mercoledì 14 maggio 2008

Pescati nella Rete: Titti Di Salvo

Dal sito www.sinistra-democratica.it








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Di Salvo: Basta crociate contro la 194 e false promesse. serve coerenza
Laicità dello Stato, libertà e autodeterminazione delle donne sono l’obiettivo del tiro di fuoco incrociato a palle incatenate, aperto ieri tra richieste di moratoria dell’aborto, giudizi politici “imbarazzati” sulla legge 194 dalla maggioranza e chiamata in causa del Papa.Non è dato di capire quale è il metro di misura con il quale si parla della legge 194. In uno Stato laico sarebbe il confronto con la situazione della salute delle donne e del numero degli aborti prima della legge 194 e oggi. Le cifre parlano chiaro e indicano l’enorme riduzione del numero degli aborti. Caso mai il problema l’ostruzionismo alla legge 194 praticato da medici obiettori.La condizione materiale in Italia delle donne, è nota: le donne sono le più precarie, sono quelle pagate meno, le più povere. E in prospettiva per le stesse ragioni quelle che percepiranno le pensioni più basse. Sono spesso costrette a lasciare il lavoro dopo una gravidanza per l’assenza di servizi di sostegno. Ascoltiamo oggi tanta retorica da parte del governo e della maggioranza in questo senso. Dicono bisogna aiutare le donne madri. chiediamo meno promesse e più coerenza. Allora perché Sacconi annuncia di voler cancellare la nostra legge contro le dimissioni in bianco: lo sanno che è quella che viene usata per cacciare le donne dal lavoro appena iniziano la gravidanza?E perché ancora invece di usare le risorse per aumentare salari e pensioni Sacconi annuncia di voler incentivare gli straordinari? Lo sanno che gli straordinari li fanno gli uomini perché le donne non se li possono permettere?La verità è che siamo di fronte ad una nuova crociata contro la legge 194 e la laicità dello Stato: le donne italiane non lo consentiranno.

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