martedì 9 giugno 2009

Claudio Bellavita: Bandiera rosa

perchè l'è il simbolo di chissà cosa...
così cantavano i giovani comunisti e socialisti degli anni 50, orgogliosi del colore delle loro bandiere. Ma, con queste elezioni, si direbbe che il rosso, in tutte le sue gradazioni, dal rosa al rosso antico, non è più trendy. Il rosso, a forza di spaccare il capello in 4, non supera gli sbarramenti, il rosa lascia il posto al biancofiore con un sottile richiamo al tricolore, che identificherà d'ora in poi tutti i segretari del PD che vuole continuare a esistere, sia pure in perdita (non proprio come l'Alitalia, ma anche la compagnia di bandiera cominciò a perdere soft)
Forse perchè il rosso rappresenta una classe politica intramontabile come persone, anche se non inamovilbile come idee (il PD), oppure blindato su un mondo che non c'è più come i comunisti. Questi ultimi, se non altro, hanno un certo rispetto per la democrazia interna. Quelli del pd, che non avendo alcun riferimento ideologico dovrebbero averlo almeno al metodo che dà loro il nome, ne hanno tanto quanto i comunisti cinesi. Che, per lo meno, hanno assicurato un grande anche se inquinante sviluppo economico: se si dovesse interrompere, che mai sarà di loro? possono venire a istruirsi in Italia, gli insegneremo a dividere la loro nomenclatura in due gruppi e attuare il bipolarismo blindato...
I comunisti, per dare il senso del loro aggiornamento culturale, han fatto propaganda con la foto del 93enne Ingrao ( il cui contributo mi è sempre stato piuttosto oscuro, e per quel che ne capivo, ostico). Non vorrei finire col ritrovarmi in un partito che tra 20 anni si fa propaganda con la foto di D'Alema. Anche perchè il gesto con cui verrebbe fotografato avrebbe attinenza col trasporto dell'ombrello.


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