Dall'esperienza personale nasce il desiderio di riflettere sull'eredità
teorica di Adriano Olivetti espresso da Sergio Ristuccia nel libro
/Costruire le istituzioni della democrazia. La lezione di Adriano
Olivetti, politico e teorico della politica/ (Venezia, Marsilio, 2009).
Conosciuto Olivetti alla fine degli anni cinquanta, e diretta, come
segretario generale, la Fondazione omonima sorta dopo la sua morte,
l'autore sembra voler fare i conti con quell'eretica proposta politica
che tanto scandalo sembra suscitare ancora oggi. Come osserva Ristuccia
stesso, questo libro «costituisce anche una tappa, magari conclusiva,
del lungo percorso di studio e di attività politico-culturali che ho
intrapreso e compiuto in vari decenni». Ma perché tornare a Olivetti?
Ciò che convinceva e persuade l'autore è l'idea che le istituzioni
debbano avere un ruolo centrale e decisivo nella democrazia e che il
sistema delle istituzioni debba essere il cuore della meditazione
politica. In secondo luogo, occorre riprendere la lezione di metodo
olivettiana: affrontare questioni politiche e proposte di riforma solo
sulla base di uno studio e di una riflessione approfonditi. Infine,
rivalutare un modo peculiare di affrontare il problema dei rapporti tra
religione e società.
Il libro non è quello di uno storico dei partiti politici o di uno
studioso di filosofia politica, bensì di chi si sente in sintonia con il
lascito olivettiano e cerca quindi di alimentare un fecondo dibattito
sulla riforma delle istituzioni dell'attuale democrazia, la cui
inadeguatezza è chiaramente di fronte agli occhi di tutti.
*
Il libro di Ristuccia verrà presentato giovedì 11 giugno 2209 alle ore
17*, al Palazzo dei Giureconsulti di Piazza dei Mercanti 2, Milano [1]
*Costruire le istituzioni della democrazia*
/La lezione di Adriano Olivetti, politico e teorico della politica/
intervengono:
*Piero Bassetti
Giorgio De Michelis
Bruno Dente
Andrea Manzella
Sergio Ristuccia*
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