sabato 24 maggio 2008

Segnalazione: Lele Fiano

Newsletter n°4 da MontecitorioFinalmente son tornatiriappare il buon vecchio stile dei provvedimenti ad personam, o ad televisionem...su www.emanuelefiano.itsu affaritaliani.itSi alla sicurezza no al razzismoappello che pubblicherà L'Unità
Si alla sicurezza no al razzismo.

I raid di Ponticelli contro un campo nomade sono la grave spia di una stagione di intolleranza verso immigrati e comunità rom che sta pericolosamente attraversando il nostro Paese. Questo clima prende le mosse da un senso generale di paura, d’incertezza , che tende ad amplificare in molti cittadini la percezione d’insicurezza, la sensazione d’essere indifesi nei confronti della delinquenza. E' un sentimento questo che non va affatto sottovalutato e certamente esiste in Italia un problema di sicurezza anche legato al fenomeno dell'immigrazione clandestina, che e' diffuso e va risolto con efficacia. Ma c ome sempre quando si diffondono sentimenti così profondi ed acuti, e peraltro come si diceva prima anche comprensibili, è facile che le reazioni colpiscano per primi gli “stranieri” , gli "altri" . Compito della politica è dare risposte al bisogno di sicurezza dei singoli e delle comunità, e al tempo stesso mostrarsi inflessibile verso ogni fenomeno di xenofobia, di razzismo, di aggressione verso intere categorie di presunti “nemici”: i romeni, gli immigrati irregolari, i rom.
E’ inaccettabile qualunque giustificazione o minimizzazione di questi atteggiamenti e comportamenti che li rappresenti come reazioni eccessive, ma conseguenti, a problemi quali la presenza di immigrati irregolari o l’alta percentuale di immigrati tra gli autori di determinati reati.
L’onda del razzismo e della xenofobia va fermata subito, l’Italia deve stringersi a tutti coloro, stranieri e “minoranze”, che vivono in pace nel nostro p aese , rispettandone le leggi . In gioco sono i princìpi costituzionali di libertà, in gioco sono i diritti umani, in gioco è il nostro futuro di comunità civile.
In particolare, come parlamentari e come ebre i italiani sentiamo il bisogno e il dovere di stringerci al popolo rom, al quale ci unisce una storia millenaria di persecuzioni e il comune destino del genocidio nazista, che mai potremo dimenticare. Per questo mai permetteremo che un intero popolo venga colpevolizzato o che i reati di alcuni, pochi o tanti che siano, producano pene per tutti.
Per questo diciamo oggi e diremo sempre, si alla sicurezza no al razzismo.
Vorremmo unire alle nostre firme quelle dei tanti che, siamo certi, percepiscono come noi il pericolo che stiamo correndo.

Sen. Rita Levi Montalcini
Sen. Roberto Della Seta
On. Emanuele Fiano
On. Riccardo Franco Levi
Emanuele Fianofiano_e@camera.it

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