lunedì 16 gennaio 2012

Marcello Rossi: L'uomo giusto al posto giusto

Il Ponte, dicembre 2011
L'UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO di Marcello Rossi

"...Per il momento prendiamo atto che Mario Monti a Palazzo Chigi - o per consiglio del trio Obama-Merkel-Sarkozy o per intuizione di Napolitano - rappresenta una rassicurazione alla Bce riguardo alla realizzazione di quel piano di risanamento che già mesi or sono era stato "consigliato" a Berlusconi, e nel contempo comporta il trionfo del "cattoliberismo", sia come impianto economico, sia come filosofia di vita. Monti è persona seria e nel suo campo preparata. A lui si chiede l'avvio di quella "rivoluzione liberale" in salsa cattolica - Stato leggero, tagli drastici alla burocrazia e agli sprechi, libertà di azione alle imprese specialmente per quanto concerne i rapporti di lavoro, aiuti consistenti alla scuola privata, liberalizzazioni e privatizzazioni - che anche Berlusconi aveva eletto a suo cavallo di battaglia, ma che per una larga serie di motivi, non ultimi l'insipienza e l'incultura, non era riuscito a far andare oltre una pura petizione di principio.
Forse al punto in cui siamo - per alcuni, un punto di non ritorno - non resta che affidarsi a Mario Monti, ma non ci si può nascondere che la riuscita della sua azione è la certificazione del fallimento completo della sinistra. Né Napolitano né Bersani, che pure hanno speso la loro vita politica all'interno della sinistra, sembrano aver preso in considerazione questo aspetto. E l'appoggio del Pd al nuovo governo "senza se e senza ma" - come Bersani ha dichiarato - dimostra in modo evidente, lapalissiano direi, che ormai questo partito è un partito di centro e non di centro-sinistra, e "sinistra" è solo un orpello scomodo. Si è finalmente conclusa quella mutazione genetica della sinistra tradizionale che era cominciata con Craxi nel partito socialista alla fine degli anni settanta, che nel Pds era stata cavalcata dagli allora giovani colonnelli, e che ora, nel declino di una Seconda repubblica che non è mai nata, porta il segretario del maggiore partito di centro-sinistra a sostenere che il cattoliberista Monti è l'uomo giusto al posto giusto. Con buona pace di tutti coloro - noi compresi - che pensavano che sinistra significasse "laicità", "pubblico" e "socializzazione". Sic transit gloria mundi."

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