lunedì 23 marzo 2009

Franco Fortini: Le mani di Radek

incidenze
Ieri 22 marzo 2009, 22.10.47

Franco Fortini - Le mani di Radek
Ieri 22 marzo 2009, 22.10.47 | rmleonelli@gmail.com (rudy m. leonelli)
Esiste la breve documentazione cinematografica di un intervento di Lenin ad un congresso della Terza Internazionale. Tre membri della delegazione italiana – Bombacci, Graziadei e Serrati – si distinguono alle spalle di Vladimir Il’ic. Riconoscibile per la barbetta, le lenti pesanti, c’è Karl Radek. In altra inquadratura, non appena Lenin ha finito di parlare Radek gli si volge ridendo, poi sopra le carte del tavolo lancia avanti le mani.
Ho potuto confrontare due copie della medesima pellicola. Sulla seconda ha operato la censura di Stalin. Una macchia copre le facce dei nostri socialisti. In quanto a Radek, condannato nel 1938, il viso è scomparso, non le mani. Esse si agitano accanto a quelle di Lenin.


Rammento di aver veduto a Ravenna i segni d’una epurazione di quattordici secoli fa. Teodorico, goto e ariano, aveva ordinata l’esecuzione di mosaici in Sant’Apollinare Nuovo. Una trentina d’anni più tardi Giustiniano cattolico riconsacrava la chiesa a san Martino di Tours «martello degli eretici», e faceva cancellare le immagini di Teodorico e della sua corte effigiate nell’atto di uscire dal Palatium. Sostituendovi tendaggi ed elementi architettonici i mosaicisti dell'arcivescovo Agnello dimenticarono alcune tracce delle figure. La «condanna della memoria» ha lasciato contro le colonne qualche mano appesa a mezz’aria come quelle che si vedono svolazzare nelle sedute spiritiche.
Vien fatto di chiedersi se siano solo due casi di lavoro mal eseguito.


Franco Fortini, Verifica dei poteri, (1965), Einaudi, Torino, 1989, p. 91

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