A mio avviso non c'è dubbio che la presentazione del logo di SeL sia pure con qualche accorgimento tipo la parola "ecologia" al posto delle congiunzione "e" potrebbe essere impedita da uno dei soggetti che la costituirono per le elezioni europee. In ogni caso sarà un problema affidato ai giudici, che "tot capita, tot sententiae" potrebbero, in primo grado, decidere in maniera diversa regione per regione. I soggetti che dovevano fondare la nuova sinistra dovranno disperdere tempo ed energie in battaglie legali, invece di fare politica. La loro immagine sarà deteriorata agli occhi dell'opinione pubblica. I punti politici principali sono due e la controversia sui patti rotti e sull'esegesi dei documenti di Bagnoli e dintorni li offusca.
1) Fava e Vendola e i loro movimenti sono convinti che possa nascere una nuova sinistra senza una chiara, consistente, riconosciuta ed accettata componente socialista?
2) Nencini ed il PSI pensano di collocare politicamente il PSI diversamente che a sinistra?
Se la risposta è no ad entrambi i quesiti, la soluzione è possibile oltre che auspicabile. Il risultato sarà la presentazione di liste comuni alle prossime regionali.
Se si risponde sì alla prima domanda allora l'unica risposta razionale è, se non l'adesione alla Federazione della Sinistra Alternativa, la presentazione di liste con Rifondazione e PdCI.
Se la risposta è si alla seconda domanda è la fine di ogni progetto socialista ed il risucchio nell'area PD, se non centrista. Gli iscritti ai movimenti e partiti costituenti SeL e, soprattutto gli elettori dovrebbero chiedere una risposta chiara ai dirigenti della "nuova" sinistra: un evangelico "sì, sì, no, no".
Milano, 1 dicembre 2009
Felice Besostri
6 commenti:
ho l'impressione che Nencini voglia collocare il PS tra il PD e l'UDC. E' vero che in SeL si sono compiuti errori anche gravi, ma Nencini non ha nulla a che vedere con il socialismo . Per cui credo che occorra fare unaabattaglia dentro SeL per dare spazio e visibilità ad una componente culturale socialista totalmente sganciata dalla visione di Nencini.
Bravo Felice, ma mica tutti hanno la saggezza dei salmi di Re David: "un evangelico "sì, sì, no, no".
Purtroppo non sono gli altri che ci debbono interessare ma i dirigenti del PSI (?), che hanno finito gli ami per i pesci piccoli e rischiano di finire fritti proprio loro.
Se si può difatti sempre ipotizzare un apparentamento elettorale, più difficile è associare una storia ultracentenaria dei socialisti, con una molto recente della diaspora rifondarola. Sappiamo tutti che i riferimenti alle storiche "Internazionali" sono diversi.
In questo caso chi rinuncia al proprio riferimento: io proprio no; avrei dovuto farlo negli anni 20! Oppure vi può essere un'alternativa come nella canzone di Mina: ricominciamooooooo?
compagne e compagni rosselliani ... c'è poco da elucubrare ...
con il documento approvato oggi in maniera schiacciante dalla
direzione Nencini ha messo in liquidazione il PS(I) su questo non
ho alcun dubbio.
Indica alle Regioni di acchiapparsi un posto da soli o con chi
possono e poi ... dentro il PD senza identità ma con le scelte
liberiste e deriva teocon intatte, vedi l'ambita alleanza UDC (tutta
da verificare ... ma tant'è). Dunque il progetto SEL che andasse a
riempire il vuoto a sinistra di detto PD (centrista ?) è stato fatto
saltare anzitempo da Nencini.
Allora un socialista che vede cosa è successo in Germania con SPD
che si posiziona a sinistra dopo avere fatto cruda autocritica sugli
ultimi quindici anni di neoliberismo (Blair-Schroeder) cosa deve fare
qui in Italia ... andare con il PD che è rimasto sulle posizione
neoliberiste ? ...Allora c'è più poco da dire ... chi resta
dell'opinione che SEL è il progetto giusto per un socialista non può
che volerlo attuato e dunque due l'una o in consiglio nazionale la
Pia Locatelli prende in mano la barra del comando e punta su SEL e il
partito la segue o il sabato 5 dicembre i socialisti di sinistra che
credono nel percorso strategico di SEL faranno scelte conseguenti.
Luigi Fasce esecutivo Federazione Genova - consiglio nazionale PS
il Pd è un contenitore dove ci sta tutto, i cui organi dirigenti sono ancora
alla ricerca di una piattaforma e un sistema di alleanze che li porti al
potere. Per ora sono solo terrorizzati dall'idea che perderanno un bel po'
di regioni. Il loro problema è il gruppo dirigente che si è saldato intorno
a Bersani e che, per esempio, non dà spazio alle altre mozioni, non è in
grado di darsi strutture credibili in periferia (al di sopra dei segretari
di circoli c'è il nulla), ha deciso di non fare più primarie e adotta lo
slogan"non sappiamo cosa vogliamo fare e con chi, ma lo vogliamo fare solo
noi"
I dissidenti devono costituire un Movimento Socialista e mettersi alla testa
di SeL...
Secondo me invece Nencini con questo atto si è definitivamente tolto di torno ... nel senso che preso il suo assessorato alla Cultura post-regionali ci lascerà scannare tra bobocraxiani, dilelliani e chi più ne ha più ne metta ...
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