sabato 5 settembre 2009

2009: la scuola devastata

Da Rassegna sindacale
Solo tagli
2009: la scuola devastata
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In tre anni quasi 90 mila docenti e 44 mila ausiliari in meno. Si comincia da subito: 42 mila insegnanti tagliati a partire da settembre. Sta tutta in queste cifre la scuola “essenziale” made in Gelmini


“Otto miliardi di euro. Questo, è quanto dovrà pagare la scuola nei prossimi tre anni. Come fare per spremere tutti questi miliardi dal bilancio del ministero dell’Istruzione? Semplice: l’unica voce possibile è la riduzione del personale e quindi gli otto miliardi sono stati convertiti in posti: 87 400 docenti e 44 500 ausiliari, tecnici e amministrativi in meno nel triennio.” E’ quanto denuncia la Flc Cgil in un dossier sull’emergenza scuola pubblicato da Rassegna Sindacale (scarica il documento).

“L’operazione fatta dal governo è devastante – scrive Gianna Fracassi della segreteria nazionale Flc -. Le presunte riforme Gelmini rappresentano solo ed esclusivamente gli strumenti tecnici per arrivare all’obiettivo economico di risparmio imposto da Tremonti. (...) Non c’è un progetto di scuola finalizzato alla qualificazione e al miglioramento, c’è soltanto la necessità di produrre l’obiettivo di risparmio definito dal Ministro Tremonti. Le cifre nude e crude non rendono ragione dello scempio e per comprendere cosa accadrà gia a partire dal mese di settembre 2009 nelle nostre scuole occorre tradurre i posti in diminuzione dell’offerta formativa per i nostri studenti e in diminuzione della funzionalità organizzativa delle scuole”.

Secondo le stime della Flc il piano triennale di tagli avvierà i suoi effetti già dal 1 settembre 2009, quando saranno oltre 42000 i posti tagliati per il personale docente e quasi 15000 quelli del personale ausiliario tecnico e amministrativo. “Le conseguenze saranno duplici: molte migliaia di precari che non ritroveranno il loro posto di lavoro e la qualità didattica messa a dura prova. Aumento degli alunni per classe – prosegue Fracassi -, riduzione complessiva delle ore di insegnamento, riduzione delle ore frontali per alcune materie, impossibilità in tantissimi casi di garantire la continuità didattica disegnano il quadro di quella scuola ‘essenzializzata’ che è l’obiettivo finale del ministro”.

Secondo il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo, “ci apprestiamo ad un avvio di anno scolastico che vedrà la concretizzazione della manovra Gelmini-Tremonti con danni irreparabili per l’offerta di istruzione del nostro paese. (...) Per la Flc Cgil – prosegue il dirigente sindacale - , la crescita e gli investimenti nei settori della conoscenza rappresentano il motore indispensabile per una ripresa dello sviluppo equilibrata, costituendo ormai un dato acquisito la stretta correlazione che esiste tra la qualità dei sistemi di istruzione/formazione/ricerca e il livello di sviluppo di un paese. Noi continueremo con forza a far sentire la nostra voce – conclude Pantaleo -, così come è avvenuto nell’anno appena trascorso ma è necessario che anche l’agenda politica del paese assuma come prioritari i comparti della conoscenza: è necessario per le giovani generazioni, è necessario per lo sviluppo del nostro paese, è necessario per il nostro futuro”.

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04/09/2009 18:26

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