venerdì 25 agosto 2023

giovedì 24 agosto 2023

Franco Astengo: Europee 2024, cercasi liste

EUROPEE 2024: CERCASI LISTE di Franco Astengo Grandi manovre in vista delle Europee 2024: l'alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha lanciato qualche giorno fa un appello ai movimenti per formare un'Alleanza "eco-sociale per il clima, la democrazia e l'uguaglianza". Sabato prossimo, 26 agosto, Unione Popolare con Michele Santoro e altri si ritroveranno alla Versiliana all'insegna del motto "Serve una lista pacifista". Questa mattina, 24 agosto, al Meeting di Rimini un gruppo di cattolici politicamente e culturalmente trasversali (da Vittadini alle ACLI, a professori della Cattolica, a ex-sindacalisti CISL con gli ex-ministri Marta Cartabia e Enrico Giovannini) presentano un documento non finalizzato - giurano i promotori - ad un "partito" ma piuttosto a uno "s-partito" fondato su 12 parole - chiave e fidando su due numi protettori come il presidente Mattarella e il cardinale Zuppi. Se vogliamo affrontare - scontando anche un pizzico di arbitrarietà - l'analisi di queste iniziative in chiave di elezioni europee bisogna affermare subito che è necessario cercare di porle di fronte a due questioni prettamente politiche che costituiranno però il "nocciolo duro" della contesa prevista per la prossima primavera: a) sul piano Europeo il tipo di maggioranza che si formerà nel Parlamento e che andrà ad eleggere la Presidenza della Commissione; b) sul piano interno i riflessi che potrà avere il risultato di " FdI- centro destra nel suo insieme" versus "PD- possibile centrosinistra (non avendo sciolti i nodi dell'alleanza)" e -ancora - spazio "centrista". Non si tratta di "rovesciare" all'interno il risultato "italiano" delle Europee ma, se è vera l'analisi che stiamo portando avanti sulla destra di governo e sulla sua pericolosità in tema di democrazia, di considerarlo un fattore decisivo nella prospettiva politica. Viste così le cose il tema unitario ritorna d'attualità rispetto a queste prospettive di "frantumazione consuetudinaria". Un tema però che non può essere declinato semplicemente attraverso la mediazione tra le diverse ambizioni identitarie delle diverse soggettività politiche. Esiste un tema centrale . Per noi appartenenti alla generazione nata alla politica con la lotta antifascista contro il governo Tambroni considerando la liberazione dell'Algeria come la "nostra" Liberazione le prossime elezioni europee dovranno giocarsi tra l'internazionalismo contro il nazionalismo. Su questo punto e sull'idea di schieramento adatto ad affrontare lo scontro forse serve una riflessione più attenta di quella che stiamo verificando si sta sviluppando nell'insieme in questa fase tra giuste esigenze di rappresentanza politica e necessità di produzione di "prospettiva" in tempi di guerra, mutamenti climatici, scomposizione sociale, voglia di autoritarismo e di razzismo che alberga in parti non secondarie della società italiana e di quella europea.

lunedì 14 agosto 2023

Franco Astengo: 1892, ritrovare il coraggio di quei giorni

1892:RITROVARE IL CORAGGIO DI QUEI GIORNI di Franco Astengo 1892, Genova fondazione del Partito dei Lavoratori Italiani :Questo richiamo alla memoria vuole misurarsi con l’idea di fondo della ricostruzione di una soggettività rappresentativa posta oltre le antiche separatezze rievocando l’importanza storica di quel momento fondativo. Un esempio di coraggio e di lungimiranza politica datato 1892 ma di grande attualità nella sua essenza di capacità nel progettare il futuro: forse quella capacità che a noi manca nel saper riproporre oggi l’essenza di una presenza della sinistra rivolta sempre coerentemente al riscatto dei ceti sociali sfruttati in modo diverso, ma forse sempre eguale, da un capitalismo sempre più tentacolare, arrogante, manipolatore, ignaro non tanto dei diritti soggettivi ma del senso della vita intesa come lotta eterna per il riscatto sociale e il cambiamento dello “stato di cose presenti”. Nel corso del primo ventennio del nuovo secolo si sono registrati alcuni passaggi fondamentali che hanno determinato un profondo mutamento nei rapporti economici, politici, sociali: 1)Gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno riportato la guerra come fattore essenziale di un’idea di democrazia da esportare attraverso l’operato del “solo gendarme del mondo”; 2) La crisi dei subprime (2007-2008) ha mostrato per intero la fragilità del meccanismo del capitalismo globalizzato e ormai esclusivamente finanziario; 3) Almeno dall’inizio degli anni’10 si è aperto un nuovo livello di confronto globale protagonista la Cina avendo come posta possesso e dominio delle nuove tecnologie e delle risorse indispensabili per imporre al mondo un nuovo modello di "solitudine tecnologica"; 4) L’inedita emergenza sanitaria globale principiata nel tardo inverno 2019 - 20 ha sconvolto l’insieme dei rapporti economici e scompaginato il complesso degli assetti sociali. Un’emergenza che avrebbe dovuto ribaltare le priorità nella graduatoria delle contraddizioni proponendo l’idea di un diverso modello di economia, lavoro infine di vita ,fondato sull’idea del “limite” (il socialismo della finitudine). Invece l’emergenza sanitaria ha portato ad una concentrazione dei poteri sul piano politico e ad un allargamento a dismisura delle disuguaglianze tra i popoli e all’interno delle nazioni riportando il mondo sull’orlo di una possibile guerra totale. 5) Dal febbraio 2022 è iniziata l'invasione russa in Ucraina: operazione ancora drammaticamente in corso, causa di indicibili lutti e di rovine non riparabili e - soprattutto - ben lontana dal trovare una soluzione che non sia quella della tensione permanente e del ritrovare logiche da "blocchi contrapposti" fra le grandi potenze, ponendo in vista delle prossime elezioni europee il tema della coincidenza NATO/UE; 6) In Europa e in Italia è emersa una tendenza di raccolta di consenso al populismo di destra (alimentato anche dalla questione dei migranti sospinti alla fuga dalle guerre e dai regimi dittatoriali in Africa) che nel nostro paese è sfociata (anche grazie ad una legge elettorale pericolosamente sbagliata proprio sul terreno dell'equilibrio della traduzione dei voti in seggi parlamentari) nell'avvento di un governo di destra colmo di ideologie nazionaliste e corporative. Questi sei punti (comunque in questa sede lacunosamente riassunti) hanno inciso profondamente sulla fragilità complessiva del sistema politico italiano acuendone le contraddizioni. Hanno avuto origine fenomeni di antipolitica con rigurgiti di nazionalismo , razzismo, vocazione autoritaria, messa in discussione del ruolo del Parlamento e dei consessi elettivi locali in un quadro di modifica delle stesse coordinate costituzionali di fondo al riguardo della forma parlamentare di governo Nell’Italia degli anni ‘20 del XXI secolo il fenomeno più deteriore che si è potuto osservare è stato quello della perdita della capacità di cogliere quella che era stata definita “l’energia sociale del lavoro”. L’ansia di porre il profitto al centro di una non meglio precisata “ripartenza” ha di fatto cancellato qualsiasi logica di diritto, sicurezza, stabilità del lavoro all’interno di una società dominata dal l’individualismo competitivo. Si è aperta la strada al via libera “contro” ogni regola e qualsiasi compatibilità: c’è chi ha scritto (ed è necessario confermarlo) che in nome dell’autonomia del capitale si è riproposto il “connotato di classe” (come se fosse stato logico illudersi della scomparsa della contraddizione di classe, come avrebbe preteso il pensiero mainstream dall'89 in avanti). L’Italia è un paese socialmente abbruttito, soggetto ad un agire politico in larga parte fondato sulla “logica di scambio”, dove si sta zitti davanti a tutte le ingiustizie. Abbiamo perduto una capacità di rappresentanza che abbiamo il dovere di riproporre in una chiave non difensiva ma di forte proposizione dell’idea di un pieno rilancio delle idee di eguaglianza e solidarietà da comprendere in progetto di trasformazione sociale, politica, culturale. La sinistra dovrebbe prima di tutto ritrovare coraggio. Quel coraggio che i nostri progenitori ebbero,proprio in questi giorni, 131 anni fa fondando il Partito dei Lavoratori Italiani poi diventato partito Socialista dei Lavoratori italiani. Queste poche e disordinate righe nelle intenzioni del proponente avrebbero dovuto essere dedicate al ricordo di quei giorni ma chi scrive si è lasciato prendere la mano tentando di descrivere l’attuale situazione e cercando di collegarla a quanto avvenne in quel tempo. Mi è quindi il caso di cercare di descrivere l'attualità collegandola a quel ricordo lontano. Un ricordo che va sempre rinnovato giorno per giorno in una tensione di lotta quotidiana per affermare i grandi principi e i grandi valori del socialismo.

Ponte Morandi: tra pessime eredità e aumento delle tariffe, la giustizia è ancora lontana - Il Fatto Quotidiano

Ponte Morandi: tra pessime eredità e aumento delle tariffe, la giustizia è ancora lontana - Il Fatto Quotidiano

La rivista il Mulino: Il Crollo. Ponte Morandi, una strage italiana

La rivista il Mulino: Il Crollo. Ponte Morandi, una strage italiana

Il Museo della Memoria in Cile, il golpe e le vittime, pagine di un passato che ancora divide - Strisciarossa

Il Museo della Memoria in Cile, il golpe e le vittime, pagine di un passato che ancora divide - Strisciarossa

Il Meazza vincolato tra le polemiche, se la politica rinuncia al disegno della città - Strisciarossa

Il Meazza vincolato tra le polemiche, se la politica rinuncia al disegno della città - Strisciarossa

La candidatura di Timmermans rafforza la possibilità di vittoria di socialdemocratici e verdi - Linkiesta.it

La candidatura di Timmermans rafforza la possibilità di vittoria di socialdemocratici e verdi - Linkiesta.it

sabato 12 agosto 2023

Franco Astengo: Eredità missina e destra di governo

EREDITA' MISSINA E DESTRA DI GOVERNO di Franco Astengo In Fratelli d'Italia non alberga soltanto l'eredità missina ma anche quella della Nuova Destra anni'70 ed è questo un punto analitico da considerare con attenzione quando ci si riferisce all'estraneità della destra di governo al contesto costituzionale: in questo caso siamo di fronte a qualcosa di diverso rispetto alla capacità di manovra di cui pure il MSI disponeva, ma partendo da una posizione minoritaria e subalterna alle correnti di destra della DC. L'intreccio tra l'eredità del MSI e quella della "Nuova Destra" anni'70 richiede un confronto di tipo costituzionale non limitato al quadro istituzional-parlamentare (com'è avvenuto nell'occasione dell'incontro Governo/Opposizioni sul salario minimo) o di decentramento amministrativo (nel sistema degli Enti Locali) all'interno di un profilo sistemico che sempre di più sta assumendo dimensioni bipolari (beninteso: non necessariamente bipartitiche). L'inoltrarsi nel ruolo di governo da parte di una destra che conserva nel simbolo la fiamma del MSI e conta nelle sue fila esponenti dei gruppi estremisti anni'70 richiede un surplus di analisi per quanti intendono opporsi a questo stato di cose: la fase può essere considerata di "deriva" oppure si tratta di un semplice passaggio di alternanza in un quadro complessivo, a livello europeo, di crisi del tradizionale impianto liberaldemocratico fondato sull'alleanza tra popolari e socialdemocratici? Naturalmente scrivendo questo intervento non si rivendica per un tema così complesso alcuna capacità di definizione risolutiva, sul piano teorico e su quello della prospettiva politica: si può affermare, infatti, come questo testo risulti semplicemente un intento di testimonianza di una esigenza analitica (e di una conseguente indicazione politica) di grande urgenza. La destra doppiamente ex (missina e nuovelle droite) è salita al potere, in Italia, dopo una lunga fase di emarginazione e - successivamente - di partecipazione subalterna ai governi guidati ed egemonizzati da Forza Italia, partito -azienda guidato con tratti quasi esclusivamente personalistici in nome di un populismo televisivo che si intendeva "truccare" con aspirazioni liberali. Il tentativo di ribaltare quel quadro determinato, dopo la trasformazione del MSI in AN e la confluenza nel PDL, è fallita proprio perché nel nostro Paese l'area di riferimento di quell'operazione rimane, sul piano dello spazio elettorale, assolutamente esigua, mentre a destra lo scioglimento della DC ha lasciato ampio spazio allargato da fattori culturali e politici succedutisi nel tempo e alimentati - prima di tutto - dal populismo dell'antipolitica e dal disprezzo prima di tutto verso il Parlamento (risalta su questo punto il grave errore commesso dal PD nel seguire il M5S nell'operazione riduzione nel numero dei parlamentari. Giudizio negativo questo dato per ragioni di valore politico prima ancora che tecnico sul terreno della riduzione della rappresentanza). La rottura del PDL ha così dato origine anche a Fratelli d'Italia: in un primo tempo apparente ritorno all'antica sponda missina dalla vocazione minoritaria. La lezione impartita all'interno del periodo dell'egemonia berlusconiana è stata però appresa dagli esponenti del nuovo partito: ricordiamo come Giorgia Meloni e Ignazio La Russa furono ministri nel governo presieduto dal patron di Mediaset. Luigi Fasce nel suo prezioso testo "L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione" definisce così Fratelli d'Italia: "Il riferimento statutario è nel solco del conservatorismo della destra storica, con emblematico riferimento alla "Nazione" invece che alla Costituzione e con fiamma tricolore simbolo del MSI di Almirante". Dalla significativa sintesi elaborata da Fasce se ne trae l'indicazione che se si intende analizzare la realtà dell'attuale destra di governo è necessario risalire all'analisi delle coordinate ideologiche e strategiche del Movimento Sociale Italiano. Il Movimento sociale italiano è stato un partito politico italiano fondato ufficialmente il 26 dicembre del 1946 da reduci della Repubblica Sociale Italiana come Giorgio Almirante (che ne fu segretario per due volte), Pino Romualdi ed ex esponenti del regime fascista. La sua ispirazione è di destra di stampo conservatore. Dall’anno successivo ha avuto come simbolo la Fiamma Tricolore che in molti hanno identificato in quella che arde sulla tomba di Mussolini, riferimento questo sempre contestato. Il mondo politico-culturale della destra italiana è stato per lungo tempo trascurato dalla comunità scientifica. Paradossalmente è stato dedicato più spazio al versante della "Nuova Destra" e a quella dell'area radicale e terrorista. La Nuova Destra , emersa nel corso degli anni '70 sulla scia della Nouvelle Droite francese, ha sicuramente rappresentato il contributo intellettualmente più originale e articolato di riflessione e rielaborazione delle coordinate ideologiche della destra: da questo filone di ricerca era però rimasto estraneo il Movimento Sociale Italiano che a destra rimaneva comunque la parte più strutturata e corposa. Vi era molta differenza tra il Movimento Sociale e le due aree della Nuova Destra e di quella radicale e terrorista, pur nella contiguità di appartenenza d'area politica. Il MSI, infatti, era strutturato secondo il classico modello duvergeriano del "partito di massa" inquadrando centinaia di migliaia di iscritti. La Nuova Destra si era strutturata come insieme di "piccole sette" (comprendenti anche i piccoli gruppi golpisti e terroristi) o come "comitati" di contromobilitazione moderata (la "maggioranza silenziosa") o reazionaria ("Avanguardia Nazionale", "Ordine Nuovo") . In merito alla strategia politica occorre ancora distinguere: a) il MSI si poneva in alternativa al sistema dei partiti uscito dall'Assemblea Costituente (il cosiddetto "arco costituzionale") pur non disdegnando incursioni in quel campo (governo Tambroni, elezione di Leone) accettando e praticando le regole parlamentari; b) la Nuova Destra si dichiarava estranea rispetto al sistema e proclamava il superamento degli istituti liberaldemocratici attraverso un processo "metapolitico" di egemonizzazione culturale (processo tornato a galla nel corso delle ultime settimane) e di ridefinizione ideologica. Nonostante le affinità culturali tra le due aree del MSI e della Nuova Destra è bene ricordare anche come si concretizzasse la differente impostazione appena enunciata: 1) Nel MSI il riferimento "evoliano" era tutto sommato di tipo superficiale e strumentale, un semplice omaggio postumo. Per la Nuova Destra invece il pensiero di Evola viene ridimensionato per la sua impostazione anti-moderna; 2) Nella Nuova Destra sono risultati assenti alcuni cardini della cultura missina (pensiero giuridico: Rocco e Costamagna; pensiero filosofico Gentile e Spirito). Riferimenti tratti direttamente dalla "mistica" fascista. Per comprendere meglio lo stato delle cose nell'attualità va ricordato come la delimitazione tra queste diverse entità (MSI e Nuova Destra con le appendici radicali e terroriste) è stata sempre labile e incerta con frequenti passaggi di confine tra il partito e le diverse organizzazioni esterne. In Fratelli d'Italia queste componenti hanno trovato un punto di riunificazione, tanto è vero che molti suoi esponenti provengono dalle aree esterne al MSI e - ad esempio - le annotazioni polemiche riguardanti la celebrazione della strage di Bologna sono state avanzate seguendo la traccia lasciata dalla P2 di Licio Gelli piuttosto che da quella elaborata, a suo tempo, dal MSI. In Fratelli d'Italia non alberga soltanto l'eredità missina ma anche quella della Nuova Destra anni'70 ed è questo un punto analitico da considerare con attenzione quando ci si riferisce all'estraneità della destra di governo al contesto costituzionale: in questo caso siamo di fronte a qualcosa di diverso rispetto alla capacità di manovra di cui pure il MSI disponeva, ma partendo da una posizione minoritaria e subalterna alle correnti di destra della DC. In eredità dal MSI la destra di governo sta incontrando difficoltà a muoversi sul terreno economico: non basta, infatti, proclamarsi "liberisti" o "conservatori" modello reaganian - tachteriano ,pesa infatti la logica populista-corporativa (Brancaccio ha definito bene: equilibrismo al servizio dei due padroni, quello liberista e quello corporativo dei tassisti, dei balneari ecc.) oltre a soddisfare la necessità della "vocazione sociale" del fascismo repubblichino (da questo punto le incertezze sul salario minimo e la vocazione tratta direttamente dall'ultimo Mussolini socializzatore delle imprese di cui Angelo Tarchi, nonno di Marco Tarchi ideologo della nuova destra italiana, era il ministro dell'Economia Corporativa). Egualmente risalta la difficoltà sul piano europeo: il progetto di trasmigrazione dei conservatori in una maggioranza con i popolari appare di non facile praticabilità e il PPE non appare appieno disponibile. L'esito delle elezioni spagnole, ad esempio, ha indicato come concreta il ripresentarsi della necessità di formare di nuovo la "maggioranza Ursula" cui i conservatori (orbi del partito britannico) non parteciparono anche perché FdI stava all'opposizione del governo Draghi. Adesso, invece, le elezioni europee si svolgeranno con FdI al governo e si tratterà di una situazione molto diversa. Inoltre sarà difficile realizzare il tentativo ultra-atlantista di far coincidere NATO/UE cercando di spostare l'asse verso il gruppo di Visegrad, del resto diviso nell'appoggio all'Ucraina. Quanto fin qui indicato potrebbe rappresentare (scontati tutti i limiti del caso sul piano dell'esposizione) un contributo di riferimento per l'avvio del dibattito a sinistra in vista della scadenza europea 2024.

Hanno perso la trebisonda - Il Migliorista

Hanno perso la trebisonda - Il Migliorista

giovedì 10 agosto 2023

Apologia del (vero) liberalismo. Così le istituzioni proteggono i diritti @DomaniGiornale « gianfrancopasquino

Apologia del (vero) liberalismo. Così le istituzioni proteggono i diritti @DomaniGiornale « gianfrancopasquino

Milano, nuovo (infausto) record: è la città che incassa di più in multe | Prima a livello nazionale con 151 milioni, segue Brescia con solo 11 milioni - Il Riformista

Milano, nuovo (infausto) record: è la città che incassa di più in multe | Prima a livello nazionale con 151 milioni, segue Brescia con solo 11 milioni - Il Riformista

L'adesione dell'Ucraina rischia di scatenare un terremoto in Ue. Ft: 'Dallo stravolgimento del budget alle coalizioni, ecco i punti da risolvere' - Il Fatto Quotidiano

L'adesione dell'Ucraina rischia di scatenare un terremoto in Ue. Ft: 'Dallo stravolgimento del budget alle coalizioni, ecco i punti da risolvere' - Il Fatto Quotidiano

VOTANTI A DESTRA, ASTENUTI A SINISTRA - GLI STATI GENERALI

VOTANTI A DESTRA, ASTENUTI A SINISTRA - GLI STATI GENERALI

venerdì 4 agosto 2023

Tutti gli occhi sulla Catalogna - Lavoce.info

Tutti gli occhi sulla Catalogna - Lavoce.info: Torna alla ribalta la questione dell’autonomia della Catalogna. Il partito indipendentista della regione, con il suo voto, potrebbe permettere a Pedro Sanchez di formare un nuovo governo. Ma troppe concessioni non sarebbero accettate dal resto del paese.

Revisioni Pnrr: sono tutte giustificate? - Lavoce.info

Revisioni Pnrr: sono tutte giustificate? - Lavoce.info: Le modifiche al Pnrr proposte dal governo sono tutt’altro che marginali. Riguardano quasi la metà delle misure e coinvolgono risorse ingenti. Le ragioni dei cambiamenti spesso non sono chiare. Alla Commissione andrà presentato un documento più articolato.

Is Spain heading for another general election? | EUROPP

Is Spain heading for another general election? | EUROPP

La fine del neoliberismo? - Il Tascabile

La fine del neoliberismo? - Il Tascabile

Una riforma monocratica e plebiscitaria - Collettiva

Una riforma monocratica e plebiscitaria - Collettiva

martedì 1 agosto 2023

Come cambia il mondo del lavoro con la transizione energetica * - Lavoce.info

Come cambia il mondo del lavoro con la transizione energetica * - Lavoce.info

L'eredità del Reddito di cittadinanza - Lavoce.info

L'eredità del Reddito di cittadinanza - Lavoce.info

Contro l'inflazione non c'è solo la politica monetaria - Lavoce.info

Contro l'inflazione non c'è solo la politica monetaria - Lavoce.info

La Spagna dopo il pareggio elettorale

La Spagna dopo il pareggio elettorale

Neoliberismo all'italiana - Jacobin Italia

Neoliberismo all'italiana - Jacobin Italia

La rivista il Mulino: Pnrr:

La rivista il Mulino: Pnrr:

Emanuele dell'Atti: Le buche di Keynes

Emanuele dell'Atti: Le buche di Keynes

Labour’s Left Needs to Regain the Insurgent Spirit That Made Jeremy Corbyn Leader

Labour’s Left Needs to Regain the Insurgent Spirit That Made Jeremy Corbyn Leader

San Siro: quattro anni di bugie, inganni, fesserie e bufale - Il Migliorista

San Siro: quattro anni di bugie, inganni, fesserie e bufale - Il Migliorista

CALENDA, MEIDNER E MAZZUCATO -

CALENDA, MEIDNER E MAZZUCATO -

L’uso politico della storia, il governo Meloni e Mitridate - Articolo21

L’uso politico della storia, il governo Meloni e Mitridate - Articolo21: Non è una novità l’uso del passato come un arsenale di suggestioni, miti e vicende da introdurre nel dibattito e nell’immaginario pubblico per nobilitare il presente e legittimare identità e forze politiche. Ma l’impaziente riscrittura del passato, avviata in questi ultimi mesi dal governo Meloni per bocca di diversi suoi rappresentanti, costituisce certo un caso […]

How Tunisia Became the EU’s Border Guard

How Tunisia Became the EU’s Border Guard

Disuguaglianze di opportunità e distribuzione dei salari: l’impatto delle riforme del mercato del lavoro in Italia (2005-2019), Giovanna Scarchilli, Moris Triventi | Menabò di Etica ed Economia

Disuguaglianze di opportunità e distribuzione dei salari: l’impatto delle riforme del mercato del lavoro in Italia (2005-2019), Giovanna Scarchilli, Moris Triventi | Menabò di Etica ed Economia

C’è ancora spazio politico per la politica fiscale in Europa?, Agnese Sacchi, Giovanni Carnazza, Paolo Liberati | Menabò di Etica ed Economia

C’è ancora spazio politico per la politica fiscale in Europa?, Agnese Sacchi, Giovanni Carnazza, Paolo Liberati | Menabò di Etica ed Economia

Pagare le tasse conviene alle famiglie, Civil Servant | Menabò di Etica ed Economia

Pagare le tasse conviene alle famiglie, Civil Servant | Menabò di Etica ed Economia