martedì 12 gennaio 2010

Rino Tiani: la sinistra e la scuola

Se si vuole fare un esame serio degli errori della sinistra bisogna partire dalla scuola e di come è stata ridotta.
La riforma della scuola media voluta dai Codignola, dagli Avveduto, per non citarne solo alcuni, non aveva nulla a che vedere con la demagogia imperante che ne è seguita. E' uscito alcuni anni fa(non troppi) un libro a cura di talr Jean-Pierre Brighelli, La fabrique du crétin, che ho tradotto in italiano e ho cercato di far conoscere all'interno dei pochi socialisti bergamaschi, ebbene, leggere quel libro è quanto di più istruttivo per capire la distruzione della sinistra europea.
Solo delle teste pensanti possono affrontare i problemi del loro futuro con spirito critico, teste svuotate dall'interno da una scuola insipiente sono le teste più adatte a farsi condizionare dal trombone di turno o dall'incantatore di serpenti.
Già Francesco De Sanctis nel suo famoso saggio su Emile Zola, stigmatizzando la politica di Luigi Filippo d'Orléans(era un regno al'italiana), attribuiva a quel regno la politica della pancia piena e della testa vuota.
Senza rinverdire i corsi e i ricorsi storici di vichiana memoria, bisogna ammettere che anche la sinistra italiana non si è sottratta alla politica del "Juste milieu".
Anche Guizot gioiva nel gridare ad elettori e deputati "Arricchitevi", ma tutti sappiamo come è andata a finire.
Non so chi riprenderà in mano la battaglia dei "meriti e bisogni", ma qualcuno si dovrà prima o poi cimentare su questa via se non vogliamo affidare lo stato alle varie mafie che già ne controllano grande parte.
Rino Tiani

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