mercoledì 16 settembre 2009

Gloria Buffo: Difendere democrazia e libertà

Dal sito di SD
















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Difendere democrazia e libertà
di Gloria Buffo
Mar, 15/09/2009 - 07:03
Ieri mattina gli italiani che hanno un figlio a scuola, si sono trovati di fronte il disastro combinato dal governo Berlusconi.
Un conto è leggere i giornali, preoccuparsi per il taglio brutale di risorse alla scuola pubblica operato dai ministri Gelmini e Tremonti, un conto è vedere con i proprio occhi: scoprire che le maestre “tagliate” sono quelle di tuo figlio, che gli orari si accorciano, che attività importanti saranno assenti o sbriciolate tra insegnanti di altre classi che salteranno di qua e di là. Se non ci sono più soldi per nulla - dalla carta igienica, alla supplente, al vetro rotto - se i laboratori non si faranno e tutti i mali della scuola italiana peggioreranno, cosa sarà dell’Italia?
Sabato, a Roma, ci sarà una grande manifestazione per dire che la democrazia non può essere sequestrata per scopi mirati, per il potere o per il capriccio di un uomo. Ma se domani Berlusconi decidesse di andare alle Bermuda e di restarci, ci troveremmo lo stesso nei guai: questa scuola e tutti i beni pubblici, che sono la ricchezza e la forza di un paese, sono ormai logorati da anni di cattiva politica. Una politica che punta esplicitamente da parte della destra alla privatizzazione e a cui le forze di centro-sinistra non hanno opposto negli anni trascorsi una forte battaglia per il pubblico rinnovato, finanziato, qualificato.
Se in Videocrazy ciò che fa più paura non è un paese piegato a Berlusconi, che se ne andrà, ma un’ Italia che celebra Fabrizio Corona, è alla televisione che bisogna pensare, a quello che trasmette ogni giorno, ai discorsi che si sentono negli autobus, al razzismo che si respira ogni giorno. E alla scuola.
Mentre si chiudono tante aziende e si perdono posti di lavoro occuparsi di scuola non è parlar d’altro.
Sinistra e Libertà propone la moratoria dei licenziamenti e la riconversione dell’apparato produttivo. Subito. Ma chiede, con altrettanta urgenza, che si inverta anche la politica che considera l’istruzione un costo. L’ignoranza, si deve sapere, costa molto di più.
La campagna “Studiare meglio, studiare tutti” su cui vogliamo raccogliere tantissime firme in tutta Italia, chiede che si torni a far vivere e crescere la scuola pubblica che è il bene più prezioso di un paese che vuole essere civile e forte. Chiede di non ridurre il numero di insegnanti; accrescere i posti negli asili nido e generalizzare la scuola dell’infanzia; smetterla con “l’insegnante unico”. E propone di rinnovare la scuola: rendendo sicuri gli edifici (è del 22 novembre scorso il crollo della scuola di Rivoli e di questi mesi la tragedia dell’Aquila). E poi c’è da migliorarla questa scuola, alzando l’obbligo, rendendo moderne e - se permettete – anche più coinvolgenti la didattica e lo studio…
La scuola è un bene di tutti se è laica. Sinistra e Libertà si batte perché questo principio, messo in discussione tutti i giorni da più parti, sia difeso senza timidezze. Non si può imporre che l’insegnante di religione, materia facoltativa, partecipi agli scrutini. Male ha fatto Fioroni a proporlo quando era ministro, malissimo fa la Gelmini a pretenderlo ora. E anche nell’opposizione, troppo poco fa e dice il PD quando è in gioco la laicità.
Raccogliamo le firme e mobilitiamoci tutti. Non solo insegnanti, precari, studenti ma anche genitori, intellettuali… tutte le persone di buona volontà che non vogliono stare nel paese dove oggi regna Berlusconi e domani potrebbe continuare ad impazzare Fabrizio Corona.

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