mercoledì 9 settembre 2009

Nuovo Partito d'Azione: Salvare l'Italia

Siamo un gruppo di Dirigenti e militanti del Nuovo Partito d'Azione abbiamo riflettuto parecchio su questo Paese gravemente malato, vicinissimo al collasso finale, ne abbiamo discusso a lungo, e saremmo giunti ad elaborare una piattaforma centrata su pochi essenziali punti programmatici che, ora, vorremmo allargare ad una platea molto piu' ampia con cui confrontarci, per giungere, alla fine, alla elaborazione di alcune fondamentali rivendicazioni che possano coinvolgere e convincere larghissimi strati di popolazione.
Partiamo da alcune brevissime premesse e considerazioni.
Contrariamente alle balle raccontate dal Premier e da Tremonti, che l'Italia stia meglio degli altri paesi e che sarà la prima ad uscire dalla crisi, i dati di questi giorni confermano il contrario, e cioè che mentre altri paesi muovono i primi passi positivi, l'Italia resta al palo, afflitta com'è da atavici ritardi e mali strutturali che la crisi ha messo a nudo.
L'Italia ha ben altri primati : il piu' alto deficit annuo a livello europeo, una massiccia disoccupazione, un Debito pubblico con crescita esponenziale verso vette mai esplorate (si va verso il 125% del PIL),un esercito di precari, destinati alla disoccupazione, la mancanza di carburante e di soldi per riparare le auto della Polizia, mentre la sicurezza è affidata alle "ronde" di triste memoria mussoliniana, un incolmabile divario Nord - Sud, che da 60 anni si è sempre allargato e che ora è divenuto drammatico dopo che il Governo ha perfino sfilato i fondi destinati dalla Comunità Europea alle aree sottoutilizzate, facendo credere agli italiani che erano soldi veri trovati dal Tesoro per arginare la crisi, ma che ora le Regioni reclamano;
La crisi ha solo messo a nudo tale groviglio di fattori negativi, creando situazioni di gravissimo disagio a milioni di famiglie, al Nord come al Sud, che si trovano davanti allo spettro della povertà e della fame. Tutti rivendicano maggiori risorse e stanziamenti in questo o quel settore o comparto, un miglioramento degli ammortizzatori sociali, piu' stanziamenti in favore di famiglie e imprese, il salvataggio delle Banche; pochissimi ricordano che la crisi e la disoccupazione vengono da lontano, dagli anni dello sviluppo impetuoso, quando gli industriali macinavano profitti depositati nei paradisi fiscali; Tutti vogliono qualcosa e quasi sempre a ragione ma nessuno, proprio nessuno di questi signori e/o Istituzioni indica dove reperire quelle risorse aggiuntive che vengono invocate per le varie necessità. Non certo per nostra elaborazione bensì per certificazione di Bankitalia, il 10% dei cittadini possiede il 50% della ricchezza finanziaria, senza contare quella immo
biliare.E la certificazione di Bankitalia, annunciata ogni anno con enfasi, sembra un vero e proprio invito.
Che noi intendiamo raccogliere, convinti come siamo, da sempre, che senza la soluzione di questo problema centrale qualsiasi altra rivendicazione diventa pura, vana e inefficace demagogia. Senza il rientro dal Debito Pubblico e l'alleggerimento del peso degli interessi, che opprimono e soffocano ogni possibilità di ripresa e sviluppo, non c'è padreterno che possa compiere il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ed è esattamente un ululato al vento il grido di Emma Marcegaglia che chiede soldi veri! Così come il precariato e l'assenza di una politica di pieno impiego per i giovani, sta desertificando il loro futuro ed il futuro di tutta la nazione.Già oggi nessuno tra i giovani italiani pensa di poter metter su famiglia o comprare casa o contrarre mutui, che non vengono concessi, figuriamoci tra 10-15 anni la crisi dell'edilizia, dello stesso sistema bancario, senza pensare alla bancarotta cui andrà incontro il sistema pensionistico, che nessuno piu' sarà in
grado di alimentare.
quindi, in estrema sintesi, diciamo :
non al precariato -- si al lavoro per tutti ( riformandone la struttura)
no al nucleare - si all'energia pulita da fonti alternative
tassazione straordinaria una tantum sui grandi patrimoni (si applichi subito nei confronti di quel 10% di cittadini di cui parla Bankitalia e nei confronti di chi ha portato i capitali all'estero) - (per la proposta v.link in basso)
no al federalismo fiscale e alla regionalizzazione dell'italia - si allo sviluppo armonico di tutto il paese con riequilibrio rapporto nord-sud
Tutto ciò non vogliamo farlo da soli, né come uomini dell' N.P.A., e neanche soltanto con gli apparati verticistici dei vari partiti. Vogliamo farlo con tutti i militanti di base, a qualsiasi formazione attualmente aderiscano. Vogliamo farlo sui contenuti essenziali che investano i problemi reali delle masse e che diventino programma operativo che porteremo avanti comunque.
Per fare ciò è necessario saltare almeno una volta gli steccati delle ideologie particolaristiche, delle ragioni e degli interessi stretti di partito a cominciare dal Partito in cui militiamo o a cui facciamo riferimento, e ritrovarsi finalmente sul terreno dell'azione, su una piattaforma alternativa, appunto, che determini una svolta decisiva in questa nostra democrazia malata, che genera disaffezione in strati sempre più ampi di cittadini, in presenza di un partito-Stato, che si autodefinisce e si autocelebra come "popolo della libertà" e che tende ad identificarsi con il popolo sovrano, mentre ancora, per fortuna, rappresenta appena un quarto dell'elettorato italiano;
La maggioranza siamo noi, quelli che stanno dall'altra parte rispetto alla prepotenza e all'arroganza dei novelli despoti, razzisti piduisti e fascisti.
Non aleniamo a primogeniture, né a ruoli egemoni. Vogliamo costruire partendo dal basso un grande movimento unitario, assieme a quelli che non si arrenderanno mai, a quelli che cercano 20 milioni di italiani contro Berlusconi, a quelli che ne chiedono le dimissioni, ai vecchi e nuovi militanti di tutti gli schieramenti, socialisti, radicali, laici e cattolici, accomunati oggi come non mai dal rischio di essere schiacciati da una recessione che viene da lontano e che probabilmente, purtroppo, non passerà velocemente.
Vogliamo essere una parte di un movimento d'opinione piu'grande e unitario. Basta dunque con gli slogans demagogici e parolai, con le dispute sul sesso degli angeli, ognuno dica se è d'accordo sulla "patrimoniale" richiamando al senso di responsabilità e di solidarietà quella ristrettissima parte della popolazione che si è impadronita della metà delle risorse a danno della stragrande maggioranza dei cittadini. Basta con la frantumazione degli oppositori e della sinistra che consente a Berlusconi di governare nonostante tutto. Tutti noi, insieme, dobbiamo decidere se i contenuti essenziali, imprescindibili che abbiamo indicato siano quelli capaci di riscattare il popolo che soffre, i giovani precari e disoccupati, dai bisogni primari, primo tra tutti il diritto al lavoro, per non morire di fame.
Coloro che stanno al potere hanno mezzi e risorse per imbrogliare le masse.
Noi possediamo una risorsa eccezionale, che può diventare rivoluzionaria. Se soltanto una percentuale dei destinatari di questo documento e di questo appello si incaricheranno di ritrasmetterlo, ognuno ai propri amici, l'allargamento e il coinvolgimento potrà avvenire all'infinito per cerchi concentrici., potrà produrre effetti di pressione enormi sul ceto politico e su chi governa.
Se queste adesioni ci saranno, come ci auguriamo, da esse dovrà scaturire un Comitato coordinatore, al quale potrà aderire chiunque lo vorrà, militanti e dirigenti politici, sindacali, economisti, uomini di cultura, giornalisti, etc etc,. Una presenza ampiamente rappresentativa spetterà agli amici di Facebook.
Il Comitato dovrà rielaborare le singole tematiche, contenute nel presente documento come linee guida generali; ognuna di esse dovrà costituire una iniziativa politica concreta, una rivendicazione del popolo sovrano nei confronti del potere.
In attesa che ciò avvenga, chi volesse approfondire la prima delle tematiche, quella che riveste la massima priorità , cioè la patrimoniale, può consultare i link indicati in calce.
Se si costruisce un movimento di base che sia capace di rivendicare contenuti essenziali e di mettere in opera le sinergie tra le varie sigle politiche perché non sperare che questo possa far riflettere tutti coloro che, a parole, dicono di interessarsi ai problemi reali della gente mentre con i loro comportamenti concreti pensano solo a conquistare insignificanti ed illusorie posizioni di potere?
Aderite e fate aderire tutti i vostri amici al Gruppo:
"GLI AMICI DI FACE UNITI PER LA RINASCITA E LO SVILUPPO "

http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/documento-per-un-movimento-alternativo.html
http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/perche-urge-la-patrimoniale.html

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