sabato 10 maggio 2008

Pescati nella Rete: Cesare Salvi

Dal sito www.rossodisera.info

• CESARE SALVI–Se si dovesse fare la sintesi dell'ultimo drammatico biennio, forse si potrebbe dire: non è mancata la sinistra, è mancata una sinistra di governo. Non una sinistra che voglia governare ad ogni costo, e che subordini tutto alla conquista e al mantenimento del potere, ad ogni prezzo. Questa è stata la strada seguita dalla maggioranza dei Ds prima e dal PD poi. E ha portato anche loro alla sconfitta. Parlo di una sinistra che partendo dai suoi ideali e dai suoi valori, e da una profonda critica della società in cui viviamo, sappia tradurre entrambi in concrete proposte di cambiamento delle condizioni che denuncia, e anche in una credibile proposta politica, di alleanze e di prospettive.Credo che il tema della cultura di governo sia ineludibile quando ci si ripropone – come credo si debba fare – il compito della costruzione di un soggetto politico a sinistra del PD. Sinistra Democratica deve tornare, secondo me, all’ispirazione originaria della sua battaglia, prima all'ultimo congresso dei Ds, e poi alla grande assemblea del 5 maggio. Dicemmo allora: vogliamo costruire con altri un soggetto unitario e plurale della sinistra, moderno, popolare e di governo, di ispirazione socialista. Sì, di ispirazione socialista: il che non vuole dire, naturalmente, come qualcuno caricaturalmente dice, passare da Bertinotti a Boselli, e nemmeno pretendere fin dall'inizio ai nostri interlocutori politici l'adesione alle organizzazioni internazionali del Socialismo.Naturalmente, esiste il problema della cultura politica e dell'elettorato socialista, che certamente non è riconducibile allo 0,8 per cento, così come la sinistra non è riconducibile al 3 per cento. Del resto, esiste un’attenzione per la costruzione di una nuova sinistra, alternativa e di governo, oltre i soggetti politici che hanno dato vita all’esperienza della Sinistra Arcobaleno. C’è nel mondo socialista; ma la stessa recente Assemblea di Chianciano del partito radicale ne è stato un altro interessante segnale.Sarebbe però riduttivo chiamarsi socialisti solo per definire un'identità, o un'appartenenza organizzativa. Socialismo oggi vuol dire anche porsi il tema di una sinistra che abbia cultura e ambizioni di concorrere al governo del paese. Non quindi utopie millenaristiche, che poi in tante realtà locali, a cominciare dalla Campania e dalla Calabria ma senza fermarsi al Sud, può significare in concreto ritagliarsi uno spazio nel sistema di potere dato.Richiamarsi all'ispirazione socialista vuol dire soprattutto collegare l'istanza di trasformazione alla funzione di governo, che è del resto ciò che ha reso grande la sinistra del '900, compreso – in Italia – il Pci.Certo, conosciamo le difficoltà in cui si dibatte la sinistra europea nel reagire all'imperante globalizzazione neoliberista. Ma credo anche che la collocazione giusta in Spagna e in Francia sarebbe nella sinistra dei rispettivi partiti socialisti, che oltre tutto hanno di recente vinto importanti elezioni.Insomma, se la sinistra è al 3 per cento, e l’intero centro-sinistra al risultato più basso da decenni, non basta citare la globalizzazione cinica e bara: ci sono stati gravi errori politici e quindi anche nella politica bisogna cambiare, e seriamente.Ripartire è possibile e necessario, ma richiede una seria discussione per costruire una nuova piattaforma culturale, sociale e politica. Sinistra Democratica prepara una discussione tra i suoi iscritti, aperta a tutta la sinistra, in vista di un’Assemblea nazionale, da svolgere entro giugno. Gli aderenti al nostro movimento saranno chiamati a decidere sulla linea politica e sul gruppo dirigente.Dobbiamo ritrovare lo spirito del 5 maggio. Costruire una forza politica di sinistra, moderna, popolare e di governo, di ispirazione socialista, che si batta per la riforma della politica e si ponga l'obiettivo di ricostruire su basi nuove un'alleanza tra il centro e la sinistra. Serve un nuovo soggetto politico per costruire un nuovo centro-sinistra: l'unica formula politica che ha consentito in Italia di battere per due volte Berlusconi.09/05/2008

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