lunedì 24 agosto 2009

Paola Meneganti: Il mondo è estraneo

che pena, che rabbia ...
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Il mondo è estraneo

Dopo una settimana trascorsa in campagna, nella mia amata casa di Castellina, dove la connessione è però talmente lenta e improbabile che scoraggia l’uso del web – e chissà che non sia un genius loci a volerlo … - sento il bisogno di dire alcune cose, e, per prima, l’immensa, la cocente vergogna di far parte di un Paese che permette – da anni - stragi come quella di pochi giorni fa, che di nuovo ha ucciso poverissimi, disperati, diseredati, persone in fuga, esseri umani ultimi tra gli ultimi, ma li vediamo quegli occhi ? ma li vediamo, con la paura il dolore lo smarrimento? Ma come ci si sente, cantava Bob Dylan, with no direction home/like a complete unknown”, una pietra che rotola, un corpo senza storia, senza significato, buono solo per affondare nel Canale di Sicilia? Chi, mai, potrà raccontare le loro storie?

E abbiamo un ceffo, che si fa fotografare in canotta nera da tamarro, ma che è ministro, che spara parole crasse ed ignoranti e nel far questo offende e umilia certamente i migranti ma anche noi, noi che siamo ahimè suoi concittadini e che viviamo nella Repubblica di cui lui è, appunto, ministro del governo alla cui guida c’è il lenone d’Italia - questo ceffo che si rivolge con arroganza al quotidiano della Cei, il quale, magari su questo argomento, parla e denuncia forte e chiaro, che parla con ignoranza della nostra emigrazione, della nostra storia, della nostra scuola, della nostra lingua.

Dobbiamo riappropriarci dell’umanità, riscoprire in noi il senso dell’umanità, della concretezza e dell’infinità che stanno in ciascun essere umano e tornare lì, a quella radice, alla prima radice del nostro stare nel mondo; altrimenti anche la nostra umanità ne soffrirà, altrimenti, scrive Pessoa, “abbiamo conquistato il mondo prima di alzarci dal letto,/ma ci svegliamo ed esso è opaco,/ci siamo alzati ed esso è estraneo”.

P.M. 23.08.09



"Il nostro quotidiano parla all'anima

e improvvisamente la convince.

Questo è il ricordo.

Ogni giorno nuovo"


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L’unica radice che ho mi fa male Alda Merini

“Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria” Faber

There was a big high wall there that tried to stop me
sign was painted, it said private property;
but on the back side it don't say nothing
that side was made for you and me

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