Il Network per il Socialismo Europeo - appunti agostani.
pubblicata da Marco Lang il giorno Venerdì 3 agosto 2012 alle ore 14.53 ·
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Facebook è un mezzo, uno strumento. Con il gruppo facebook del Network per il Socialismo Europeo, abbiamo scelto di confrontarci con tutti coloro che, a prescindere dalla provenienza, abbiano sposato convintamente l'opzione socialdemocratica, ritenendo che la cultura politica e di governo del socialismo europeo sia la principale risorsa per una sinistra italiana che negli ultimi 20 anni ha perso progressivamente identità, memoria, autonomia politica e programmatica.
Non conta quindi la biografia ma la scelta di appartenere, qui ed ora e da ora in poi, alla famiglia del movimento socialista europeo.
In questo sta la nostra originalità rispetto agli altri gruppi di matrice socialista, essenzialmente biografica, che spesso sono ancora condizionati da fatti che - per quanto abbiano segnato la nostra storia - sono da consegnare all'analisi ed alla ricerca storica ed alla riflessione politica, in modo da evitare di ripetere in futuro gli errori (e per certi versi gli orrori) del passato. Fatti che - a nostro avviso - non possono più condizionare le scelte politiche di oggi e del futuro.
Quanto alla scissione di Livorno, chi ritiene che non sia superata lo fa o per affermare in modo autoreferenziale la propria identità socialista, che ne fa l'unico puro in una sinistra che deve ancora emendarsi dalla scelta terzinternazionalista e sovietica, oppure per criticare - in questo caso anche a ragione - quanti essenzialmente nel PD hanno ritenuto che il crollo del muro di Berlino portasse con sé anche il crollo del socialismo come ideale, progetto, obiettivo, idea di società alternativa ed antagonista a quella capitalistica.
Anche in questo caso, però, si rimane su un aventino fuori tempo e fuori luogo, per cui anche le cose più interessanti che avvengono in casa PD - come ad esempio l'emersione di una sinistra che inizia senza infingimenti a dirsi socialista ed a ritenere il socialismo europeo l'unico terreno possibile sul quale condurre al competizione politica contro le forze conservatrici - vengono liquidate come semplici riposizionamenti che saranno riassorbiti dal ventre molle del PD.Per non parlare del lento ma continuo processo di avvicinamento di SEL al movimento socialista europeo, visto spesso o come troppo timido o mera finzione perché in realtà "son tutti comunisti". E con questi è completamentte inutile parlare: una vera perdita di tempo.
Secondo queste letture, nulla potrà avvenire di buono a sinistra se non attraverso la riorganizzazione di un soggetto socialista che rimetta di nuovo insieme i cocci del vecchio PSI e di ciò che ne rimane. Dimenticando che l'esperienza della costituente socialista già c'è stata e già è fallita, definitivamente.
Noi invece riteniamo che intanto debba emergere a sinistra, nelle forme possibili, una rinnovata "soggettività" socialista; che debba emergere ovunque, nel PD come in SEL e che questa sia la condizione necessaria per rinnovare in senso popolare, europeo e socialista la sinistra italiana. Il soggetto socialista verrà da sé, sarà la conseguenza di questo processo.
Del PSI non ho parlato perché, più ancora dei vari gruppi esistenti di socialisti "autentici" (virgolette volute e necessarie), è il campione, nel proprio gruppo dirigente e non solo - fermo restando che anche nel PSI ci sono compagni che si ribellano, pur restando nel partito, ad una deriva che fa del mantenimento di un microgruppo di vertice l'unico obiettivo - di questa fiera dell'autoreferenzialità che ha avuto come esito quello di concorrere alla definitiva marginalizzazione di ciò che fu il socialismo italiano, con pregi e difetti, conquiste ed errori.
Malgrado loro, però, quando la politica si riprende i suoi spazi, le ragioni della politica e della cultura politica riemergono prepotentemente e con esse, necessariamente, la cultura politica e di governo del socialismo italiano ed europeo.
Noi abbiamo il compito, semmai, di trovare i modi possibili che possano favorire il confronto, l'incontro, tra tutti coloro che si mostrino disponibili ad ascoltare le ragioni degli altri, che ritengano che la sinistra è fatti di inclusione e coinvolgimento e non di autosufficienza e damnatio memoriae. Penso che ne troveremo molti disponibili a rimettersi in gioco ed a trovare in un accordo di coalizione basato sull'asse PD/SEL le ragioni di un impegno rinnovato. Questo deve essere il nostro obiettivo prioritario e sinceramente poco mi interessa stare a discutere con chi nel possibile dialogo trova solo l'occasione per mettere una serie infinita di "però".
IL percorso è tracciato e non sarà una passeggiata di salute. Perder tempo con cacadubbi e con chi ha fatto dell'autoreferenzialità la cifra (unica) della propria esistenza politica, vera o virtuale che sia, è la controindicazione esplicita per qualsiasi iniziativa che voglia avere possibilità di successo.
Nel corso dell'ultimo anno siamo cresciuti, il Network è diventato una realtà a cui è riconosciuta dai propri interlocutori - ad ogni livello - una identità politica e culturale, un'autonomia di pensiero libero e critico che sin dall'inizio abbiamo ritenuto che dovesse essere la nostra principale caratteristica per renderci impermeabili a tutte le polemiche che ciclicamente attraversano l'area socialista, o, meglio, quello strano insieme di sigle, spesso del tutto virtuali, dove si ritrovano insieme socialisti ed ex socialisti in una polemica che il più delle volte risulta non avere il minimo senso. Il Network è cresciuto sui territori, con le manifestazioni e le iniziative, e contemporaneamente ha raggiunto livelli di eccellenza il gruppo su FB, grazie al concorso di tutti i compagni che quotidianamente trovano il tempo e la voglia di portare - sulle pagine del gruppo - il proprio contributo ad un dibattito che generalmente è approfondito, ricco di spunti e - soprattutto - mai banale, anche nelle punte polemiche e magari sofistiche di alcuni.
Abbiamo in cantiere una serie di iniziative ed a partire da settembre cominceremo a promuoverle su queste pagine, chiedendo il concorso di tutti quanti, sia nella loro definizione che nella organizzazione pratica.
A novembre si terrà la seconda assemblea nazionale del Network, alla quale potranno partecipare, con diritto di parola e di voto, tutti i compagni regolarmente iscritti al Network ed i rappresentanti delle associazioni e dei circoli aderenti al NSE come soci collettivi.
Spero che per novembre molti (l’ideale sarebbe “quasi tutti”) dei compagni che intervengono quotidianamente sul gruppo siano diventati anche membri attivi del Network.
Facebook è uno strumento, un mezzo e probabilmente è diventato ormai il più efficace per la possibilità di coniugare la velocità delle informazioni con un necessario approfondimento dei temi.
La politica, l’iniziativa politica deve però avere un valido riscontro nel mondo reale, negli incontri e nei confronti pubblici. E’ quello che abbiamo cercato di fare, con discreti successi, fino ad ora ed è quello che vogliamo continuare a fare, sempre meglio, da ora in avanti.
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