sabato 11 agosto 2012

Franco Bartolomei: Perché sono contrario all'accordo tra il PSI e il PD

Perche' sono contrario all'accordo tra il PSI ed IL PD (una risposta alle considerazioni di Del Bue ).


pubblicata da Franco Bartolomei il giorno Sabato 11 agosto 2012 alle ore 10.32 ·
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Il compagno Del Bue,ha scritto una nota di consenso' all'accordo politico raggiunto nei giorni scorsi tra Nencini e Bersani sulla " Dichiarazione d'Intenti dei Democratici e dei Progressisti " , in cui , interpretandone il reale significato politico , evidenzia che "Se oggi Bersani invita il Psi al tavolo, e gli attribuisce una funzione politica, è perchè noi abbiamo dimostrato di poter bilanciare il rapporto tra Pd e Sel, che finiva per spiazzare gli stessi democratici in un’intesa esclusiva con la sua sinistra. E ancora: il Pd sa di poter interloquire con un partito che a sua volta ha stabilito un rapporto col centro di Casini, cementato da comuni appartenze politiche e di governo, ma anche da tanti punti d’incontro sul fallimento del vecchio bipolarismo e sul riconoscimento del governo Monti ".


In un altro passaggio della sua nota Mauro ,con l'onesta intellettuale che a differenza di molti altri lo contraddistingue, afferma "Personalmente ho letto con molta attenzione le idee e le proposte di Tony Blair, che mi convincono molto di più delle pericolose illusioni dei vecchi crollismi e rivoluzionarismi, dai quali pare che anche qualcuno di noi sia attratto ".


Questi due passaggi della nota di Mauro , perfettamente aderenti al senso politico delle scelte compiute dal segretario del Partito negli ultimi tre anni , chiariscono meglio di ogni altra considerazioni le ragioni della nostra profonda contrarieta' a questo accordo politico con il PD, che rappresenta purtroppo la conclusione , scontata ed inevitabile , da noi ampiamente prevista , di un percorso politico iniziato tra anni fa' con l'accordo alle regionali Toscane , che , al di la' delle motivazioni di opportunita' che possono averlo ispirato, sulle quali ho sempre evitato di soffermarmi per evitare un eccesso di inutili polemiche personali , ha sancito di fatto il riallineamento sostanziale del PSI al PD e la chiusura dell'esperienza politica di " Sinistra e Liberta'".



Il nostro consenso alla " Carta D'intenti " di Bersani , con la nostra disponibilita' ad essere parte di primarie congegnate sullo schema di un neo-ulivo troncato a sinistra ed aperto al centro. segna quindi , di fatto , la fine di ogni possibilita' di ricostruire la sinistra italiana attorno alla riaffermazione di una sua nuova ,e finalmente maggioritaria , identita' Socialista, e sancisce l'esaurimento di ogni nostra autonoma proposta di programma finalizzata a ricostruire, anche in un quadro di alleanze a sinistra , una soggettivita' politica Socialista .


La proposta Bersani , infatti , essendo finalizzata a costruire esclusivamente una maggioranza di governo in grado di assicurare continuita' alle politiche i di riorganizzazione dei sistemi monetari e finanziari che costituiscono l'elemento strutturale del modello di integrazione europea esistente , non ha come obiettivo la costruzione di un grande soggetto politico chiaramente identificato nella sua identita' come Socialista , fuori da ogni vuoto nominalismo , dalla sua disposizione a lavorare ad una alternativa di modello di sviluppo ,capace di modificare la qualita' dei rapporti sociali esistenti ed i parametri di riferimento dei nostri modelli di crescita , e di invertire il rapporto reale tra l'economia reale ed i condizionamenti regressivi imposti dai mercati finanziari .




Il compagno Nencini, attraverso la conclusione di questo accordo, riconosce in realta' al PD la sua centralita' nel sistema politico e nella sinistra italiana andando a coprirlo al suo fianco destro nel rapporto con l'UDC , e, sopratutto, aiutandolo a stabilizzare una ipotesi di maggioranza di governo con il centro moderato , in grado di garantire con organiche scelte di modello e di assetto economico le compatibilita' necessarie alla salvaguardia del sistema euro, al'interno del quadro della intangibilita' dei suoi trattati istitutivi, in piena continuita' con le impostazioni del governo Monti , prima fra tutte l'adeguamento ai paramertri di contrazione di bilancio assicurati dalle norme sul Fiscal compact.


In cambio il Partito ottiene un riconoscimento politico assolutamente vincolato allla sua partecipazione al completamento del progetto del Partito Democratico , come contenitore moderato della maggior parte del centro-sinistra, utile ad una politica di gestione dello stato e dei rapporti sociali esistenti ben lontana da ogni progetto di alternativa di modello ,ed interprete fedele delle linee di indirizzo generale che muovono il sistema politico dopo la fine della prima repubblica , da cui discende quale conseguenza naturale quella di portare il partito all'interno di una lista elettorale comune con il PD realizando una scelta, solo apparentemente di natura elettorale , destinata a divenire irreversibile di fronte al processo di ristrutturazione del nostro sistema politico che avverra' attraverso la semplificazione delle sue rappresentanze indotta dagli sbarramenti .


■Come gia' si intuiva dal progetto della " Casa dei riformisti e dei Democratici" il segretario del Partito ha quindi portato a compimento , dopo aver delegittimato sistematicamente qualsiasi alternativa a sinistra all'alleanza privilegiata con il PD, una linea nettamente contrastante, nella diversa qualita' dei suoi obiettivi ,da quella che noi abbiamo affermato a partire dall'assemblea nazionale del Luglio 2009 della costruzione in italia di una nuova grande forza Socialista , capace di rendere la sinistra italiana , in linea con il processo di rifondazione a sinistra del SocialismoEuropeo , protagonista di un progetto di trasformazione democratica degli assetti economici e sociali in grado di rispondere su un terreno di riequilibrio sociale alla crisi verticale del modello di crescita fin qui affermato con la finanziarizzazione e la terziarizzazione delle economie sviluppate.

■La assenza in entrambi i documenti, la " Dichiarazione d'intenti ei Democratici e dei Progressisti " e la " Casa dei Democratici e dei Riformisti" , di fatto assolutamente complementari nelle loro finalita' politiche , del termine Socialisti e di qualsiasi altro esplicito e definito riferimento alla Sinistra politica, sociale e sindacale , esprime il senso reale della operazione politica in atto molto piu' esplicito di tante altre considerazioni verbali .
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Le scelte politiche del Segretario , e della sua maggioranza nel partito che rappresenta la continuita' del vecchio SDI , derivano in realta' da una impostazione di fondo diversa da quella su cui la Sinistra Socialista lavora da tempo , ed in particolare poggia le sue fondamenta su due idee forza , tra di esse strettamente connesse .

■La prima e' rappresentata da una diversa visione dei compiti e delle funzioni del Socialismo Democratico , che ritiene che il compito di governo dei Socialisti , in continuita' con la visione di quasi tutto il gruppo dirigente socialista europeo del periodo 94 -2008 ( Blair , Giddens , Prodi , Amato , Veltroni , D'Alema , Schroeder , Muntefering , Solana , Papandreu , Zapatero , e quasi tutti gli altri , con alcune rare eccezioni come Lafontaine , ed in parte Delors e Craxi ) debba essere quello di assecondare i processi di sviluppo in atto del sistema monetario e finanziario che sorregge strutturalmente i processi di globalizzazione , limitandosi a gestirne esclusivamenti gli aspetti patologici che necessitano di una riformadopo la grande crisi finanziaria iniziata nel 2008 , ed accettandone nella sostanza tutti i quattro aspetti determinanti che lo caratterizzano, costituiti dalla limitazione degli strumenti di intervento publico nell'economia a tutela dell'interesse generale , dal condizionamento determinante dei mercati finanziari sulle scelte di modello di sviluppo , dalla centralita' degli interessi dell'impresa nei rapporti sociali e nella organizzazione civile rispetto al valore sociale del lavoro , e dalla contrazione della spesa pubblica come fattore di riequilibrio e copertura dell'indebitamento di un sistema bancario totalmente privatizzato e libero da qualsiasi forma di pianificazione e programmazione di natura pubblica .



Questa impostazione di fondo viene condivisa in perfetta continuita' con tutti gli indirizzi di governo della seconda repubblica , riassunti , completati , e portati alle logiche conseguenze , in piena situazione d'emergenza , dal piano di azione politica del governo Monti, e dalla sua agenda di lavoro trasmessa a tutto il successivo sistema politico come linea di indirizzo programmatico garantito dalle istituzioni monetarie europee .




La seconda e' costituita dall'idea , del tutto conseguente a questa visione " ideologica "di fondo per cui lo spazio di collocazione del PSI debba essere individuato tra La sinistra moderata ed il centro cattolico , in una sorta di trasposizione meccanica all'oggi ,in tutt'altro quadro di riferimenti strutturali ed economici , del ruolo di governo complessivo della societa' svolto in epoca precedente dal PSI di Carxi con obiettivi e funzioni assolutamente diverse .



Questa seconda idea , conseguenza della prima , ha portato il gruppo dirigente del Partito a non voler comprendere la natura originariamente conservatrice di tutta l'esperienza della II repubblica , come involucro istituzionale della introduzione del neo-liberismo nella nostra societa' e dello stravolgimento della nostra" costituzione materiale" , ed a non voler trarre le logiche conseguenze politiche dalla interpretazione del ruolo svolto nella attuazione di questi processi dal PDS -DS -PD .

Questi vizi di analisi del Gruppo dirigente Socialista costituiscono le ragioni di fondo dell'accordo con Bersani , a cui Nencini arriva evitando coscentemente , per non dover fare altro , di prendere atto che PD e' il prodotto automatico di tutte le contraddizioni dell'Ulivo , contenendo nel suo DNA l'obiettivo politico di gestire al meglio la deriva liberista della II Repubblica , ed essendo



un partito che ha bisogno per supplire ai suoi limiti di identita' e di rappresentanza reale di continui anabolizzanti , come " il voto utile" , le soglie di sbarramento , la legittimazione dei poteri forti , la demonizzazione delle posizioni ad esso contrapposte, a destra come a sinistra .


■L'accordo con l'UDC , a cui e' finalizzata la " Dichiarazione d'intenti " di Bersani nasce pertanto dal fatto che il PD non puo' evitare in alcun modo, per questi motivi ,di proporsi come il sostenitore reale dell'agenda Monti , e come l'interlocutore piu' affidabile per portare a termine tutti i processi sociali ed economici necessari a rendere sostenibile per il paese l'appartenenza al sistema euro , cosi come concepito dai trattati attuali .


■Il PD e' un partito assolutamente di Sistema , e questo e' il suo unico elemento di certezza e di identificazione .
Per queste ragioni di fondo la sua " Dichiarazione d'intenti " rappresenta il vestitino pulito di una scelta di alleanze e di programmi definito senza esitazione da tempo da tempo .L'unico problema del PD e' ora quello di costruire un percorso verso questo obiettivo che gli consenta di aggregare su questo disegno il massimo della forza elettorale possibile , o quanto meno di ridurre al minimo le possibili defezioni , ed il metodo usato sara' sempre quello solito della demonizzazione delle alternative , e della attribuzione ad altri delle ragioni di un presunto stato di emergenza di cui responsabilmente e' costretto, suo malgrado, a farsi carico .

In parole povere lo stesso usato nella II repubblica , con tangentopoli , per giustificare le sue scelte di modello .




■A mio avviso il fatto che il PSI accetti questa impostazione politica del PD costituisce un errore storico che portera' alla scomparsa il Socialismo Italiano.

2 commenti:

GIORGIO D'AMICO ha detto...

Carissimo COMPAGNO hai ragione a vendere.
Boselli e Nencini per me non hanno nulla a che fare con l'IDEA SOCIALIATA.
Sono stati e sono degli STRATEGHI DEL NULLA e come ha fatto BOSELLI così NENCINI farà scomparire il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO.
Strategia da poltrone e strapuntini parlamentari. UNA VERGOGNA.
Il resto è già nulla stando a DESTRA:ZAVETTIERI-STEFANIA CRAXI,CALDORO ecc
POVERI NOI VERI SOCIALISTI,ma toccato il fondo non si sa mai .....

GIORGIO D'AMICO ha detto...

Ti invito a leggermi sul mio BLOG: ABRUZZO SOCIALISTA. giorgio