita nell'agone dall' ascesa e declino del M5S e la conseguente crescita dell'astensione. Così il sorpasso di Fratelli d'Italia è avvenuta "in discesa": alle Europee 2019 il partito di maggioranza relativa (Lega) si era assestato attorno ai 9 milioni di voti; nelle politiche 2022 la quota della maggioranza relativa, questa volta toccata a FdI, si è fermata a soli 7 milioni di suffragi. Torniamo all'elemento comune tra i due soggetti in competizione con freccia a destra.. Il tema in questione è quello della cosiddetta “democrazia del pubblico: elemento utilizzato dalla Lega indipendentemente dallo stare o meno al governo. Nel caso si ricorda che la Lega stessa si collocò all'opposizione del governo Monti ma non a quello Draghi che ebbe, invece, l'opposizione di FdI. Intanto va detto che da tempo si è proceduto ad una forma di comunicazione politica che affonda le sue radici nella strategia del marketing, attraverso rappresentazioni iconiche, slogan immediatamente assimilabili, che per la loro banalità non richiedono sforzi ermeneutici per essere decodificati e impressi nella memoria, dando vita ad una “politica indiziale” che anticipa i nostri desideri con un'arte manipolatoria che suscita transfert di realtà. In questo solco si colloca anche l'utilizzo dell'intreccio tra media e sondaggi, considerato “principio di legittimazione politica e istituzionale sempre più importante, perché agisce in tempo reale, trasformando la democrazia in semplice momento di raccolta del consenso”. Bernard Manin, filosofo politico francese, dedica alla democrazia del pubblico molto spazio all'interno del suo testo dedicato ai “Principi del governo rappresentativo”. La formula della democrazia del pubblico descrive, per Manin, un'epoca in cui i partiti cedono spazio alle persone, intese come moltitudine, l'organizzazione alla comunicazione, mentre le identità collettive si indeboliscono, svuotandosi e facendosi attrarre dalla fiducia personale diretta: lo spazio della rappresentanza coincide con lo scambio tra leader e “opinione pubblica”, attraverso i media, nei termini sopra indicati, e ovviamente a senso unico, cioè asimmetricamente In Italia -nella rincorsa della democrazia del pubblico- viene persino scippato il concetto di opinione pubblica intesa come corpo di garanzia e dibattito sulle pubbliche scelte. Entrambi i soggetti in questione Lega e FdI avevano utilizzato sia pure con alterne questo schema nelle precedenti campagne elettorali (tra l'altro provenendo entrambi da tradizioni di formazioni politiche fortemente strutturate come MSI e Lega Nord). In questa campagna elettorale la Lega ha continuato a usare lo schema della "democrazia del pubblico" per esercitare la funzione "dentro/fuori" nella dinamica istituzionale di governo dentro la quale avrebbe dovuto essere costretta: esempio, in finale di campagna, la critica sostanziale al sostegno all'Ucraina e la polemica sulla sovranità europea con il Presidente della Repubblica (in entrambi i casi lo scopo quello di attirare le cosiddette "estreme del rifiuto"). Ovviamente FdI assurta a Palazzo Chigi ha dovuto cambiare modulo e, in questi giorni, la signora Presidente del Consiglio accortasi dell'inefficacia di un semplice "aplomb" istituzionale di copertura è ricorsa allo schema della "democrazia recitativa". Schema di "democrazia recitativa" utilizzato sicuramente nel caso del tema delle liste d'attesa in sanità e del trasferimento di migranti in Albania (soluzione che ha trovato grande interesse in altri Paesi Europei). Rimane in comune tra "Democrazia del Pubblico" e "Democrazia Recitativa" il fenomeno della personalizzazione della politica di cui dobbiamo ricordare le origini del pieno sdoganamento all'epoca della discesa in campo di Silvio Berlusconi (anche se il "fattore personalizzazione" circolava già da tempo nel sistema politico italiano). Nel caso della Democrazia Recitativa il fenomeno si colloca a livello di governo dove gli attori principali diventano il capo e la folla che lo ha eletto, l’uno sempre più dotato di libertà di movimento e di potere, l’altra ridotta a semplice “moltitudine votante”, plaudente ed acclamante, ma completamente priva di influenza sul potere. La Democrazia Recitativa è simile a quelle forme di governo democratico che già gli antichi greci conoscevano e criticavano, stiamo parlando di raffinate forme di demagogia, che inducono, tramite a far apparire il rapporto tra il leader e la folla dei votanti un esempio di funzionamento democratico della Società. Il meccanismo è tanto semplice quanto subdolo ed inarrestabile: io ti prometto, tu mi voti, io non mantengo. La campagna elettorale viene convertita nell’allegoria di una lotta in cui si decide sempre e comunque il futuro del popolo e il destino della nazione attraverso il plebiscito sul "si" o il "no" riguardante una persona, che rimane l'obiettivo della Presidente del Consiglio sicuramente appassionata, per i suoi riferimenti ideologici e storici, all'arma del plebiscito. In sostanza possiamo affermare che l'utilizzo della "Democrazia del Pubblico" appare ideale dall'opposizione (nel caso, attraverso un acrobatico esercizio di "doppiezza", la direzione della Lega ignora la propria presenza al governo sia in sede nazionale che locale; anzi facendo proprio di questo schema della "democrazia del pubblico" un'arma di lotta politica interna) perché utilizzabile meglio da un apparente deficit di potere mentre la "Democrazia Recitativa" funziona meglio se diffusa dai canali di Palazzo Chigi proprio quale espressione di un esercizio della potestà di governo conferita direttamente dal "popolo". Domenica sera vedremo quale schema avrà funzionato meglio con l'augurio che entrambe le interpretazioni del populismo abbiano fallito.

La sfida di Jeremy Corbyn - Jacobin Italia

La sfida di Jeremy Corbyn - Jacobin Italia

Twenty-four points for social democracy

Twenty-four points for social democracy

The Perils of Wider War in Eastern Europe | The Nation

The Perils of Wider War in Eastern Europe | The Nation

martedì 4 giugno 2024

Jobs Act 10 anni dopo, tempo di bilanci - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Jobs Act 10 anni dopo, tempo di bilanci - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

The tragedy of the ANC's collapse - New Statesman

The tragedy of the ANC's collapse - New Statesman

Claudia Sheinbaum’s Victory Is a Triumph for Mexico

Claudia Sheinbaum’s Victory Is a Triumph for Mexico

«Serve un nuovo Sanders» - Jacobin Italia

«Serve un nuovo Sanders» - Jacobin Italia

La rivista il Mulino: La politica francese alla vigilia delle europee

La rivista il Mulino: La politica francese alla vigilia delle europee

Il futuro dell'Unione, fra fiducia e dubbi dei cittadini - Lavoce.info

Il futuro dell'Unione, fra fiducia e dubbi dei cittadini - Lavoce.info

L’occupazione cresce? Ma è sempre più povera e precaria

L’occupazione cresce? Ma è sempre più povera e precaria

La “liberazione fiscale” passa dalla progressività

La “liberazione fiscale” passa dalla progressività

Chi ha paura del Welfare State ora?, Anton Hemerijck, Manos Matsaganis | Menabò di Etica ed Economia

Chi ha paura del Welfare State ora?, Anton Hemerijck, Manos Matsaganis | Menabò di Etica ed Economia

Non è ancora finita: l’applicazione della direttiva sui salari minimi*, Thorsten Schulten, Torsten Müller | Menabò di Etica ed Economia

Non è ancora finita: l’applicazione della direttiva sui salari minimi*, Thorsten Schulten, Torsten Müller | Menabò di Etica ed Economia

Come l’inflazione impatta sulla disuguaglianza? Nessi teorici e prime evidenze, Massimo Aprea, Michele Raitano | Menabò di Etica ed Economia

Come l’inflazione impatta sulla disuguaglianza? Nessi teorici e prime evidenze, Massimo Aprea, Michele Raitano | Menabò di Etica ed Economia

Rinnovare il Green Deal per rilanciare l'economia europea, Paolo Guerrieri | Menabò di Etica ed Economia

Rinnovare il Green Deal per rilanciare l'economia europea, Paolo Guerrieri | Menabò di Etica ed Economia

Il “part-time involontario”: cosa fare?, Susanna Camusso | Menabò di Etica ed Economia

Il “part-time involontario”: cosa fare?, Susanna Camusso | Menabò di Etica ed Economia

venerdì 31 maggio 2024

NO AL PREMIERATO di Paolo Bagnoli

NO AL PREMIERATO di Paolo Bagnoli

Il redditometro? Uno strumento utile contro l'evasione - Lavoce.info

Il redditometro? Uno strumento utile contro l'evasione - Lavoce.info

Catalogna. L’amnistia è legge, gli indipendentisti esultano • Diritti Globali

Catalogna. L’amnistia è legge, gli indipendentisti esultano • Diritti Globali

Keir Starmer’s factionalism is bad for Labour and the country - New Statesman

Keir Starmer’s factionalism is bad for Labour and the country - New Statesman

Labour’s Messy Leftwing Purge Isn’t As Smart As It Seems | Novara Media

Labour’s Messy Leftwing Purge Isn’t As Smart As It Seems | Novara Media

Keir Starmer’s remodelling of Labour is complete - New Statesman

Keir Starmer’s remodelling of Labour is complete - New Statesman

What Does Left Internationalism Mean in the 21st Century?

What Does Left Internationalism Mean in the 21st Century?

giovedì 30 maggio 2024

Le ricette «austere» che la sinistra non rinnegaEmiliano Brancaccio:

Le ricette «austere» che la sinistra non rinnegaEmiliano Brancaccio:

Il chissenefrega della premier e gli orfani del premierato @DomaniGiornale « gianfrancopasquino

Il chissenefrega della premier e gli orfani del premierato @DomaniGiornale « gianfrancopasquino

Stragi sul lavoro: sette morti in 48 ore • Diritti Globali

Stragi sul lavoro: sette morti in 48 ore • Diritti Globali

L’Ue di fronte alla policrisi: che fare? - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

L’Ue di fronte alla policrisi: che fare? - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Counting the Dead in Gaza | Aryeh Neier | The New York Review of Books

Counting the Dead in Gaza | Aryeh Neier | The New York Review of Books

Franco Astengo: Un 2 giugno di lotta

UN 2 GIUGNO DI LOTTA di Franco Astengo La celebrazione del 2 giugno 2024, festa della Repubblica, assumerà tratti inediti nella storia d'Italia:definitivamente dissolto l'antico "arco costituzionale" sotto il cui ombrello ci poteva comunque ritrovare mai è stato così violento l'assalto alle fondamenta del dettato della nostra Carta Fondamentale. Ormai è svelata la posta in gioco di questa fase (che potremmo considerare più storica che politica): riscrivere la Costituzione e mandare in archivio il suo punto di vera scaturigine, la Resistenza. E' stato giustamente scritto che il progetto del centro-destra di oggi è molto più invasivo di quello elaborato nel 2016 dal PD(R) e che fu respinto dalla maggioranza dell'elettorato, e da altri tentativi precedenti ( riforma del centro destra anch'essa respinta dal voto popolare nel 2006; progetto della commissione bicamerale del 1997), senza contare le riforme già attuate in maniera negativa (titolo V, pareggio di bilancio, riduzione del numero dei parlamentari). Adesso però siamo a un vero e proprio salto di qualità :un progetto eversivo che poggia su 3 gambe: premierato, autonomia differenziata, riforma (punitiva) della magistratura. In realtà, nel caso della magistratura, siamo ben oltre l'attacco alla Costituzione Repubblicana perchè si sta toccando la messa in discussione della stessa divisione dei poteri sancita dalla rivoluzione del 1789. Un attacco alla democrazia che si sviluppa in un quadro generale davvero inquietante. Una situazione dominata dalla suprema incertezza tra la pace e la guerra: dilemma che la nostra Costituzione intende sciogliere con un articolo 11 già fin troppe volte violato nella sua sostanza. Abbiamo visto come sia in corso un attacco diretto a categorie come quella della Magistratura (ipotizzandone, come già avvenuto in passato, una sostanziale riduzione di autonomia dall'esecutivo) e dell'informazione (con un evidente arretramento nella liberà d'espressione come testimoniato anche dalle classificazioni internazionali in materia); Si sta esercitando direttamente una forma di repressione poliziesca verso i soggetti più facilmente attaccabili come gli studenti. Questi elementi evidenziano uno stato di cose che non può che essere contrastato se non prendendo atto fino in fondo della sua gravità e pericolosità, esprimendo così un pieno convincimento alternativo fuori da qualsivoglia tentativo di compromissione, in ispecie sul piano costituzionale e delle stesse forme istituzionali che derivano direttamente dall'applicazione della nostra Carta Fondamentale, prima fra tutte la forma di governo parlamentare. Il tutto racchiuso dentro un cerchio ideale rappresentato dal riemergere della "questione morale" che si esprime in varie forme ben oltre la forma classica della corruzione politica come sembrerebbe indicare la vicenda ligure. La celebrazione del 2 giugno dovrà essere allora impostata come momento di richiamo alla necessità, prima di tutto, di espressione di un sentimento: come è stato scritto "di qualcosa di cui non si può non parlare, di cui non si può tacere" partendo dalla risposta alla tragedia fascista da cui nacque la nostra identità repubblicana.

Biden, Rafah e linee rosse

Biden, Rafah e linee rosse

sabato 25 maggio 2024

Jeremy Corbyn can win in Islington North - New Statesman

Jeremy Corbyn can win in Islington North - New Statesman

DOVE FINISCE MILANO - LA ROCCAFORTE DEL CENTROSINISTRA ALLA PROVA DELLE EUROPEE - GLI STATI GENERALI

DOVE FINISCE MILANO - LA ROCCAFORTE DEL CENTROSINISTRA ALLA PROVA DELLE EUROPEE - GLI STATI GENERALI

Keir Starmer, un cambiamento improbabile - Jacobin Italia

Keir Starmer, un cambiamento improbabile - Jacobin Italia

Corbyn and Webbe run as independents as Starmer grilled on Abbott suspension - LabourList

Corbyn and Webbe run as independents as Starmer grilled on Abbott suspension - LabourList

La rivoluzione gentile di Starmer riporta il Labour nel terreno riformista - Linkiesta.it

La rivoluzione gentile di Starmer riporta il Labour nel terreno riformista - Linkiesta.it

Is Europe Too Big for Further Enlargement? by Ana Palacio - Project Syndicate

Is Europe Too Big for Further Enlargement? by Ana Palacio - Project Syndicate

Giorgia Meloni's Europe - Dissent Magazine

Giorgia Meloni's Europe - Dissent Magazine

Che cosa potrebbe essere una sinistra messicana? - Terzogiornale

Che cosa potrebbe essere una sinistra messicana? - Terzogiornale

venerdì 24 maggio 2024

Italie : Meloni au pouvoir depuis vingt mois - Fondation Jean-Jaurès

Italie : Meloni au pouvoir depuis vingt mois - Fondation Jean-Jaurès

Nuovo redditometro: vita breve di un'arma spuntata - Lavoce.info

Nuovo redditometro: vita breve di un'arma spuntata - Lavoce.info

Privatizzazioni, un “saldo nel vuoto”

Privatizzazioni, un “saldo nel vuoto”

LA FIGURA DI CESARE STEVAN |

LA FIGURA DI CESARE STEVAN |

MEZZI DI SUPERFICIE | La crisi milanese

MEZZI DI SUPERFICIE |

Why we support ICC prosecutions for crimes in Israel and Gaza

Why we support ICC prosecutions for crimes in Israel and Gaza

mercoledì 15 maggio 2024

Dati Istat, lavoratori sempre più poveri: aumenta il divario tra Nord e Sud - Lettera43

Dati Istat, lavoratori sempre più poveri: aumenta il divario tra Nord e Sud - Lettera43

La rivista il Mulino: Dopo il voto catalano, aspettando le europee

La rivista il Mulino: Dopo il voto catalano, aspettando le europee

Appello a firmare i referendum "sul Jobs act" - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Appello a firmare i referendum "sul Jobs act" - Sbilanciamoci - L’economia com’è e come può essere. Per un’Italia capace di futuro

Contrattazione decentrata? Molto promettente, ma ancora per pochi., Giuseppe Croce | Menabò di Etica ed Economia

Contrattazione decentrata? Molto promettente, ma ancora per pochi., Giuseppe Croce | Menabò di Etica ed Economia

Il mercato del lavoro italiano 30 anni dopo: più occupati, più precari, più poveri, Alessandro Bellocchi, Giuseppe Travaglini | Menabò di Etica ed Economia

Il mercato del lavoro italiano 30 anni dopo: più occupati, più precari, più poveri, Alessandro Bellocchi, Giuseppe Travaglini | Menabò di Etica ed Economia

Il testo integrale dell'intervento della senatrice Segre sul premierato

https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:fa9533d8-9852-4856-a44b-82df86d06167

Quale Europa?, Elena Granaglia | Menabò di Etica ed Economia

Quale Europa?, Elena Granaglia | Menabò di Etica ed Economia

mercoledì 8 maggio 2024

La rivista il Mulino: Analizzare le cause del disastro ucraino

La rivista il Mulino: Analizzare le cause del disastro ucraino

Antisemitismo e critica di Israele: di cosa parliamo?

Antisemitismo e critica di Israele: di cosa parliamo?

"Per mano fascista". Le piccole viltà dietro lo scandalo della targa a casa Matteotti - Strisciarossa

"Per mano fascista". Le piccole viltà dietro lo scandalo della targa a casa Matteotti - Strisciarossa

CITTÀ FORGIATA DAL SOCIALWASHING-GREENWASHING A PROFITTO DELLA SPECULAZIONE FINAZIARIA-IMMOBILIARE  |

CITTÀ FORGIATA DAL SOCIALWASHING-GREENWASHING A PROFITTO DELLA SPECULAZIONE FINAZIARIA-IMMOBILIARE  |

Franco Astengo: Liguria e questione morale

LIGURIA E QUESTIONE MORALE di Franco Astengo Premessa la debita considerazione di garantismo e di colpevolezza da dichiarare soltanto al momento di sentenze passate in giudicato il terremoto giudiziario che sta devastando la Liguria politica e imprenditoriale non può rimanere sotto silenzio. Ancora una volta la magistratura si è mossa in un'ottica di supplenza della politica e l'analisi dei diversi intrecci rilevabili dai provvedimenti giudiziari fin qui assunto consentono alcune precise affermazioni proprio sul piano politico: 1) dagli atti fin qui portati avanti dall'autorità giudiziaria appare rilevarsi il profilo di un vero e proprio "sistema di potere" collocato ben al di fuori da un contesto di esercizio della responsabilità democratica. Le scelte fin qui compiute dal Presidente della Regione Liguria nel corso del suo mandato hanno avuto l'evidente destinazione proprio del consolidamento di questo sistema di potere attraverso scelte di carattere corporativo sia sul piano economico sia sul piano delle destinazioni territoriali (ultima in ordine di tempo ma non ultima per importanza quella della destinazione della nave -rigassificatore a Vado Ligure); 2) Questo sistema di potere (da confermare giudizialmente ma ben presente sul piano politico) può sfruttare ( e fin qui ha sfruttato) il mutamento di natura dell'Ente Regione che proprio in Liguria ha assunto caratteristiche particolarmente spiccate. Attraverso l'elezione diretta del Presidente della Giunta (che poi mezzi di comunicazione di massa e giornali hanno facilonescamente definito "Governatore") ha definito la fisionomia dell'Ente in soggetto di nomina e di spesa (anziché di coordinamento legislativo come stava nelle intenzioni di chi aveva proceduto a normare l'indicazione costituzionale); 3) In questo intreccio tra potere di nomina e potere di "elargizione di spesa" può diventare facile l'introduzione di un sistema di potere capace di connettere politica e affari in vari campi ( per quel che riguarda la Liguria oltre al sistema infrastrutturale realizzato in particolare attorno al porto di Genova non può essere dimenticato il tema del rapporto pubblico/privato in sanità: tanto per fare soltanto degli esempi). Questi sono alcuni dei temi politici suggeriti dall'avanzare dell'inchiesta che ha messo a soqquadro vertici istituzionali, economici e imprenditoriali in Liguria. Il pensiero non può che correre all'affare Teardo di oltre quarant'anni fa: anche in quel caso emerse un ritardo della politica nell'individuare responsabilità e natura dei fatti (così la magistratura già svolse un ruolo di supplenza) in una fase in cui l'approccio alla modernità mutava la natura dell'antica questione morale di marca democristiana: in allora ci si fermò presto e non si riuscì a vedere oltre il fatto locale (pur molto rilevante). Eppure dietro l'angolo ci stava Tangentopoli

mercoledì 1 maggio 2024

Massimo Cacciari: Primo maggio, senza la ricostruzione del potere sindacale rimane solo la retorica - nuovAtlantide.org

Massimo Cacciari: Primo maggio, senza la ricostruzione del potere sindacale rimane solo la retorica - nuovAtlantide.org

What is Starmerism? - New Statesman

What is Starmerism? - New Statesman

Franco Astengo: Il lavoro e il Primo Maggio

IL LAVORO E IL PRIMO MAGGIO di Franco Astengo Il 1° maggio 1971 il Manifesto pubblicò un editoriale non firmato dal titolo "Contro il lavoro" che fece molto scalpore. Oggi può essere utilmente preso in esame un punto di quel testo: “Nessuno più di Marx ha fatto del lavoro il centro della storia. L’uomo stesso è il prodotto del suo lavoro” e più avanti “Da un lato il lavoro diventa, come lavoro salariato, fino in fondo e per tutti una realtà esterna, senza senso e senza contenuti, un’alienazione insopportabile..”. Ecco questo è il punto su cui soffermarci, quello del lavoro come alienazione. La domanda allora diventa: qual’è il punto di alienazione raggiunto oggi? Si pone ancora la prospettiva che dalla presa di coscienza dell’alienazione si possa arrivare alla presa di coscienza della necessità del superamento del lavoro salariato? Si tratta di prendere in considerazione un dato di fondo : l’uomo non è più il prodotto del suo lavoro, come si pensava cinquant'anni fa, e neppure la dimensione umana si trova ancora al centro della subalternità al comando del profitto. Oggi l’uomo (nel senso di genere umano) non è null'altro che l’espressione del suo consumo, della sua capacità di corrispondere in ogni momento della sua vita e non soltanto in fabbrica all’egemonia del comando del profitto. Dentro lo stridore sociale dominante è il comando del profitto che ormai si è esteso sull’insieme di contraddizioni che la modernità presenta, assumendo il comando di tutte le innovazioni che via via si stanno presentando sulla scena. Ogni nostro atto, ogni nostra possibilità di visione, è compiuto in funzione dell’apparire quasi sempre pubblicitario del combinato disposto tra reale e virtuale sul quale la logica del profitto si espande e si afferma. L’intreccio tra reale e virtuale che si accompagna ormai in tutti gli aspetti della nostra vita non produce altro che la virtuosità del profitto in tutti i campi. L'incombenza imposta a tutti è quella di mantenere integro il ciclo del consumo. Così si è arrivati più ancora che alla negazione al considerare superfluo il conflitto, sia nel sociale sia nel politico. Il conflitto è considerato ormai marginale, momento di turbamento dell’ordine costituito. Così sembrano del tutto remote le potenzialità di considerare “lotta” e non “festa” una giornata del lavoro nel significato profondo, originario, del Primo Maggio. L'articolo di quel lontano 1° maggio di oltre cinquant’anni fa può essere considerato lontano nel tempo, reperto di vera antichità nella storia delle relazioni umane, sociali, politiche. L’orizzonte è rimasto ristretto alla sola possibilità della migliore remunerazione del lavoro umano per far sì che ci sia consentito di continuare ad esercitare questa funzione di mera riproduzione del consumo come fattore di consenso e di nuova dimensione dell’umanità. Un esercizio condotto a prezzo dello smisurato allargamento delle disuguaglianze su tutte le basi: individuali, collettive, planetarie con la guerra tornata sovrana a regolare la storia. Ricordarsi le condizioni di intreccio tra sfruttamento e alienazione ponendo assieme il tema di rivedere la visione del lavoro potrebbe rappresentare la possibilità di compiere dopo tanto tempo un nuovo passo in avanti almeno dal punto di vista della nostra capacità di riflessione. Quale occasione migliore del Primo Maggio per ricordare questa possibilità ?

martedì 30 aprile 2024

Il Patto che non c'è* - Lavoce.info

Il Patto che non c'è* - Lavoce.info

Il triennio peggiore per i salari italiani - Lavoce.info

Il triennio peggiore per i salari italiani - Lavoce.info

Verso le elezioni regionali in Emilia-Romagna: una nota di discussione , Alberto Rinaldi, Giovanni Solinas | Menabò di Etica ed Economia

Verso le elezioni regionali in Emilia-Romagna: una nota di discussione , Alberto Rinaldi, Giovanni Solinas | Menabò di Etica ed Economia

Lo “spettro” del XXI secolo: l’imposta patrimoniale (seconda parte) , Ruggero Paladini | Menabò di Etica ed Economia

Lo “spettro” del XXI secolo: l’imposta patrimoniale (seconda parte) , Ruggero Paladini | Menabò di Etica ed Economia

Autonomia differenziata, lo spacca Italia

Autonomia differenziata, lo spacca Italia

lunedì 29 aprile 2024

Franco Astengo: Analisi elettorale

ANALISI ELETTORALI di Franco Astengo Ai nastri di partenza del Gran Premio d'Europa il sistema politico italiano appare percorso da una venatura di follia trasversale che si potrebbe definire come di "personalismo populistico": addirittura si pretenderebbe che il "clou" della contesa fosse rappresentato da una sorta di plebiscito imperniato sul nome di battesimo della signora presidente pro-tempore del Consiglio dei Ministri. Sarà bene allora attrezzarci con qualche accorgimento alla lettura dei dati che ci verranno rovesciati addosso nella notte tra il 9 e il 10 giugno prossimo. Una lettura corretta dovrà partire da due elementi: 1) non tenere in conto le percentuali elaborate sui soli voti validi (il 40% di Renzi, il 34% di Salvini: tutte percentuali fasulle e non soltanto per l'eccessiva volatilità elettorale); 2) il tema centrale della prossima tornata europea ( i cui punti di fondo saranno assolutamente dimenticati nei giorni della campagna elettorale per via dell'impegno spasmodico di affermazione personale da parte dei contendenti) sarà quello della partecipazione al voto. Da quando, nel 1979, si svolte le elezioni per il Parlamento Europeo queste, nel nostro Paese, si sono sempre dimostrate scarsamente attrattive e il numero di elettrici/ elettori presenti alle urne costantemente al di sotto del numero delle elettrici/elettori partecipanti alle elezioni politiche. Deve essere chiaro che le sole percentuali che potranno essere prese in considerazione saranno quelle riferite al totale degli aventi diritto: in quel modo si avrà preciso il dato dello scostamento in positivo o in negativo per ogni singola lista. Inoltre tutti i raffronti dovranno rigorosamente essere eseguiti tra cifre assolute: in questo senso va ricordato come il tetto della maggioranza relativa si sia sempre più abbassato tra elezioni politiche ed elezioni europee partendo dal 2008 (dati riferiti al solo territorio nazionale): Elezioni politiche 2008, maggioranza relativa PDL 13.629.464 seguito dal PD 12.095.036. Elezioni europee 2009 maggioranza relativa PDL 10.767.965 seguito da PD 7.980.455 Elezioni politiche 2013 maggioranza relativa M5S 8.691.406 seguito da PD 8.646.034 Elezioni europee 2014 maggioranza relativa PD 11.172.861 seguito da M5S 5.792.865 Elezioni politiche 2018 maggioranza relativa M5S 10.732.066 seguito da PD 6.161.896 Elezioni europee 2019 maggioranza relativa Lega 9.153.168 seguito da PD 6.050.361 Elezioni politiche 2022 maggioranza relativa FdI 7.301.303 seguito da PD 5.348.6876 Queste le relative percentuali calcolate sul totale degli aventi diritto: Elezioni politiche 2008 PDL 28,97% PD 25,71% Elezioni europee 2009 PDL 21,91% PD 16,24% Elezioni politiche 2013 M5S 18,52% PD 18,43% Elezioni europee 2014 PD 22,68% M5S 11,76% Elezioni politiche 2018 M5S 23,07% PD 13,24% Elezioni europee 2019 Lega 18,56% PD 12,27% Elezioni politiche 2022 FdI 15,86% PD 11,62% Qualche oscillazione può essere notata anche a causa della differente composizione delle liste degli aventi diritto (inclusive o meno di elettrici/elettori residenti all'estero) ma non è comunque difficile notare come il livello di rappresentatività reale del partito pro-tempore di maggioranza relativa si trovi ormai da qualche tempo in caduta libera, dal 28,97% del PDL alle politiche 2008 fino al 15,86% conseguito da FdI nel 2022: una caduta di saggio che ci fa pensare ad una crescente fragilità del sistema cui si intende dare risposta attraverso il superamento della forma di governo indicata dalla Costituzione per avviarsi verso la strada indicata con il neologismo delle "democrature". La considerazione conclusiva riguarda lo spazio che lascia una percentuale di rappresentativa così ridotta della forza di maggioranza relativa: ma questo è un problema dei contendenti che dovrebbero porsi l'obiettivo di recuperare almeno una parte proiettata fuori dalla partecipazione politica a seguito del crollo dell'immaginario disegnato nella seconda metà degli anni '10 dall'antipolitica eretta a sistema.