giovedì 8 maggio 2008

Pescati nella Rete: analisi dei flussi elettorali

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2008-05-07 num: - pag: 2categoria: REDAZIONALE
L'analisi del voto Di Pietro ha raccolto consensi soprattutto tra i sostenitori dell'Ulivo. Il Pdl ha ottenuto preferenze dall'Udc
Un elettore su 5 è passato da Rifondazione alla Lega
Il Pd ha «pescato» nella Sinistra arcobaleno. Al Carroccio anche molti ex di An
«I grandi partiti mancano il risultato: il Pd non sfonda al centro, mentre il Pdl può cantar vittoria soltanto grazie alla Lega» Il Partito democratico massacra la Sinistra arcobaleno e al centrodestra sottrae soltanto le briciole. Il Popolo della libertà perde voti e paga un pegno pesante al Carroccio, che «ruba» anche un elettore su cinque a Rifondazione. «Alla faccia del bipartitismo», dice il vicepresidente del consiglio regionale, Marco Cipriano (Sd). Sul tavolo ha i flussi di voto elaborati dalla società demoscopica Tecné, che rivelano lo spostamento del consenso tra il 2006 e il 2008: «I partitoni onnivori mancano il risultato: il Pd non sfonda al centro, mentre il Pdl può cantar vittoria soltanto grazie alla Lega».Quel che colpisce è proprio come e quanto ha vinto il Carroccio. Il partito di Umberto Bossi in Lombardia passa da 745mila a un milione e 327mila voti. Da dove vengono? Secondo l'indagine Tecné, molti sono di Forza Italia (261mila). Tale consenso, però, per gli azzurri rappresenta «solo» un votante su sette. Mentre i 176mila voti sottratti ad An sono una strage: il partito di Fini avrebbe perso a favore delle camicie verdi più di un elettore su quattro. Molto si è ipotizzato sul passaggio di voti dalla sinistra al Carroccio: ed è tutto vero. Bossi porta via poco al Pd (24mila voti su un milione e 698mila), ma ben 70mila a Rifondazione: oplà, è un voto su cinque.E così, il partito che fu di Bertinotti e Giordano si trova letteralmente lacerato. Perché oltre che alla Lega, ha pagato uno scotto ancor più pesante al Pd: 94 mila voti sui 352mila del 2006. Anche qui, ben più che un elettore su quattro. Già che c'è, il Pd si porta via quasi la metà dei voti Verdi (58mila su 130mila) e ben più della metà dei voti dei Comunisti italiani (63mila su 112mila).Altra vincitrice indiscussa dell'ultima competizione, è l'Italia dei valori, che sostanzialmente raddoppia i suoi voti: erano 125mila, sono 246mila. Da dove vengono? Antonio Di Pietro ha fatto man bassa quasi esclusivamente nell'elettorato ulivista: ben 111mila voti.Il Pdl, invece, al vecchio Ulivo sottrae poco: circa 70mila voti. In compenso, fa strage con l'Udc: un elettore su tre, 113mila su 376mila consensi. Va detto che il Popolo della libertà, rispetto ai «soci fondatori », perde voti: alle ultime elezioni ne ha conquistati due milioni e 59mila, nel 2006 Forza Italia più Alleanza nazionale ne totalizzavano due milioni e 372mila. Il Pd, da questo punto di vista, fa un pochino meglio: conquista un milione 726mila voti contro il milione e 698mila dell'Ulivo.Cipriano tira le sue somme: «La Sinistra arcobaleno, che neppure ha tentato di presentarsi come il nucleo di una nuova sinistra, è stata fatta a pezzi. Ma anche il Pd dovrà ripensare completamente alle sue strategie: perché l'obiettivo di conquistare il voto centrista è miseramente naufragato ». Il tutto per dire che «ai prossimi appuntamenti elettorali, dove non si vota con il Porcellum, il Pd dovrà rinunciare alle pretese di autosufficienza ed allearsi con una credibile sinistra di governo».Marco Cremonesi

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