domenica 23 novembre 2008

paola meneganti: parole

Mi scrive la mia amica Daniela: "La Francia divisa dalla guerra delle due dame (Repubblica, 23/11). Qualcuno potrebbe immaginare che si definisca la competizione tra D'Alema e Veltroni, la guerra tra due cicisbei?"
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Sì, l'avevo visto ad una rassegna stampa alla TV, e avevo proprio iniziato a scrivere queste note.
Vedi, sono talmente d'accordo con la tua osservazione che mi tira su un solo pensiero: quando diciamo che l'Italia è un Paese ormai alla frutta, marcia, non siamo noi ad essere eccessive, è la realtà che lo grida ... potrebbe mai succedere da noi, qui e ora, un conflitto aperto e palese per una leadership politica come quello tra "la" Aubry e "la" Royal? quando il maggior quotidiano italiano che fa riferimento all'area progressista fa un titolo così, che rimane da dire? e, su un altro piano, sarebbe pensabile, in questo Paese, uno tsunami come quello di Obama? sarebbe pensabile una Hillary Rodham Clinton a capo della diplomazia del Paese più potente del mondo, con le marecarfagne e le meristar che invece abbiamo?
però, però ... le nostre donne di "sinistra" o centrosinistra o che ... sono tanto meglio? Anna Maria Crispino, in due recenti occasioni, ha detto proprio questo: le donne di sinistra ci hanno chiesto per anni sostegno, aiuto etc.., prestandosi a cose come "votadonna" e quant'altro, sbagliando completamente battaglie politiche come quella sulla fecondazione assistita, prima della legge 40 - sì, anche prima - e dopo. Non hanno saputo spostare di un ette il materiale ed il simbolico su queste questioni.
Beh, vanno sanzionate anch'esse, così come dobbiamo sanzionare questi uomini che hanno perso elezioni su elezioni, fallito strategie su strategie, e sono sempre lì. Bisogna dire: OK, rimanete se vi pare, ma me, non mi avrete.

PS quell'essere indicibile che abbiamo come, ohibò, presidente del cons. è tornato poco fa sull'abbronzatura di Obama ... P.

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