mercoledì 11 novembre 2009

CGIL: Al congresso di Rimini con due mozioni distinte

Da Aprile online


CGIL: Al congresso di Rimini con due mozioni distinte
***, 10 novembre 2009, 17:57

Sindacale Il primo documento "I diritti e il lavoro oltre la crisi" - il cui primo firmatario è il segretario generale Guglielmo Epifani - affronta la crisi e lancia dieci proposte che vanno dalla riduzione delle tasse sul reddito da lavoro e pensione, alla riforma degli amortizzatori sociali fino al blocco dei licenziamenti. Il secondo "Per la Cgil che vogliamo occore Discontinuità - Rinnovamento - Democrazia" di cui il primo firmatario è il segretario dei bancari Domenico Moccia chiede invece, l'introduzione delle primarie nel mondo sindacale e ritiene indispensabile l'aumento delle pensioni più basse oltre alla lotta alla precarizzazione e il ripristino della centralità del lavoro a tempo indeterminato



La Cgil si incammina verso il XVI Congresso che si terrà dal 5 all'8 maggio 2010 a Rimini, con due mozioni diverse. Il primo documento "I diritti e il lavoro oltre la crisi" - il cui primo firmatario è il segretario generale Guglielmo Epifani - affronta in particolare la crisi e lancia dieci proposte che vanno dalla riduzione delle tasse sul reddito da lavoro e pensione, alla riforma degli amortizzatori sociali fino al blocco dei licenziamenti. Il secondo "Per la Cgil che vogliamo occore Discontinuità - Rinnovamento - Democrazia" di cui il primo firmatario è il segretario dei bancari Domenico Moccia e a seguire il segreatrio confederale Nicoletta Rocchi, il leader della Fiom Gianni Rinaldini e della Fp Carlo Podda chiede invece, tra le altre cose, l'introduzione delle primarie nel mondo sindacale e ritiene indispensabile l'aumento delle pensioni più basse oltre alla lotta alla precarizzazione e il ripristino della centralità del lavoro a tempo indeterminato.

La rielezione di Epifani è scontata mentre incerta è la sua successione a settembre quando scadranno gli otto anni della durata massima del mandato: in pole position, due donne. La prima mozione sostiene, anche se Epifani non ne ha mai fatto ufficialmente il nome, il segretario confederale Susanna Camusso, la seconda il segretario confederale Nicoletta Rocchi. Un punto di incontro tra le due potrebbere essere il nome dell'attuale segretario dei pensionati Carla Cantone.

Ecco in sintesi i punti dei due documenti.

"I DIRITTI E IL LAVORO OLTRE LA CRISI"
1. Riaffermare un'idea condivisa della Repubblica Italiana e del suo atto fondativo: la Costituzione del 1948;
2. Rafforzare l'idea di democrazia come partecipazione attiva e consapevole, come autodeterminazione;
3. Costruire un "Progetto Paese" alternativo a quello in campo, in grado di affrontare la crisi e guidare il cambiamento. Le politiche per il Mezzogiorno sono parte essenziale del "Progetto";
4. Ridurre le diseguaglianze;
5. Ricomporre la frattura tra giovani e futuro nel lavoro, nelle coperture previdenziali, nell'istruzione. Garantire che le future pensioni del sistema contributivo non siano inferiori al 60% dell'ultima retribuzione;
6. Unificare culturalmente, socialmente, sindacalmente il lavoro pubblico e quello privato;
7. Riformare gli ammortizzatori sociali. Rispondere ai precari ridando centralità al rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Fermare i licenziamenti;
8. Ridurre la tassazione sul reddito da lavoro e da pensione, incrementando la lotta all'evasione ed elusione fiscale e tassando le rendite finanziarie e i grandi patrimoni. Portare la prima aliquota dell'Irpef al 20%, aumentare le detrazioni e riequilibrare attraverso fisco, contratti e contrattazione sociale per almeno due punti del Pil la distribuzione nazionale del reddito in favore di lavoratori e pensionati;
9. Riconquistare un nuovo modello di contrattazione. Praticare rigorosamente la democrazia di mandato e il voto dei lavoratori sugli accordi;
10. Riformare le modalità di ingresso, regolarizzare i migranti già in possesso dei requisiti e quelli che lavorano.

"PER LA CGIL CHE VOGLIAMO"
1.Redistribuzione ricchezza e la lotta alla disoccupazione le leve per uscire dalla crisi;
2. Un sistema contrattuale che non ponga vincoli alla possibilità dell'incremento delle retribuzioni reali nei contratti nazionali;
3. Lotta alla precarizzazione. Ripristinare la centralità del lavoro a tempo indeterminato;
4 Aumentare le pensioni più basse;
5. La contrattazione a tutti i livelli, fondata sulla democrazia, deve essere la pratica prioritaria dell'organizzazione;
6.Rafforzare la funzione contrattuale e la capacità di iniziativa della Cgil;
7. Impegnare tutta la Cgil nell'avvio di una grande stagione di contrattazione di sito;
8. Avere Autonomia e indipendenza nella formazione delle decisioni e dei gruppi dirigenti;
9. Sperimentare forme e strumenti di coinvolgimento degli iscritti nella formazione dei gruppi dirigenti, che non escludano il ricorso alle primarie tra gli iscritti, individuando i correttivi che evitino rischi di plebiscitarismo;
10. Sperimentare strumenti più efficaci per far rispettare le norme antidiscriminatorie;
11. Valorizzare i giovani lavoratori impegnati nella Cgil;
12. Tutta l'azione sindacale dev'essere fondata sulla democrazia, cioè sul diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a scegliere chi li rappresenta e a decidere con il voto segreto sulle piattaforme e sugli accordi;
13. Le lavoratrici ed i lavoratori migranti hanno diritto alla piena parità ed alla piena cittadinanza.

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