giovedì 27 agosto 2009

Gramsci sul liberalismo: risposta ai vari Panebianco, Ostellino e co.

l’età del liberalismo è l’età dell’eroismo individuale borghese e dell’eroismo di partito. Liberali erano i borghesi che da soli, senza chiedere sostegno se non al sentimento della loro responsabilità, senza chiedere altra difesa che la libertà, creavano un nuovo mondo economico e morale, spezzando i limiti di ogni precedente schiavitù. Liberali erano i partiti che facevano della libertà la premessa di ogni programma e quasi esaurivano in questa affermazione ideale ogni loro virtù. Chiamare liberali i borghesi di oggi, che del valore morale della libertà hanno perduto la coscienza è perciò assai peggio che stranezza (...) Una classe che si difende e fa della difesa l’unico principio suo di governo cessa, per questo solo fatto, di essere una classe liberale, cessa di avere la capacità di mantenere nel proprio seno l’aspirazione allo sviluppo di ogni energia senza altro limite che non sia la stessa libertà (...) Lo spirito del liberalismo vive in coloro che lottano, soli, non avendo altro sostegno che la realizzazione delle loro idee, per una sempre più profonda liberazione del mondo

Liberalismo e blocchi, L'Ordine Nuovo, 14 maggio 1921

1 commento:

alessandro ha detto...

Caro Giovanni, è del tutto evidente che in momenti come questo, il pensiero e la vita di quelli come Gramsci, rappresentano l'unica riserva d'ossigeno disponibile per tutti noi.