domenica 15 marzo 2009

Paola Meneganti: il cammino della libertà

Certo che condivido, come molte e molti, la difficoltà del momento e la paura. Le paure.Che sono molte, e dirò di più: ci sono moltissime vere, serie insicurezze - che ne sarà del mio futuro, avrò una pensione decente, cosa farà mia figlia, se ci ammaleremo ci sarà sempre la sanità pubblica, l'acqua finirà, e il petrolio? vogliamo mettere, anche se adesso non ne parla più nessuno ... e che relazioni sociali ci saranno, i bulli e le bulle che vengono sbattuti sulle pagine dei giornali saranno veramente tanti? chissà ... e quando cresceranno che succederà, renderanno le nostre città tipo "Fuga da New York", e chi assolderò allora, per proteggermi, Jena Plisskin? E i nostri giovani e le nostre giovani, così spaventosamente privi non dico di certezze ma di orizzonte? Abbiamo letto, forse increduli, la notizia: anoressia e bulimia sono in Italia la prima causa di morte per malattia tra le giovani tra i 12 e i 25 anni, e colpiscono 150-200 mila donne. La paura del mondo. E allora non fai passare il mondo dentro di te, se non altro con il cibo.
E questa politica istituzionale , "organizzata", così balbettante, così pavida, così conformista, così spaventosamente povera di idee e di pratiche - perché quelle che erano possibili le ha portate al macello, questa pletora di personaggi e personagge tutti uguali, messi in fila, quando la finiranno?
E, a fronte di queste insicurezze, viene invece coltivata la paura verso il lavavetri che ti avvicina al semaforo o il ragazzo nero con il borsone. Ma questo l'ho già detto molte volte.
Diceva Brecht che le forze - nostre - scemano e il buio avanza. A proposito, mi verrebbe voglia di pubblicare questa sua splendida poesia e di creare un gruppo, "quelli/quelle che ci si riconoscono". E' un grande appello alla responsabilità individuale, a ciò che ognun@ può e sa fare.
Intanto, ricordo alcuni versi di una canzone di Victor Jara, il grande e dolce Victor. Dicono: "Caminando caminando, Voy buscando libertad; Ojalà encuentre camino Para seguir caminando". Traduco un po' liberamente: "Continuo a camminare, cerco la libertà, e chissà che non incontri un nuovo sentiero per continuare a camminare".
Ecco.

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