lunedì 28 ottobre 2013

Luigi Fasce: Spinello libero, forse.... in Uruguay

La notizia l'ho trovata su La Stampa ma non viene riportata su La Repubblica. Non so se su altri giornali sia stata passata la notizia. Non credo sui TG delle TV sia pubbliche si private, però questa sera - sabato 26 ottobre 2013 - su RAI 3 alla trasmissione di Gramellini in chiusura di trasmissione ne ha accennato anche se ha voluto aggiungere che è prevista anche una restrizione sull'alcol, cosa altrettanto giusta a mio avviso, senza sognarsi il proibizionismo di un tempo negli USA. Si deve sapere che con la legalizzazione dell'uso delle droghe leggere non consente solo il diritto individuale di fumarsi uno spinello ma elimina il monopolio e guadagni enormi alle mafie, si fanno uscire dalla galera il 30% dei carcerati, meno lavoro e spese inutili per le forze dell'ordine e i Tribunali, si aiutano i malati a usare farmaci a base di cannabis per lenire il dolore. Non si trova l'articolo riportato sulla rete e dunque non posso scaricarlo e inviarlo integralmente, dunque devo copiare a mano qualche passaggio significativo dell'articolo. Temo che la notizia tra l'altro una mezza pagina e con tanto di foto del presidente José Pepe Mujica con il suo staff serenamente sorridente rimarrà unica nel panorama dell'informazione. Dobbiamo dunque farla passare sulla rete e estenderla dappertutto. Titolo <"Il vecchio Uruguay diventa l'Olanda del Sudamerica Il presidente Mujica cambia il Paese: marijuana libera e nozze gay Un Paese di tre milioni di abitanti, con mezzo milione di pensionati e con un presidente di 78 anni che in pochi mesi è riuscito a far pèassare la legalizzazione della droga leggera, la marijana di Stato che sarà venduta a un dollaro al grammo. Il tutto senza spaccature profonde nella società, in un clima di dialogo fra le diverse politiche unico in America Latina. La rivoluzione dle piccolo Uruguay porta il nome di José Pepe Mujica, presidente di sinistra, ex guerrigliero uscito da 13 anni di carcere duro durante il regime militare, austero nella vita quotidiana, idealista e pragmatico in politica. Mujica vive da sempre in una casetta in campagna alla periferia di Montevideo e dona l'ottanta per cento dello stipendio a organizzazioni non governative impegnate nel sociale perché convinto che un presidente deve dare l'esempio. «Con poco più di mille euro - spiega - posso tranquillamente vivere, come fa oggi la maggior parte dei miei connazionali». "L'ultima sua battaglia sta per essere sancita con l'approvazione al Senato del progetto di legge sulla legalizzazione della cannabis." L'iniziativa, pensata per combattere il narcotraffico, prevede la creazione di un registro di consumatori che potranno comprare in farmacia e punti autorizzati fino a 40 grammi di marijana al mese, proveniente da coltivazioni gestite dallo Stato. Chi vorrà, inoltre, potrà richiedere un brevetto per poter coltivare a casa fino otto piante. Agli albun possono iscriversi solo cittadini uruguaiani, ai quali verrà garantito l'anonimato. Spinello libero e legale, quindi, un meccanismo che dovrebbe, secondo il governo, spezzare la catena del commercio illegale. ... Un approccio pragmatico, quello di Mujica, e non certo un deriva verso la vita senza regole, anzi tutto il contrario; se la marijana viene infatti legalizzata, l'esecutivo di sinistra ha varato una strategia per limitare il consumo di alcol, soprattutto fra i più giovani. ...> Si capisce bene dalla mia evidenziazione che la battaglia non è ancora vinta. Spero tanto che la casetta del presidente Mujica sia protetta adeguatamente da qua alla votazione della legge in Senato. Infine, ci sarà un Deputato o Senatore, meglio un Partito attualmente all'opposizione nel nostro Parlamento che si decida di presentare un disegno di legge per la legalizzazione della marijana che fa meno male che fumare tabacco ? Diffondere, diffondere, diffondere. Luigi Fasce PS perché non si pensi che parlo senza cognizione di causa, ricordo che sono stato psicologo SSN, a suo tempo vicepresidente comitato prevenzione tossicodipendenze Regione Liguria, e poi componente sezione speciale tossicodipendenze Tribunale Genova -- Luigi Fasce luigi@fasce.it

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