domenica 1 novembre 2009

I cattivi consigli di Walter

Dal sito leragioni.it
[EM.MA]Attenzione: diffidate di Walter
giovedì 29 ottobre 2009, 0.01.37 | Emanuele Macaluso
Veltroni dà un consiglio, come sempre disinteressato, al nuovo segretario del Pd: stai lontano da chi parla ancora di socialismo. E noi che facciamo una rivista che si chiama “Le nuove ragioni del socialismo” avevamo capito da gran tempo che bisognava stare lontani dal Pd di Veltroni. Se nello spazio di pochi mesi il Pd dal 33% delle politiche precipitò nei sondaggi al 23% (un test furono le elezioni sarde), non si può dire che la responsabilità fu dell’infezione socialista. Walter ne stava lontano. Ma ne fu vicino quando nel partito comunista c’erano Berlinguer e Natta eredi di Togliatti e teorici della via italiana e democratica al socialismo. E poi con Occhetto il quale trafficò con Craxi per entrare nell’Internazionale socialista. Walter si infettò al punto da fare una rapida e luminosa carriera. Oggi come il suo socio Rutelli, Veltroni parla di socialismo democratico come la peste. Come al solito sputa nel piatto in cui ha mangiato. Diffidatene: lo dico anche a quelli che non hanno mai creduto al socialismo.
Commenti (8)
I (cattivi) consigli di Walter
mercoledì 28 ottobre 2009, 13.37.11 | Redazione
Walter Veltroni ritorna prepotentemente per dare un consiglio, peraltro non richiesto, al neo-segretario del Pd Bersani.Non è chiaro da dove intervenga Walter, se da New York, dall’Africa o dal Loft. Ma la sua voce arriva forte, chiara e inquietante: parla di suicidio. Lui che di suicidi se ne intende (ricordate quando nel giro di un paio di mesi diede la spallata al governo Prodi e regalò Roma e l’Italia alla destra?) lancia l’allarme: “un suicidio rifluire nel socialismo”.

Rifluire? E quando mai Veltroni è stato socialista? (a suo dire neppure mai comunista, ma qui almeno sono i fatti che si incaricano di smentirlo). E se il socialismo sarebbe un suicidio, la strategia dell’indistintismo di Veltroni cos’è?


Veltroni che ha sfasciato la sinistra e santificato Di Pietro, che ha tergiversato sulla collocazione europea e incassato batoste elettorali a ogni pié sospinto (tre tornate, tre sconfitte…mica male!) ricorda quel bel testo di De André “..si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio..”

Quanto a Bersani il segretario del Pd è partito bene. Ha messo da subito l’accento sul tema del lavoro e ha detto no grazie al “no Berlusconi day” promosso da Ferrero e Di Pietro. Su quest’ultima manifestazione il segretario del Pd ha commentato:”Non aderiamo ma abbiamo grande rispetto per l’iniziativa”. Un po’ di coraggio segretario, quella manifestazione è una porcheria e va detto. E potrebbe essere lo spartiacque tra chi della prossima coalizione farà parte (UDC compresa) e chi invece farà i girotondi.

1 commento:

Stefano ha detto...

Che Veltroni sia stato una disgrazia politica per la sinistra, non c'è dubbio. Ma lo si sapeva già dai tempi in cui fu segretario dei Pds-ds, portandoli al minimo storico sotto il 17% nelle elezioni del 2001.
Che invece siano una disgrazia i girotondi, è una solenne corbelleria. Dalle manifestazioni dei girotondi (e dalla Cgil e dal movimento pacifista) nacquero le vittorie elettorali del centrosinistra in tutte le elezioni dopo le politiche del 2001 e fino al 2006. Così come è una corbelleria definire "porcheria" la manifestazione in programma il 5 dicembre prossimo. Si può dissentire, legittimamente. Ma se si deve arricciare troppo il nasino, tanto valeva tenersi Veltroni e la sua "vocazione maggioritaria" (sic)