mercoledì 11 marzo 2009

Cari compagni, no al piatto preconfezionato

Cari compagni, no al piatto pre-confezionato
***, 10 marzo 2009, 13:56

La lettera Un appello alla lista comune della sinistra di Fava, Vendola, Francescato e Nencini, che sfiderà Pd e unità comunista alle europee perchè sia il frutto di una vera partecipazione di tutti sul simbolo, programma, concetti cardine, superando la diversa collocazione di Strasburgo che si realizzerà. E che sia estendibile anche alle amministrative



Cari compagni,
da notizie stampa e da qualche indiscrezione si apprende che sareste sul punto di concludere un accordo per una lista comune per le prossime elezioni europee.
È una buona notizia, ma vorremmo che il processo fosse più trasparente e più partecipato.
Non si può, come insegna l'esperienza negativa della Sinistra Arcobaleno, servire ai militanti, agli iscritti e soprattutto agli elettori un piatto preconfezionato dai soli gruppi dirigenti.
Chiediamo da parte vostra uno sforzo di apertura, che dia anche il segnale di uno stile diverso del fare politica.

Aprite le porte alla consultazione di tutti, sul simbolo, sul programma, sulle parole chiave della campagna elettorale e anche sulle candidature.
Non vogliamo essere chiamati a raccolta per salvare il salvabile o per garantire solo il posto a qualche dirigente. Chiediamo -lo ripetiamo con forza- un modo diverso di fare politica.

Se poi trovate un accordo per le Europee crediamo abbiate il dovere di estenderlo anche alle contemporanee elezioni amministrative, almeno a quelle più importanti politicamente, come le elezioni Provinciali e quelle per i Comuni più importanti (come i capoluoghi di Provincia).

Se volete essere credibili dovete assolutamente mandare un messaggio di unità a Sinistra.

Per parte nostra, riteniamo invece essenziale che nel nome, nel simbolo, o nel titolo del programma comune figurino dei richiami espliciti (ed anche di forte impatto emotivo) a parole che consideriamo forti e qualificanti come SINISTRA, LAVORO, AMBIENTE, LAICITA', LIBERTA' e SOCIALISMO.

Voi sapete perfettamente, del resto, che la lista che andate a prefigurare dovrà competere non soltanto con il PD, ma anche con la lista di Unità Comunista, la quale avrà dei chiari riferimenti alla falce e martello ed al gruppo della GUE (Sinistra Unita Europea).

La formazione elettorale e politica cui state lavorando non potrà contare invece su un simbolo univoco, e dovrà per giunta necessariamente lasciare ai suoi eletti la facoltà di aderire a diversi gruppi del Parlamento Europeo. Questo è evidentemente un limite grave.

Lo si può superare, ma occorre quanto meno cercare di essere chiari su alcune parole chiave, come quelle che abbiamo sopra indicato.
A noi pare del resto che non si possa lasciare il monopolio di parole d'ordine quali LAVORO, AMBIENTE e SOCIALISMO all'altra lista concorrente di Sinistra.
E ci pare egualmente importante insistere anche su concetti come quelli di LAICITA' e LIBERTA'.
Il richiamo al LAVORO, su cui è fondata la nostra Repubblica, vi dovrebbe del resto unire tutti, e così il richiamo all'AMBIENTE, che ci pare un valore fortemente condiviso.

Quanto al SOCIALISMO, sappiamo bene che non sempre vi è un generale consenso nei riguardi di questa antica (e ad un tempo moderna) tradizione politico-culturale, ma ci pare che non si possa nemmeno pretendere che i Socialisti rinuncino al SOCIALISMO.
Per noi, ad esempio, il nuovo Socialismo non può che essere ecologista (come enuncia anche il Manifesto di Madrid). Ci parrebbe pertanto difficile che si possa pensare ad un vero rispetto dell'ambiente senza porsi il problema di incidere sui meccanismi propri del capitalismo e senza il rispetto per le persone, come appunto il Socialismo presuppone e pretende.

Il punto in ogni caso è che non pretendiate di decidere tutto da soli in modo verticistico ed esclusivo. Aprite un processo politico largo, condiviso, e realmente partecipato agli iscritti, agli elettori, ai cittadini. E ciò che andate a costruire non sarà effimero, ma potrà porre le premesse di un percorso più costruttivo.

Un saluto fraterno,

Associazione Labour Riccardo Lombardi - Alessandria

Associazione Sandro Pertini - Torino

Circolo Carlo Rosselli - Milano

Circolo Calogero/Capitini - Genova

Circolo La Riforma - Milano

Unione Civica dei Riformatori - Vercelli/Biella

11 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido l'appello ma estendere l'accordo alle amministrative è compito nostro e non del livello nazionale.Non ha senso, nella visione di partito che noi abbiamo, ma anche nella situazione organizzativa dei nanopartiti della sinistra sconfitta, chiedere che il nazionale si dia da fare per le liste locali di Abbiategrasso. O le facciamo noi, o non le fa nessuno, o non si possono fare perchè i nostri interlocutori di origine comunista hanno bisogno di un TSO.

Anonimo ha detto...

Caro Bellavita,

le liste locali vanno fatte localmente ma dal livello nazionale deve arrivare un impulso favorevole piuttosto che contrario, dopodiché ciascuno è libero di scegliere. Tieni presente che definire questa intesa mero accordo elettorale non favorisce la sua diffusione. Resta indubbio che però vanno sempre verificate localmente le condizioni politiche e organizzative. Se nella maggioranza delle situazioni l’elettore non deve avere a che fare con tre simboli diversi per ogni livello, questo semplifica la vita e aiuta l’affermazione della lista unitaria alle europee, che, nella mia opinione, resta comunque l’obiettivo principale.

Cordialmente.

Felice Besostri

Anonimo ha detto...

Caro Giovanni,
mi trova d'accordo su quanto dici, sopratutto sul fatto che deve essere chiarito che chi verrà eletto poi aderira secondo le sue convenzioni o al PSE o al gruppo verde non so poi Vendola e Fava se vogliono confluire nel gruppo della sinistra europea, ma mi parrebbe un controsenso. Mi pare poi che nel simbolo ci dovrebbe essere anche il termine socialista, per me è fondamentale. Mi domando altresi in quali sedi ci può essere un confronto con la base si dovrebbero fare assemblee partecipate da tutte le componenti di questo schieramento, ma chi le organizza? In ogni caso io voterò per questo schieramento non vedo niente di meglio.
Franco Da Rif

Anonimo ha detto...

Caro Giovanni,

Ti segnalo che finora abbiamo avuto come prima e unica risposta all’appello quella positiva di Vendola. Mi sembra opportuno che Tu la faccia circolare nella mailing-list.

Cordialmente.

Felice



“Carissimi,

presenteremo presto le liste 'Sinistra e libertà'. Serve che tutti e tutte ci facciamo carico di una domanda di partecipazione diretta alle decisioni della politica, della nostra politica. La democrazia per noi non può essere né apparire una questione procedurale pertanto accolgo positivamente, sposandolo, il vostro invito-monito.

Quando è nato il Movimento per la Sinistra ho detto che la democrazia è attraversamento dei territori, radicamento nei territorio, interrelazioni tra territori. Io penso ad una sinistra federale, a cantieri aperti, plurali, curiosi, includenti, che abitino nei territori. E la sfida non può non partire che dalle elezioni europee.

Cordiali saluti.

Nichi Vendola”

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo con Felice. Direi anzi che ai compagni, anche - come si suo dire - autorevoli dirigenti, che ancora parlano di mera alleanza elettorale, va spiegato a chiari lettere che parlare in questi termini sotto campagna elettorale può determinare solo ed esclusivamente enormi difficoltà nell'acquisizione del consenso. La lista, anziché primo passo verso la riorganizzazione della sinistra sembrerebbe esclusivamente uno strumento utile ad avere una rappresentanza parlamentare, in Europa, riservata ai "soliti", senza alcuna prospettiva futura.
Se vogliamo che il 4% possa essere uno scoglio superabile, dobbiamo innazi tutto puntare al recupero dell'astensionismo dell'elettore di sinistra, che non trovando più nel PD un valido riferimento, potrebbe scegliere di puntare su di noi. A patto, però, che ciò che andiamo a proporre sia politicamente e culturalmente onesto, oltre che valido. Non una possibile, ennesima, delusione.

Anonimo ha detto...

Sono pienamente daccordo con te. Le altre polemiche sui compagni del MPS sono ciarlame.

Stefano Longo Socialista Lombardiano Insuscettibile di Ravvedimento.

Anonimo ha detto...

dopo l'invito di antonioni mi sono andato a leggere gli 85 post: la maggioranza è favorevole e i commenti scritti dai favorevoli sono argomentati. I contrari sono nella maggioranza settari. Comunque è l'iniziativa che nel 2009 ha avuto il record di commenti

Anonimo ha detto...

Giusto Felice,

Ma sono anche convinto che certi documenti prima di essere divulgati al “grande pubblico” ( parolone ormai per la sinistra) andrebbero minimamente discussi, oltre il luogo di provenienza. In questo sono perfettamente d’accordo con Enrico. Pur, naturalmente, apprezzando lo sforzo di presenza ed elaborazione dei giovani socialisti. Voglio semplicemente dire, che senza nascondersi dietro un dito, esiste in situazioni delicate, complesse e cruciali come queste, una “diplomazia” delle parole. Il che non significa affatto (non credo che nessuno interpreti così quanto da me scritto, ma non si sa mai) censura.

Ottime cose

Bebo Moroni

Anonimo ha detto...

Beh, saremo anche socialisti; ma l'uso della qualifica di "giovani" per noi del Rosselli mi pare esagerato; al massimo, avendo tutti noi passati i quaranta da tempo, potremmo essere definiti "giovanili". Tra l'altro l'appello di Volpedo è firmato da una serie di circoli del Nord Ovest i cui membri di sicuro non possono essere definiti dei ragazzini.... Ciò premesso - più che altro per sgombrare il campo dall'idea che l'appello nasca per l'esaltazione giovanile di qualcuno di noi, entriamo nel merito.

Personalmente non ero d'accordo sul suo contenuto - per motivi che non sto qui a ripetere se non sommariamente.
L'appello è concentrato su questioni relative a nome e simbolo della lista per le Europee. A mio avviso bisogna concentrarsi invece sul processo per restituire una rappresentanza politica unitaria a tutte quelle formazioni che oggi non contano più nulla, e che possono essere ascritte - anche se molto genericamente - a un'area che potremmo definire di "sinistra di governo".
Giusto, perciò, il richiamo ad un coinvolgimento delle base (o, meglio, delle basi).
Sbagliato, invece concentrarsi su questioni che si aprono e si chiudono con la campagna elettorale e le votazioni.

L'unico punto degno di discussione è se la lista di sinistra per le Europee sia prodromica o meno alla costituzione di un soggetto politico unitario. Perché se la lista è l'ennesimo escamotage per soddisfare le mal riposte ambizioni di qualche sedicente "dirigente di partito", è bene chi di dovere sappia chiaramente che ci fregherà il voto anche stavolta, ma sarà l'ultima.
E se il giorno dopo le elezioni ricominceranno le solite manfrine e i soliti ammiccamenti al PD, si sappia da subito come andrà a finire per i prossimi dieci anni (e lo dicono i compagni che sono intervenuti su Aprile Online): il voto di molti di noi a Di Pietro, per dispetto, o l'astensione sono assicurati.
Purtroppo il fatto che, in concomitanza con le Europee, si vada in ordine sparso alle amministrative depone molto male. E non si creda di darci a bere la sciocchezza per cui vanno rispettate le decisioni e colte le opportunità che si presentano in sede locale. Passaggi come questo sono passaggi drammatici, perché in gioco non è il seggio di qualche consigliere provinciale, ma la possibilità di continuare a esistere come sinistra distinta organizzativamente e autonoma politicamente dal PD. E Compromettere questa possibilità è già un brutttissimo segno.

Pierpaolo Pecchiari

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con quanto dice il compagno Pierpaolo Pecchiari, bravo compagno!!E' ciò che penso anche io

Simona

Anonimo ha detto...

No, scusa, allora ho capito male io ( e mi scuso con tutti i compagni), che parlavo di un altro intervento a firma FGS.

Ancora scuse per il qui pro quo

Ciao

Bebo Moroni