lunedì 8 giugno 2009

Pierpaolo Pecchiari: Partire e arrivare

Partire e arrivareCondividi
Oggi alle 12.42
Era "un partire", non poteva essere un "arrivare" senza nemmeno essersi messi in marcia. Passata la soglia psicologica del 3%, adesso bisogna insistere e radicarsi sul territorio e nella società. Solo gli sprovveduti e gli ingenui potevano immaginare in un risultato migliore di questo. Per motivi molto semplici da capire: ci siamo ritrovati dentro un nuovo progetto – un progetto in cui credo, e che continuerò a sostenere strenuamente – e immediatamente catapultati in campagna elettorale. Insomma, una “partenza da fermo” mentre tutti gli altri, chi più chi meno, erano già lanciati.

Per di più in un contesto che è quello che ci descrivono i dati ISTAT.
Il 30% degli Italiani ha solo la licenza media, il 25% solo la licenza elementare. Il 44% non legge i quotidiani (i più letti sono la Gazzetta dello Sport e gli altri quotidiani sportivi!), il 56% non legge libri, ma - vivaddio - il 94% guarda la televisione.

In questo quadro c'è da stupirci di come si sia arrivati COMUNQUE oltre il 3%, viste poi anche le amorevoli cure nei nostri confronti di giornali e TV.
I risultati di alcune sezioni elettorali di Milano mostrano che il voto a SeL è alto (tra il 4 e il 5%) nelle zone semicentrali, si abbassa nelle zone periferiche e popolari. Segno che, almeno per ora, il nostro è un elettorato politicamente preparato, che legge e si informa. Almeno nelle sezioni che abbiamo seguito direttamente, la maggior parte delle nostre schede riportava voti di preferenza per i leader più riconosciuti a livello nazionale o per i candidati segnalati dalle organizzazioni dei vecchi partiti componenti SeL. Segno, di nuovo, della prevalenza di un voto informato o militante.

Viceversa, a dimostrazione della situazione in cui ci troviamo, ecco alcune delle scenette più gustose della campagna elettorale.
"Voi comunisti avete fatto cadere Prodi, dovete unirvi con il PD"!...
"Ma voi siete del Movimento Consumatori"?...
"Il PD dovrebbe sparire ma lo voto lo stesso, perché sennò in Italia ci sarà il fascismo; al massimo voi vi voto alle amministrative"... per arrivare alla memorabile memorabile battuta: "Io voto a destra perché ho quattro appartamenti, ma voi perché non fate la battaglia per la laicità dello Stato e fate pagare l'ICI ai preti"???
A un compagno di Brescia è stato chiesto se Sinistra e Libertà sostenesse il Movimento per le Autonomie e Storace!!!

Perciò, prima di scervellarci sulla validità del progetto dobbiamo pensare che dove c'è radicamento e visibilità sul territorio (nel Sud) le cose vanno bene. Dove non c'è, o non c’è ancora (al Nord), le cose vanno maluccio. E siccome la lotta politica è dura, e non bisogna aspettarsi regali da nessuno, e tanto meno dal destino, notoriamente “cinico e baro”, i risultati ottenuti vanno considerati decenti, perché partiti come il nostro, che tentano di riportare razionalità e ragionevolezza nel dibattito politico, sono condannati a fare una fatica doppia rispetto a quelli che si affidano a ducetti, caudillos, sparate demagogiche da arruffapopoli e polemiche becere sugli “insetti clandestini” da spazzare via con il DDT, o sugli impiegati statali, tutti “fannulloni”, e alcuni anche “panzoni”.

Perché un conto è chiedere agli Italiani se farebbero educare i propri figli da Berlusconi, altro conto è chiedergli di pronunciarsi sulle cose serie...

7 commenti:

Giuliano Olivieri ha detto...

Carissimo Giovanni,
ho smesso, con tutto il rispetto per la Tua posizione e sicuramente di molti altri, di abbracciare acriticamente le strade che i socialisti imboccano ormai periodicamente da circa quindici anni, credo che il primo quesito a cui occorre dare una risposta è se ci troviamo di fronte ad una alleanza elettorale o all'embrione di un progetto politico, se pensando positivamente si sceglie la seconda ipotesi occorrerà approfondire bene con i nostri improvvisati alleati la piattaforma politica che, almeno dal mio punto di vista non può prescindere da un chiaro riferimento al Socialismo europeo. Ho sentito questa sera Cesare Salvi che ha giustamente fatto notare che la Sinistra e i Radicali hanno preso in termini di voti assoluti più di Di Pietro e il suo Partito giustizialista, penso caro Compagno che occorrerebbe un'operazione alla Mitterand che dovrebbe produrre un Partito "contenitore", un po come la SPD dove dentro, stabiliti alcuni principi fondamentali, possono trovare tutti casa.

Buona Notte Compagno.

Giuliano Olivieri

Giuseppe Falci ha detto...

Vi prego, non usate la parola "partito contenitore".
Mi ricorda una freddura anni '70 della quale mi vergogno amaramente.
Diceva: che differenza c'è tra il PCI e un boiler ?
Risposta: nessuna ! Se ad entrambi levi la resistenza resta un bidone.

Oggi evidentemente si chiamerebbe contenitore.
Saluti
Pino

PS - dicono che stare a sentire troppo Cesare Salvi fa venire voglia
di menopausa agli uomini.

Gian-Piero Spagnolo ha detto...

parole sagge, piene di intelligenza e di sguardo verso il futuro. perchè, invece di dilaniarci su un passato che ci ha condizionati ma che in effetti non ritorna, non seguiamo la strada che olivieri ci indica? ci vuole forza e coraggio ma, soprattutto, vera voglia di fare guardando bene la tragica situazione in cui siamo tutti precipitati: o no? fraterni saluti. gian-piero spagnolo.

Giuseppe Falci ha detto...

Non vorrei esagerare, ma nelle dovute proporzioni potrebbe
essere un'occasione "storica" per ricucire la frattura del
1921.
GF

Dario Allamano ha detto...

Partire per andare dove?
Partire siamo partiti, purtroppo penso che, come troppe volte avvenuto nel
passato, SeL sia stato solo un taxi, un taxi che temo non arriverà da nessuna
parte.
Io ho votato SeL, ho promosso e aderito ad appelli al voto, ma se debbo dirlo
con molta franchezza quel simbolo con la rosa, il sole che ride e il
riferimento all GUE non mi convinceva del tutto, troppo ambiguo sulla
destinazione del taxi.
Era l'ennesima lista emergenziale con un Progetto Politico non esplicitato
bene, ma tant'è questo era quanto passava il convento.
Oggi qualcuno torna a dire "torniamo alla Rosa nel Pugno" ma anche quello fu
un taxi, da cui scendemmo presto perchè troppo "laicista", con poca economia
giustizia sociale.
Secondo me sarebbe forse il tempo di aprire davvero un cantiere, in cui
tentare di trovare una sintesi tra le politiche troppo liberiste dei radicali
e le politiche dirigistico-statalistiche degli ex comunisti, in poche parole
provare a coniugare la "Giustizia e Libertà del XXI secolo".
Sul libro di Rampini allegato a Repubblica della scorsa settimana c'era un
capitolo, il terzo. il cui titolo era: "voglia di socialismo", senza punto
interrogativo, sarebbe opportuno leggerlo, perchè li si possono intuire le
possibilità che si aprono per noi socialisti, se saremo capaci di "analizzare
la realtà per riformarla", piantandola con i piagnistei sul destino cinico e
baro.
Il socialismo del futuro o sarà liberale o difficilmente saprà riconquistare
le menti dei cittadini, soprattutto quelli del Nord Italia, ormai stabilmente
convinti che la "libertà individuale" è un valore imprescindibile.
Saremo capaci di coniugare il Liberalismo (non il liberismo) con il Socialismo
per definire una nuova idea di società attenta ai bisogni dei cittadini ed in
grado di valorizzare i meriti?
Io spero di si, ma dovremo ripartire dai temi posti dall'agenda della vita. a
partire dalle insicurezze dei cittadini, da un nuovo sistema fiscale
veramente progressivo e che faccia pagare le tasse alle rendite, da uno stato
sburocratizzato e più vicino ai cittadini, dalla liberazione dai vincoli e
dai costi che oggi pongono le vecchie caste professionali ecc. ecc. ecc.
Temo che purtroppo in nome dell'emergenza delle prossime elezioni regionali
non se ne farà nulla, continuando a vivacchiare nella speranza che prima o
poi il PD imploda, sarebbe un'agonia senza fine.
Dario Allamano

Sergio Tremolada ha detto...

Mitterand partiva da due partiti "Socialisti" ed uno radicale (cui lui stesso appartenne) in totale 12 - 13% e, parallelamente, un partito comunista in crisi culturale e politica. In Italia questa condizione non si è mai data quando il PSI era più forte né tanto meno ora.

Ciao
Sergio Tremolada

Vedi "Rinascita di un Partito" (Marco D'Eramo)

Gian-Piero Spagnolo ha detto...

perchè no?