domenica 14 giugno 2009

Umberto Franchi: Perché la sconfitta?

Da Aprile

Perché la sconfitta?
Umberto Franchi *, 12 giugno 2009, 12:49

Dibattito Prima ancora di parlare delle gravi colpe della sinistra "riformista" o sinistra radicale che pur ci sono... prima di stabilire il cosa fare per ricomporre l'unità della sinistra divisa e litigiosa... vorrei poter aprire un dibattito serio e vero per analizzare e rispondere a quattro questioni: la centralità del lavoro; i migranti nel nostro Paese; i valori della solidarietà ed uguaglianza; l'informazione che contribuisce al cambiamento culturale


PERCHE' LA SCONFITTA?
Cosa è avvenuto e sta avvenendo nella nostra società?

- La prima questione da esaminare riguarda il sociale e la centralità del lavoro:
in Italia vi sono milioni di persone precarie ... ad esempio in provincia di Lucca i lavoratori assunti con contratto a termine, interinali, a chiamata, apprendisti,co.co.pro. Ecc... sono diventati il 50% di tutta la forza lavoro occupata. Questa realtà non significa soltanto che quei lavoratori non hanno una prospettiva e dignità lavorativa... ma anche un conseguente forte indebolimento del controllo "operaio" sull'organizzazione del lavoro e le sue ricadute in termini di qualità dell'occupazione, qualità dello sviluppo, mancato controllo attraverso la prevenzion e e sicurezza nei cicli lavoratovi... sulla qualità e quantità del salario. In sostanza è venuto meno il ruolo della classe operaia in termini di lotta e di contrattazione nei luoghi di lavoro per un progetto di sviluppo economico e sociale alternativo a quello liberista, fondato sulla competitività delle imprese da ottenere attraverso la riduzione di tutti i costi, a partire da quello del taglio dei salari, taglio dei diritti, taglio degli investimenti da destinare alla prevenzione. Questo ha portato anche un aggravio dello sviluppo distorto non compatibile con l'ambiente e con più morti sul lavoro.
Credo che sia anche necessario rilevare la carenza della CGIL. Abbiamo fatto una grande manifestazione a Roma su una precisa piattaforma fondata sul blocco dei licenziamenti, allargamento degli ammortizzatori sociali, incremento dei salari e pensioni, revisione profonda della legge n. 30 (Biagi)... ma dopo il 4 aprile non abbiamo fatto più niente! Tutto è rifluito... e questo crea anche vuoto politico !

- La seconda questione riguarda i migranti nel nostro Paese:
il malcontento nei confronti degli stranieri dilaga anche in chi si dice di sinistra... non solo per i casi di criminalità che spesso vengono appositamente gonfiati dai mezzi di comunicazione... ma ci sono altri due fattori che non possono essere trascurati: 1) la guerra al più debole pensando di difendere meglio il proprio lavoro ed "orticello"; 2) è comunque necessario (anche per la sinistra) cercare di regolamentare e limitare i flussi migratori, altrimenti, in teoria potrebbero arrivare milioni di immigrati senza lavoro ed alla mercede di chi li sfrutta;

- la terza questione riguarda i valori della solidarietà ed uguaglianza:
la cultura vincente da oltre 20 anni, è stata quella individuale, arrivista, egoista, clientelare... questa cultura (che è di destra) si è inserita anche all'interno di gran parte dei gruppi dirigenti che si dicono di sinistra e che hanno governato e governano a livello articolato e generale il nostro Paese. Per cui la questione morale di cui parlava a suo tempo il compianto Segretario del PCI Enrico Berlinguer, si è aggravata ed il sistema che molti "compagni" volevano cambiare , ha finito per cambiare loro... integrandoli nei medesimi meccanismi clientelari, di bottega, di amicizie, di affidabilità al "superiore" che ha il potere di farti fare carriera, ecc... tutti vogliono arrivare individualmente indipendentemente dal "progetto collettivo"... da ciò che sono... dalle loro competenze... chiedono favoritismi... hanno una buona oratoria e pur di sfondare (in politica) sono disposti a molti trasformismi...
chi invece si batte sui valori, idealità, sul merito... "lavorando sodo" per fare avanzare un progetto di trasformazione sociale , culturale, di sviluppo, di conquiste sociali e diritti... viene a parole elogiato... ma nei fatti considerato "un coglione" che non farà carriera perchè incapace di fare molti compromessi;

- la quarta questione riguarda l'informazione che contribuisce al cambiamento culturale:
Come affidabilità e obiettività, i mas.media Italiani sono al 73° posto nel mondo... il sistema di potere berlusconiano, (visto che non deve fare i conti con il conflitto di interesse) utilizza le sue riviste e televisioni per carpire il consenso di grande masse riuscendoci ! Ciò avviene soprattutto attraverso le TV, non solo per i programmi faziosi dei telegiornali, ma anche attraverso i programmi di intrattenimento... Abituano gradualmente il "telespettatore individuo" a sposare i falsi miti dell'immagine e del potere, finendo per restare culturalmente subordinati (dando il consenso)al potere economico e politico dominante che meglio rappresenta "la subcultura" televisiva.

Ora io credo che prima ancora di parlare delle gravi colpe della sinistra "riformista" o sinistra radicale che pur ci sono... prima di stabilira il cosa fare per ricomporre l'unità della sinistra divisa e litigiosa... vorrei poter aprire un dibattito serio e vero sulle suddette quattro questioni.
Ciò è necessario al fine di redifinire un nuovo progetto ripartendo dal merito della centralità del lavoro.
Ritengo quindi indispensabile dare risposte alle quattro questioni ridano voce ai perdenti... a partire dai luoghi di lavoro e dalle istanze territoriali. Lo so sarà difficile, molto dura... perchè ripartire dal basso, cercare di coinvolgere anche quelli che pur essendo operai pensano di fare il proprio interesse votando a destra, è un'impresa difficile... ma non vedo alternative... la discussione tra i "soliti noti" sarebbe un fatto elitario... non cambierebbe la realtà !


*Dirigente CGIL Lucca

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