I commenti ed i contributi a seguito della nota diffusa ieri sono già molto numerosi , tanto da ritenere utile una loro diffusione immediata. Li ritrovate nell'allegato in sequenza di arrivo , integrati con interventi tratti da altri blog di Mauro Del Bue , Luca Cefisi e Gerardo Labellarte , i primi dirigenti Ps a lanciarsi in analisi sul voto.
Ai dati segnalati ieri aggiungo una specifica nota riguardante il voto socialista "organizzato" o comunque veicolato dal Ps : considerando il fatto che le preferenze a Pia Locatelli ( circa 3100 in tutta la Provincia, di cui poco più di 1200 nella città ) sono state espresse e raccolte attraverso questo solo canale ( non è presente nè il fenomeno Bergamo , dove la notorietà di Pia ha portato consensi anche al di fuori dei potenziali votanti la lista SeL ; nè vi è stato alcun accordo di ticket sulle preferenze con le altre componenti di SeL , che hanno votato i "loro" candidati ) sulla base di un ragionevole rapporto tra preferenze e voto alla lista di 1:4 ( lo sfrozo è stato certamente compatto e solidale ), possiamo affermare che i voti "socialisti" andati alle liste SeL sono stati circa 12 mila ( su 41 mila) in tutta la Provincia e ca 5 mila ( su 18 mila) nel Comune di Milano .
Si tratta di cifre comparabili con quelle ottenute dal Ps nelle disastrose elezioni politiche del 2008 , dove la lista Ps ottenne poco più di 14 mila voti in tutta la Provincia e poco più di 8 mila voti in città , con una probabile nuova erosione a Milano ed una leggera ripresa nei Comuni della provincia , concentrata per lo più in quelli che sono andati al voto amministrativo con una significativa presenza socialista .
La verità è quindi difficilmente eludibile : il voto identitario a Milano e provincia è a livelli inferiori , in valore assoluto , a quelli che il misterioso "Partito Umanista" otteneva negli anni novanta , presentandosi testardamente ad ogni consultazione elettorale per ottenere dai 10 ai 12 mila voti con percentuali dello 0,2 -0,3 . Per la cronaca , il mitico Giorgio Schultze , il capolista senza volto e notorietà di quel partito , si è presentato in quest tornata elettorale con le liste di Di Pietro , senza riuscire nemmeno stavolta a staccare il biglietto vincente per il Parlamento , piazzandosi a mezza classifica , proprio come quelli che volevano "garantire la presenza socialista nelle istituzioni" aderendo al "progetto e non al partito..." ( mi assicurano che , come loro si sentono socialisti , anche Schultze continua a sentirsi Umanista..)
Segnalo infine , dall'ultimo numero di "Arcipelagomilano.com" , il settimanale via web diretto da Luca Beltrame Gadola , una analisi politica sui risultati milanesi di Walter Marossi , piena di spunti e considerazioni illuminanti .
( f d'A)
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