martedì 1 dicembre 2009

Alessandro Cerminara: E meno male che con Bersani erano cambiati

Da Aprile
E meno male che con Bersani erano cambiati
Alessandro Cerminara, 30 novembre 2009, 16:42

Dibattito L'allargamento dell'alleanza in Puglia era un obiettivo condiviso da tutti, o quasi. Ma lavorare ad un allargamento è un conto. Strisciare ai piedi dell'UDC un altro. Vendola ha fatto di tutto per permettere che l'alleanza si allargasse. L'Udc non ha fatto altro che chiudergli la porta in faccia. Di fronte a questo, andare avanti per la propria strada è il minimo, per chi abbia un minimo di dignità



Nei mesi che hanno preceduto le Primarie, era tutto un refrain: "se vince Bersani, sarà un PD diverso". "Sarà un PD spostato più a Sinistra, che avrà la Sinistra come primo interlocutore". E via di seguito, con tante parole al vento per convincere chi nel PD di Veltroni-Franceschini non si era riconosciuto, o ne era deluso (un numero crescente, guardando alle ultime Europee), che questa era la volta buona, che valeva la pena di buttarsi su Bersani, e così via. Ed anche se i più accorti avvertivano, "nessun Bersani ci salverà", pur dandogli comunque un'apertura di credito, la processione verso il "nuovo PD di Bersani" procedeva inarrestata, ancor più dopo la sua elezione.

Oggi quanto accaduto in Puglia ci dimostra, purtroppo, che è cambiato ben poco. Che Bersani voglia fare delle alleanze, aprendo anche alla sua Sinistra, è vero. D'altronde, dopo l'ubriacatura di "autosufficienza" veltroniana, nemmeno Franceschini era più contrario a questo. Che si sia "spostato a Sinistra avendo la Sinistra come primo interlocutore", è clamorosamente smentito.
Nella linea politica del PD, nelle sue proposte programmatiche, è cambiato ben poco (checchè ne dica Rutelli, evidentemente in cerca di visibilità personale dopo la sberla alle Amministrative di Roma). Proposte particolarmente nuove, rispetto alla precedente Segreteria, non se ne vedono. Nella sua collocazione internazionale e nei suoi rapporti con le Parti Sociali, assolutamente nulla, almeno rispetto a Franceschini (con Veltroni forse era un po' peggio). Ma quanto agli "interlocutori", peggio che andar di notte!

L'allargamento dell'alleanza in Puglia era un obiettivo condiviso da tutti, o quasi. Ma lavorare ad un allargamento è un conto. Strisciare ai piedi dell'UDC un altro. Vendola ha fatto di tutto per permettere che l'alleanza si allargasse. Ha sostenuto convintamente gli apparentamenti alle Amministrative. E' stato disponibile ad allargare la Giunta sin da luglio. Ha dato massima disponibilità a tutte le forze politiche per discutere delle proposte programmatiche per i prossimi 5 anni. E' stato, ed è tutt'ora, anche disponibile alle Primarie, se qualcuno ritenesse ci siano nomi migliori del suo. L'UDC non ha fatto altro che chiudergli la porta in faccia.
Di fronte a questo, andare avanti per la propria strada è il minimo, per chi abbia un minimo di dignità.

Non si tratta di una persona che ha preso la stizza di candidarsi. Si tratta del Governatore uscente. Ha diritto a giocarsi la partita. Quantomeno alle Primarie! Di questo, con qualche malumore, sembrava essersi convinta la stessa Segreteria Regionale del PD, che non più tardi di una settimana fa comunicava "sosterremo Vendola". Si, come no.
E' bastato un intervento di D'Alema (evidentemente il vero Segretario del PD, altro che Bersani) per capovolgere la situazione (almeno così pare, a leggere tutti i giornali. Poi dall'interno del PD giungono mille voci contrastanti, che a sentirle tutte si diventa matti). La priorità? Allearsi con Casini. E chi se ne importa del resto. Del fatto che l'UDC non ha mostrato nessuna disponibilità ad un dialogo vero, nessun rispetto verso un interlocutore, il Centro-Sinistra pugliese, che ha una sua leadership, e che per giunta è disposto a metterla in gioco (a condizione di far decidere il Popolo), e che nelle sue argomentazioni mostra un'ipocrisia che sarebbe esilarante se non fosse tragica ("chi ha rappresentato una stagione politica non può rappresentarne un'altra", dice Buttiglione a proposito del fatto che Vendola ha guidato il "vecchio Centro-Sinistra". Ma nei ballottaggi di Bari e Taranto, quando hanno appoggiato il Sindaco ed il Presidente della Provincia uscenti, non la pensavano così). Né del fatto che scaricare Vendola significherebbe dar ragione, di fatto, al PDL, che avrebbe poi gioco facilissimo a giocarsi la cosa in campagna elettorale, sostenendo (a questo punto neanche così a torto) che il Centro-Sinistra pugliese s'è bocciato da solo. Soprattutto, chi se ne importa del fatto che così si distrugge una delle più belle esperienze politiche degli ultimi anni (ma forse questo a qualcuno neanche dispiace?). Tutto a dispetto della stessa base del PD, che ha mostrato tutt'altra opinione, ma che evidentemente, a Primarie chiuse, non conta più nulla.

Non si pensi, da parte di chi non vive in Puglia, che questa sia una vicenda locale. Non è per nulla così. E non solo perché Vendola è, di fatto, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà. Qui è in gioco la dignità politica della Sinistra, tutta. E' questo che viene calpestato, in Puglia, dal PD di D'Alema. Che ha dimostrato quanto e come non concepisca nessun rispetto, nessuna dignità politica, per noi. Oltre che per la stessa base del suo Partito.
E meno male che erano cambiati.

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