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Spini: il Congresso PS lanci una nuova Epinay
Ida Rotano, 06 maggio 2008, 11:37
L'intervista Valdo Spini, tra i fondatori del movimento di Sinistra Democratica e che avrebbe voluto propugnatrice del legame col socialismo europeo nel processo unitario della sinistra, e oggi tra i leader del partito socialista, parla del congresso del PS che il Comitato Promotore Nazionale della Costituente Socialista ha previsto per il 20-22 di giugno
Sì, c'è anche un congresso del PS, il partito che voleva riproporre la tradizione socialista e che si è trovato fuori del Parlamento. Ne parliamo con uno dei sui esponenti, Valdo Spini, che ricorda: "Avevamo pensato al congresso del Partito Socialista in tutto un altro contesto. Si sarebbe trattato del congresso rifondativo di un Partito Socialista che avrebbe dovuto affrontare le sue prime prove elettorali su di un terreno favorevole: amministrative, regionali ed europee. Le elezioni politiche anticipate, e il loro esito veramente infausto, hanno cambiato completamente il quadro. Dobbiamo reagire. I risultati positivi ottenuti in alcune realtà amministrative contemporaneamente al voto politico, se da un lato autorizzano riflessioni rassicuranti sulla nostra presenza in determinate aree del territorio, dall'altro lato, dimostrano ancora una volta la difficoltà a concretizzare questi consensi su di una identità politica nazionale. E' vero che, se non ha resistito la Sinistra Arcobaleno allo Tsunami del "voto utile", difficilmente era ipotizzabile che vi sopravvivesse il PS, ma è altresì vero che scendere sotto l'1% ha dimostrato che non c'era quel minimo di struttura di partito adeguata ad affrontare una prova del genere."
Valdo Spini, che non dimentichiamolo, era stato uno dei fondatori del movimento di Sinistra Democratica che avrebbe voluto propugnatrice del legame col socialismo europeo nel processo unitario della sinistra, parla del congresso del PS che il Comitato Promotore Nazionale della Costituente Socialista ha previsto per il 20-22 di giugno p.v: "Quando un partito scende sotto l'1%, l'esperienza ci ammonisce che in genere si possono presentare due possibilità: o un congresso "regolamento dei conti" in cui assistiamo - in sedicesimo- ai consueti batti e ribatti di responsabilità tipici di queste vicende, oppure un congresso che sappia parlare ai problemi del paese e che possa positivamente intrecciarsi col dibattito delle altre forze politicamente confinanti. Non mi sembra che siamo ancora al secondo stadio, mentre mi pare che rischiamo di finire nel primo."
Richiesto di cosa vorrebbe dire parlare al paese, Spini dice che "forse proprio dallo stesso congresso del partito socialista potrebbe essere rilanciato l'invito ad una nuova Epinay, un processo di rimescolamento delle carte, ma senza rete, cioè senza leadership già preconfezionata. D'altro canto o rivolgiamo un discorso aperto nella sinistra, oppure ci rinchiudiamo in uno spazio puramente interno." Continua l'esponente socialista: "Chiaro che in una situazione come quella in cui si trova il PS occorre evitare due mali opposti: da un lato la continuità, che non avrebbe senso, alla luce di quanto si è concretamente verificato; dall'altro lato l'illusione che basti cambiare le facce dei dirigenti perché le cose si rimettano in cammino. Il rinnovamento comincia sempre dalle idee, come ci insegnò a suo tempo il Progetto Socialista. Naturalmente - prosegue Valdo Spini - è facile dirlo, ed è più difficile farlo. Ma l'unico modo per farlo è assumere nel nostro dibattito, in tutta la loro rilevanza i cambiamenti, veramente epocali, che sono avvenuti nella società italiana, per non parlare di quella europea. Altrimenti non andremmo al cuore dei nostri problemi, ma ci limiteremmo alla superficie di essi. Quando il panorama dei risultati elettorali vede al Nord il successo della Lega, a Roma quello di Alemanno (AN) e in Sicilia degli autonomisti di Lombardo, mentre Berlusconi, a livello nazionale, è al tempo stesso il regista e il beneficiario di questi cambiamenti, elaborare una strategia di rilancio dei socialisti e tanto più di rivincita del centro sinistra non è cosa facile, comunque non può essere basata su elementi di corto respiro. D'altro canto, un Partito Socialista che sapesse prospettare idee nuove ed impegni concreti e originali, potrebbe interessare anche al suo esterno. Il che deve rappresentare il nostro massimo obiettivo. In altre parole, nella sconfitta servono idee nuove e facce nuove, non idee vecchie anche se presentate da facce nuove. Siamo in grado di fare questo al di là delle strumentalizzazioni e dei calcoli di convenienza? Ci siamo presi il tempo di elaborare qualcosa di veramente utile?"
Spini allude al fatto che la data per la presentazione delle mozioni è molto vicina, essendo stata fissata al 16 Maggio, ma si risponde: "Spero proprio di si. Lo dobbiamo innanzitutto ai giovani che si sono impegnati con noi in questa avventura." (Si parla infatti della auto convocazione di una riunione di giovani militanti prevista per il 17 Maggio e che sarà ospitata nello spazio dei Quaderni del Circolo Rosselli di Firenze).