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Prc, Ferrero conquista Milano
Marzia Bonacci, 30 maggio 2008, 18:28
Politica Dopo Roma, la mozione che fa capo all'ex ministro conquista anche il capoluogo lombardo. Continua infatti la votazione dei Comitati politici federali che devono eleggere le commissioni incaricate di coordinare le tappe del congresso. Mentre Bertinotti lancia per il 12/6 un' iniziativa per discutere la sconfitta elettorale aprendola anche al Pd
Dopo Roma, anche il capoluogo lombardo si schiera a favore della mozione firmata da Acerbo, Grassi, Mantovani e Ferrero. Prosegue infatti la consultazione dei Comitati politici federali (gli organismi sovrani del partito su base provinciale) per eleggere le Commissioni incaricate di sovrintendere e coordinare i diversi passaggi che porteranno all'appuntamento congressuale del Prc previsto a Chianciano per il 24-27 luglio.
A Milano infatti il documento "Rifondazione comunista in movimento" ha incassato il 61,54% dei consensi, circa ottanta voti; quello che invece fa capo a Vendola e Giordano, cioè "Manifesto per la Rifondazione", ha guadagnato il 17,7% con ventitrè voti. Il 13,08% dei consensi, pari a diciassette voti, è stato dato al "Documento dei cento circoli" di Pegolo e Giannini, mentre "Una svolta operaia" ha guadagnato il 6,15% con otto voti e "Disarmiamoci" di De Cesaris e Russo l'1,54% con due voti.
Significativi, per quel che riguarda il panorama lombardo, le votazioni dei Cpf di Varese, dove la mozione di Ferrero ha conquistato l'80% dei consensi contro l'8,9% dell'ex maggioranza, e di Lodi, dove la prima mozione ha registrata una totalità di consensi. Diversamente da quanto accade a Como, dove è il documento Vendola a conquistare il 61,11% delle preferenze. Per un quadro complessivo bisognerà comunque attendere la prossima settimana, quando saranno Bergamo, Brescia, Monza, Crema, Cremona, Mantova, Pavia e Sondrio a votare.
Alfio Nicotra, segretario regionale di Rifondazione, ci spiega come si possono leggere questi primi dati, chiarendo subito che per avere una fotografia completa bisognerà aspettare il voto dei circoli. "Quelli di oggi sono numeri importanti perché indicativi di come i quadri intermedi si stanno orientando politicamente rispetto al dibattito che anima il partito". Numeri a favore della mozione Ferrero che, secondo lui, "non stupiscono", perché al Nord "si è sofferto in modo forse maggiore rispetto al resto di Italia la presenza del Prc al governo", ovvero la partecipazione ad un esecutivo "che non è riuscito a strappare risultati soddisfacenti per il mondo del lavoro". E proprio rispetto a questa "insofferenza" verso il ruolo reputato marginale di Rifondazione nel governo Prodi, il gruppo dirigente nazionale si è dimostrato "sordo". Dunque secondo Nicotra sono questi i fattori che hanno spinto a sostenere la mozione dell'ex ministro e di Grassi, oltre al fatto che la presentazione di cinque documenti non è stata digerita dal corpo del partito rispetto a cui, nella sua ottica, sarebbe stato meglio organizzare un congresso solo "su un documento unico emendabile". Un'assise, quella di luglio, che secondo lui si presenta fin da oggi come l'appuntamento "più difficile per la storia del Prc", perchè "siamo extra parlamentari, perché il rischio di implosione del partito non è mai stato così alto e perché se procedono le due costituenti, quella comunista e quella di sinistra, il Prc potrebbe spezzarsi, come del resto l'intera area". Per tali ragioni Nicotra ha scelto di sostenere "Rifondazione comunista in Movimento", un documento che insiste sulla necessità di ripartire dal Prc come riferimento politico anche per rilanciare nel futuro il processo unitario. "Serve una Rifondazione forte", ci spiega, "anche per l'unità a sinistra", ma niente costituenti che "dividono ideologicamente tutte le formazioni". Dunque l'accusa di settarismo, che l'altra anima del partito muove verso la questa componente, non gli sembra rendere giustizia alla realtà, anche locale. "Il Prc in Lombardia è aperto alle altre formazioni. Abbiamo sempre guardato con interesse alla Sinistra democratica, in particolare nella realtà di Milano". Però? "Però il punto è cancellare ogni ambiguità come quella di voler traghettare il Prc nell'alveo del socialismo europeo". Nonostante il risultato positivo di Milano e di altre regioni italiane, Nicotra riflette sul fatto che la mozione Vendola potrebbe comunque avvicinarsi alla vittoria. In Campania, Puglia e Calabria si è infatti assistito ad un incremento delle iscrizioni ed è proprio in tali regioni che la mozione del governatore pugliese è più radicata. Un dato che Nicotra spiega sociologicamente -nel Nord il partito è stato maggiormente penalizzato dalla presenza al governo- ma che, aggiunge, "va indagato politicamente", a meno che "la spiegazione non va solo cercata", afferma ironicamente, "nella maggiore bravura dei segretari locali di queste tre regioni".
Mentre continua l'iter congressuale del partito e dopo un silenzio post elettorale durato quasi due mesi, ritorna sulla scena politica anche Fausto Bertinotti. E' sua infatti l'idea di organizzare per il prossimo 12 giugno a Roma, presso il Centro Congressi di via dei Frentani, una giornata di studio dedicata alla sconfitta elettorale ed aperta anche ad esponenti del Pd. Tema che sarà anche il leit motiv del prossimo numero della rivista da lui diretta, Alternative per il Socialismo.
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