sabato 24 ottobre 2009

In memoriam: Giuliano Vassalli

Dal sito del PSI

LA SCOMPARSA DI GIULIANO VASSALLI. UN GRANDE SOCIALISTA
venerdì 23 ottobre 2009
E' morto Giuliano Vassalli. L'ex ministro della Giustizia e' deceduto il giorno 21, ma la notizia della morte e' stata data ad esequie avvenute per disposizione testamentaria. Il giurista e' deceduto presso la sua abitazione per un arresto cardiaco.
La notizia, per sua espressa volontà, è stata resa nota solo oggi ad esequie già avvenute.
Nato a Perugia il 25 aprile 1915, giurista, dirigente e parlamentare socialista, ministro, presidente emerito della Corte Costituzionale, Medaglia d’argento al valor militare per il contributo dato alla Resistenza.
Dopo essere stato professore di Diritto penale nelle Università di Urbino, Pavia, Padova e Genova, Giuliano Vassalli, dal 1960, ebbe la cattedra all’Università di Roma. E’professore emerito a “La Sapienza” e membro dell’Accademia dei Lincei.
Dopo l’8 settembre 1943, Vassalli prese parte alla Guerra di liberazione. nelle file della Resistenza romana. Membro della Direzione clandestina del PSIUP, nei mesi dell’occupazione tedesca fu tra i capi delle formazioni socialiste a Roma. Dall’ottobre 1943 alla fine di gennaio del 1944, sostituì Sandro Pertini nella Giunta militare centrale del CLN. Nel gennaio del 1944 organizzò l’evasione dello stesso Pertini e di Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli. Fu poi anche ispettore del CLN in pericolose missioni nell’Italia centrale. Il 3 aprile 1944, Vassalli fu catturato, a Roma, dalle SS che lo rinchiusero nel carcere di via Tasso. Vi restò, sottoposto a stringenti interrogatori e a tortura, sino alla liberazione della Capitale.
Nel dopoguerra, con la scissione di Palazzo Barberini dal 1947 al 1949, fece parte della Direzione del PSLI e, dal 1949 al 1951, di quella del PSU.
Nel 1957 Vassalli fu insignito del “Premio di fedeltà alla Resistenza” per l’attività svolta, come avvocato e come pubblicista, a favore degli ideali della Resistenza. Rientrato nel PSI nel 1959, Vassalli fu consigliere comunale e capogruppo del partito a Roma e poi fu deputato del PSI nella quinta Legislatura. Eletto senatore nel 1983 e riconfermato nel 1987, è stato presidente della Commissione Giustizia e poi del Gruppo parlamentare socialista. Nel 1987 è stato nominato ministro della Giustizia nel governo di Giovanni Goria e riconfermato nei governi De Mita ed Andreotti, lavorando alla stesura del nuovo Codice di procedura penale del 1989.
Nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Italiana il 4 febbraio 1991, viene eletto presidente della Corte l'11 novembre 1999 Dal 2000 diventa presidente emerito.

Nessun commento: