martedì 1 luglio 2008

segnalazione: cesare salvi

PERCHE’ UN’ASSOCIAIZONE SUL SOCIALISMOIn questa fase difficile della sinistra italiana è molto importante approfondire e discutere i temi di cultura politica, al di là delle scelte politiche affidate ai partiti e ai movimenti.Per questo è sembrato utile, a me come ad altri, dar vita a una fase nuova, e completamente diversa rispetto al passato, di “Socialismo 2000”. Socialismo 2000 era nata come associazione di tendenza all’interno dei DS, come strumento di battaglia politica e culturale per far valere le ragioni del socialismo in quel partito.Oggi quello che serve non è evidentemente un nuovo partito, e tanto meno una corrente, ma un confronto aperto, che coinvolga intellettuali e cittadini di sinistra, siano o meno iscritti a SD o altri partiti, su un tema cruciale: che cosa vuole dire, oggi, affermare l’identità socialista, sia come punto di riferimento ideale, sia come concreto processo storico che nasce alla fine dell’800, sia come soggetto politico sovranazionale, che si struttura in Europa nel PSE e nel mondo nell’Internazionale socialistaLo svolgimento della recente assemblea di Chianciano del nostro movimento conferma questa necessità. In alcuni interventi si sono prese le distanze dalla scelta socialista che ha dato origine l’anno scorso al nostro movimento e che è stata la ragione fondante della nostra decisione collettiva di non aderire al Partito Democratico. Naturalmente, non vi devono essere tabù: se ci sono ripensamenti, a maggior ragione è necessario discutere e approfondire il confronto non solo,ripeto, come si deve continuare a fare nei soggetti politici dei quali si fa parte, e naturalmente, per quanto mi riguarda, in Sinistra democratica; ma anche in sedi meno direttamente politiche, che possano coinvolgere quel più ampio mondo che al socialismo si richiama e che è interessato a misurarsi su alcune grandi domande: e anzitutto la principale, che cosa vuol dire socialismo oggi; e poi ancora, come il socialismo europeo affronta il dibattito sul difficile governo da sinistra della globalizzazione e sulla crisi della costruzione europea; come si può partecipare a quel dibattito; come impegnarsi per una riforma del PSE che lo trasformi un vero partito politico europeo, basato sulla adesione - individuale dei cittadini europei; come l’Internazionale socialista darà seguito alle sue dichiarazioni programmatiche di critica della globalizzazione liberista.Sono tutte domande, e altre potrebbero aggiungersi, alle quali troppo spesso in Italia si tende a non dare risposta, o a darla in modo, a mio avviso, superficiale, come quando a scadenza periodica si proclama l’esaurimento della tradizione socialista, insieme a quella comunista.Certo, so bene che esiste un problema nel rapporto tra la nostra identità e collocazione socialista e la costituente della sinistra alla quale dobbiamo dar vita;ma questo problema non va rimosso, bensì affrontato, nelle sedi politiche, per quello che è.Ma l’obiettivo dell’associazione di cultura politica di cui ho parlato si pone appunto su un piano certamente non del tutto disgiunto dalle scelte politiche, ma di diverso livello e significato, come ho detto prima.Per questo, a Fabio Mussi che a Chianciano mi ha detto dal palco: questa ricerca facciamola insieme, rispondo naturalmente di sì: tutte le compagne e i compagni di Sinistra Democratica che vorranno partecipare a questo lavoro di elaborazione, approfondimento e riflessione sono benvenuti, in modo oltretutto da potersi confrontare anche con chi, pur non aderendo al nostro movimento, è interessato a un progetto di ricerca e di iniziativa sui temi del socialismo.Nei prossimi giorni, il comitato promotore avvierà l’attività necessaria perché lo Statuto e la piattaforma dell’associazione siano definiti in modo congruo agli obiettivi che ho sinteticamente indicato. Speriamo in questo modo di dare un contributo alla battaglia culturale e politica per la riaffermazione dei valori in cui crediamo e per il rinnovamento e l’unità della sinistra italiana.

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