mercoledì 28 novembre 2012

Angelo Giubileo: Perché sostengo Matteo Renzi

Perché sostengo Matteo Renzi I tempi sono cambiati. Perché la realtà è cambiata. Non più fissa, immobile, quasi eterna, come prima ad esempio dell’avvento della televisione. E poi, contraddittoria, relazionale, a specchio, come manifesta, per rimanere all’esempio introdotto, mediante (medium) lo schermo della televisione. Oggi, ancora mediata attraverso l’utilizzo di uno strumento, il più delle volte un computer, ma per la prima volta mobile, liquida (Bauman), e questo perché per gran parte già inter-attiva. Questa nuova realtà ha pertanto bisogno di nuove chiavi di lettura ed interpretazione, in grado di capire il significato pieno di un e-vento, che si manifesta sempre più in tempo reale, interessando e coinvolgendo tutti i protagonisti (stakeholder activism), che sarà sempre più difficile separare tra attori e spettatori. Questa è la realtà e questo è il tempo che siamo de-stinati a vivere. Adesso! Angelo Giubileo

4 commenti:

felice ha detto...

I tempi sono cambiati. Perché la realtà è cambiata. Non più fissa, immobile, quasi eterna, come prima ad esempio dell’avvento della televisione. E poi, contraddittoria, relazionale, a specchio, come manifesta, per rimanere all’esempio introdotto, mediante (medium) lo schermo della televisione. Oggi, ancora mediata attraverso l’utilizzo di uno strumento, il più delle volte un computer, ma per la prima volta mobile, liquida(Bauman), e questo perché per gran parte già inter-attiva.

Questa nuova realtà ha pertanto bisogno di nuove chiavi di lettura ed interpretazione, in grado di capire il significato pieno di un e-vento, che si manifesta sempre più in tempo reale, interessando e coinvolgendo tutti i protagonisti (stakeholder activism), che sarà sempre più difficile separare tra attori e spettatori.

Questa è la realtà e questo è il tempo che siamo de-stinati a vivere. Proprio perché concordo non appoggio Matteo Renzi che del nuovo ha preso soltanto la parte dello spettacolo. Certamente il suo stile è nuovo rispetto alla media dei politici italiani, ma non di uomini di spettacolo. Tutto è cambiato tranne il fatto che una minoranza detiene maggior potere economico e politico della maggioranza e quindi controlla l'informazione e quindi la formazione dell'opinione pubblica. Non ha quindi paura del rivoluzionario principio democratico: una testa, un voto, perché ottiene che molti non ragionino con la prpria testa. Per quanto riguarda la proprietà il 10% dell famiglie ne detiene quasi il 50%. La parte di stipendi e salari del PIL è in diminuzione da 20 anni, mentre contribuisce la tassazione sul lavoro al 80% delle imposte dirette. Fino a poco tempo fa l'aliquota sul reddito era almeno il doppio di quanto si pagava sulla rendita finanziaria. Tutto cambia ma guarda caso ci sono delle costanti di sfruttamento e diseguaglianze insopportabili. Per questo non sostengo Matteo Renzi, anche se non sono convinto che i suoi competitori siano all'altezza dei compiti, ma almeno non sono convinti che questa società sia la migliore posibile e che per cambiarla basta cambiare la classe politica, cioè un pò di cosmesi. Matteo Renzi è più giovane e simpatico di Bersani e Vendola, della Puppato non so. Se si presentava in coppia con la Serracchiani il gioco era fatto.

lanfranco ha detto...

per la verità mi sembrano idee ricorse tante volte nella storia, ben
prima della TV

guido ha detto...

Purtroppo a volte mi vengono i rimorsi per tutto il male che fanno i sociologi con i loro slogan. E’ vero che Bauman è un attitude peddler più che un sociologo critico, a cominciare dalla parola “liquida” che è la versione edulcorata delle teorie di M. Castells, ma non possiamo farci niente se il lettore non segue la regola del caveat emptor. Ma quale liquida! Io ho il medesimo numero di telefono a sei cifre che avevo nel 1967, e abito a meno di 500 metri da dove abitavo allora: tra la fine degli anni ’70 e oggi l’Italia ha conosciuto la più bassa mobilità territoriale del secolo passato. Non parliamo della mobilità sociale che praticamente non esiste e della distribuzione per età nei luoghi del potere. Dal 1957 a oggi sono state fatte tre leggi e due riforme costituzionali senza riuscire a risolvere neppure il problema della definizione delle aree metropolitane, cioè la forma più nuova dell’urbanizzazione contemporanea, riuscendo all fine solo a farle coincidere con la più vecchia delle circoscrizioni amministrative, la provincia, che nel frattempo viene eliminata come obsoleta.

guido ha detto...

L’unico vero cambiamento, con conseguenze anche politiche gravi, è stata la trasformazione profonda del muoversi, abitare consumare (incluso il consumo di fandonie politiche) avvenuta in queste aree del periurbano (sprawl). I meglio fichi del bigoncio intellettuale milanese sono lì a tirarsela con la riapertura dei Navigli, chiusi da Mussolini circa un secolo fa per modernizzare Milano, mentre le periferie della città e il suo periurbano si sviluppano selvaggiamente senza nessuna idea di visione ordinata da parte di una urbanistica che si è largamente trasformata in fabbrica di totem architettonici da mettere qui e là nella città. L’arretramento delle ferrovie nei primi anni del xx ha lasciato una prospettiva urbana europea (Turati-Repubblica) che regge ancora oggi. L’arretramento delle Varesine che doveva dar luogo al “Nuovo Centro Direzionale” il grande perno della nuova Milano del dopoguerra, si è realizzato nel modo che tutti possono vedere solo 70 anni dopo o giù di li. Mentre avveniva questa trasformazione la cultura politica seguiva i bardi urbani che decantavano “er teritorio” e la piccola comunità (fornendo biada alla Lega ai vari CL, per non parlare delle mafie) arrivando persino a sostenere che in Italia era in atto un “ritorno alla campagna”. E adesso arriva Bauman sventolando una liquidità ideologica che tutti si affrettano a raccogliere con l’entusiasmo che descrive Gadda magistralmente a proposito delle “idee cetriolo”. Non sorprende che Renzi raccolga voti (come lo aveva già fatto Berlusconi) con le parole d’ordine di una modernità che dagli anni sessanta in poi è stata in effetti sottratta agli italiani in quasi tutti i campi meno che in quello della vendita dei lustrini e di qualche chiappa per dare una illusione di libertà sessuale a un popolo che non scopa (sommate le variabili macro [Natalità in calo+scarsissimo uso dei metodi concezionali sicuri+aborti in calo] e poi ditemi dove sono gli scopatori italiani) ed è tendenzialmente impotente (le aziende farm. fanno più soldi con i farmaci erettili che con quelli per l’Alzheimer chiarendo dove si trova il floscio che spaventa i maschi italiani). Mi spiace, ma di liquido qui c’è solo la loquela (e io sospetto anche il cerebro) di Bauman e di chi se la beve. La modernità di Renzi si vede tutta nella vicenda della “grande partecipazione” Alle 16 il suo poderoso apparato digitale aveva già stimato in 4 milioni e 100 (o 200 non mi ricordo bene) la partecipazione, ovviamente grazie a Renzi stesso. Oggi si passerà a un’altra supercazzola, per non dover rendere conto del flop. Ma come dice angiubb questa è la nuova realtà



“Perché sostengo Matteo Renzi

I tempi sono cambiati. Perché la realtà è cambiata. Non più fissa, immobile, quasi eterna, come prima ad esempio dell’avvento della televisione. E poi, contraddittoria, relazionale, a specchio, come manifesta, per rimanere all’esempio introdotto, mediante (medium) lo schermo della televisione. Oggi, ancora mediata attraverso l’utilizzo di uno strumento, il più delle volte un computer, ma per la prima volta mobile, liquida (Bauman), e questo perché per gran parte già inter-attiva.

Questa nuova realtà ha pertanto bisogno di nuove chiavi di lettura ed interpretazione, in grado di capire il significato pieno di un e-vento, che si manifesta sempre più in tempo reale, interessando e coinvolgendo tutti i protagonisti (stakeholder activism), che sarà sempre più difficile separare tra attori e spettatori.

Questa è la realtà e questo è il tempo che siamo de-stinati a vivere. Adesso! “



Get a life! Vivete nel Truman Show, e viva Renzi! (ma non crediate per favore di diventare attori, sarete sempre e solo spettatori). Good Luck!. Life is NOW!