mercoledì 2 settembre 2009

Fidel Romano: Le dieci domande, boffo, la libertà d'informazione...e la sinistra?

Da facebook
Le dieci domande, boffo, la libertà d'informazione...e la sinistra?
Oggi alle 14.54
Con qualche anno di ritardo, neanche troppi comunque, stiamo vivendo le versioni italiche degli scandali Lewinsky, dei preti pedofili etc etc. Possiamo essere quindi contenti di questo ennesimo passo di emancipazione del nostro paese!? Forse si, forse no, quello che a me stupisce però è il riflesso politico che mostra per l'ennesima volta un paese allo sbando ed una opposizione culturalmente ed antropologicamente malata:

La Repubblica pubblica dieci domande al premier. Le avete lette? A mio avviso davvero banali se non insulse. Tutte incentrate su un moralismo implicito di stampo cattolico anni '50. Ma cosa dovrebbe interessare politicamente delle risposte a tali domande? A questo punto invece di comprare il quotidiano si risparmia comprando novella2000 che è settimanale.

Caso Boffo, Avvenire ed Il Giornale. Risulta sempre più profetica la frase di Nenni “C'è sempre un puro più puro che ti epura”. Ed ai miei occhi balza una simmetria immediata, Repubblica e Giornale pari sono, fans parziali e faziosi della propria parte politica. Quanta doppiezza morale nel nostro paese? Vizi privati e pubbliche virtù per l'appunto.
Ma si sta dimostrando che nessuno è così senza peccato da poter scagliare la prima pietra.

La fnsi, la libertà d'informazione, gli appelli, le manifestazioni.....ma di cosa parlate? In Italia sicuramente vi è il conflitto di interessi di Berlusconi. Ma Internet, TV, Giornali sono censurati? Non scherziamo, ci sono paesi nel mondo, anche vicini come in Bielorussia, dove amici e compagni vivono lottando quotidianamente contro la violenza e la censura. Repubblica, così come altri giornali possono essere acquistati tutti i giorni, Sky trasmette, il TG3 pure, Internet è patria della libertà, ma di cosa parlate? I giornalisti italiani, erano e restano pecoroni col potere di qualsiasi colore esso sia. La libertà d'informazione forse per lor signori è difendere i vostri privilegi di padri e figli, tutti assunti ovviamente per grandi meriti personali: Bianca Berlinguer, Laura Rodotà, Natalia Augias etc. E fate pure i moralisti???

Vogliamo forse ricordare di quando D'Alema fece licenziare Forattini da Repubblica per una stupida vignetta. Dove stavano lor signori??? Repubblica, da buon giornale di regime, lasciò solo il suo vignettista ad affrontare l'eventuale causa milionaria.

Da mesi non si parla della crisi economica, soprattutto al nord, della riforma del welfare, della emergenza legalità al sud ed in tutto il paese, della scuola e della giustizia. Questi i temi su cui dibattere e costruire l'alternativa progressista alla destra in salsa italiana.

1 commento:

Rednzo Penna ha detto...

Non sono d'accordo con la posizione di "rofidel", in parte simile a quelle di Sansonetti (direttore de l'Altro). La Repubblica fa parte di un gruppo economico-editoriale e difende i suoi interessi. Lo ha sempre fatto, ha combattuto e discriminato il sindacato e, in particolare, la Cgil quando le sue posizioni non coincidevano con i propri obiettivi. Ma oggi sostiene una campagna giusta e così l'Unità che non può, per sostegni e solidità finanziaria, essere paragonata a Repubblica. Il riferimento alla Bielorussia è improprio e superficiale. Stiamo parlando dell'Italia di un Paese che fa parte della UE e che partecipa al G8. Così come per Berlusconi stiamo parlando del capo del governo. Sottovalutare l'attuale ulteriore attacco (dice qualcosa Biagi?) alla libertà di informazione che in televisione è ridotta al TG 3 e ai programmi della Gabanelli, Iacona e pochi altri rappresenta un madornale errore. La tesi poi è sempre quella che non si dovrebbe parlare di questioni private ma d'altro: crisi economica, disoccupazione, ...Rappresenta una illusione e la costrizione a uno dell'informazione punta proprio ad evitare di criticare il governo su economia, scuola, privatizzazione dello stato sociale, convivenza con la mafia....A Napoli i rifiuti:fatto! A l'Aquila il terremoto e la ricostruzione:risolto! Gli immigrati: gli arrivi si sono ridotti del 999%! La crisi, le fabbriche che chiudono: non esistono, bisogna consumare di più!
Ma l'opposizione la dovrebbero fare i partiti, la sinistra, non un gruppo editoriale. Certo, ma se in questa situazione nel PD si discute ancora di riforme istituzionali e premierato forte, non ce la possiamo prendere con Davanzo, Travaglio e la Repubblica.

Renzo Penna