giovedì 1 ottobre 2009

Claudio Bellavita: La battaglia per l'acqua pubblica

da aprile

La battaglia per l'acqua pubblica
Claudio Bellavita, 30 settembre 2009, 14:20

Politica Nel silenzio dei giornali e anche del dibattito politico corrente, in molte città d'Italia i cittadini si stanno mobilitando per difendere la natura pubblica dei servizi idrici. Solo a Torino, grazie al lavoro costante di un gruppo di volontari, sono state raccolte in 3 mesi oltre 12.000 firme per chiedere la modifica dello statuto del Comune, in modo che l'acqua venga dichiarata bene di primaria importanza, priva di rilevanza economica e industriale



La lobby dei privatizzatori opera da tempo in Europa, ma, per troppa ingordigia, ha subito una pesante sconfitta a Parigi, dove la municipalità, dichiarando il primario interesse pubblico dell'acqua, ha revocato la privatizzazione. Che aveva prodotto come risultato un forte rincaro delle tariffe, la precarizzazione dei dipendenti e la riduzione delle manutenzioni e degli investimenti.

In Italia, dove i privatizzatori trovano la porta aperta nei comuni rovinati dalla finanza dei derivati (un altro prodotto del liberismo), adesso ci si mette anche il governo, con l'art. 23bis che fingendo di attuare una normativa europea, impone tempi stretti per la privatizzazione dei servizi pubblici.

Ma la UE ha espressamente dichiarato che non tocca a lei dichiarare se un servizio pubblico è da assoggettare alla concorrenza oppure riguarda un bene cui non si vuole dare rilevanza economica. E il nostro ordinamento costituzionale prevede che la rilevanza economica o no di un servizio pubblico locale sia di competenza esclusiva dell'ente locale, come confermato dalla corte costituzionale con sentenza 272/2004 (ricorso della regione Toscana).

Aggiungiamo anche un argomento di solito trascurato dai privatizzatori e dagli enfatici commentatori da ballo Excelsior. In una società pubblica, il furto e la corruzione sono reati perseguibili d'ufficio. In una spa, si configurano come appropriazione indebita, perseguibile solo su denuncia del legale rappresentante. Che rappresenta i maggiori azionisti tra i cui interessi ci potrebbe essere quello di fregare i minori azionisti.
Vi confido un segreto: in Italia è successo un sacco di volte...

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