Devo a Gianni Mura, e ai suoi “cattivi pensieri” pubblicati su la Repubblica di domenica 28 dicembre 2008 la possibilità di aver recuperato l’Ansa di Martedì 23 dicembre delle 19.35 che da Dinami (Vibo Valentia) dava questa notizia:
“Hanno catturato un gatto e lo hanno impiccato per gioco ad un palo. I carabinieri hanno denunciato tre studenti. I tre sono di Dinami e hanno uno 19 anni e gli altri due 17. Il gatto, di proprietà di un pensionato, R.T., è stato trovato impiccato nei pressi di un bar nella frazione Melicuccà. Da quanto è emerso dalle indagini, il gatto era l’unica compagnia per il pensionato che non è sposato e vive solo.”
Il primo atto del film di Bernardo Bertolucci, Novecento, si chiude su alcuni protagonisti presi di spalle che si allontanano dalla macchina da presa. In fondo alla scena si intravede la coda della processione dei “rossi” che hanno accompagnato i loro compagni bruciati vivi nel rogo della “casa del popolo”; a sfilare sulla destra a chiudere il mesto corteo, è un drappello di militari a cavallo, lancia erta a riposo; ed in primo piano si avanzano, sempre ripresi di spalle, un gruppo di fascisti, che rassicurati nella loro congenita vigliaccheria, dalla presenza dei militari e dalla distanza dei “rossi”, oltraggiano questi con parole di scherno. Il più baldanzoso del gruppo, l’Attila impersonato da Donald Sutherland, ha da poco portato a termine una gloriosa impresa, rappresentata nella scena precedente.
Appeso un gatto ad un gancio nel muro, e li costrettovi con la cintura dei pantaloni, lo ha ucciso con una testata. La sua testa, quando si chiude il film, è ancora imbrattata del sangue del gatto.
Bertolucci è stato criticato a suo tempo, per aver tratteggiato nel suo film un fascismo caricaturale, tutto espresso da figure demoniache. Intervistato da Maurizio Porro per l’uscita del DVD approntato in occasione del trentennale del film, Bertolucci ha dichiarato fra l’altro di aver pensato alla possibilità di chiudere la sua opera con un “terzo atto”, capace appunto di arrivare alla fine del secolo che dà il titolo al film, ma di aver desistito una volta che si è convinto come non ci siano più in Italia le condizioni culturali per accogliere un’opera del genere, sin dalla sua realizzazione.
Non riesco davvero ad immaginare in quanti, leggendo Mura, siano andati con la memoria al film di Bertolucci, mentre non passa giorno che non mi senta spiegare che il fascismo appartiene al passato, che non si possono fare paralleli con il presente, e che certamente non basta un gatto impiccato a far cambiare idee autorevolmente espresse.
Sarà, ma il puzzo di fascismo che si sente in giro, per me assomiglia molto anche all’odore nauseabondo che promana dall’Ansa ripresa da Mura e da nessun altro.
Vittorio Melandri
2 commenti:
Herr Vittorio, bravo....si e: accorto del puzzo di fascismo leggendo Mura e dal bel film di Bertolucci B.
Per caso e' mai stato a Cuba, oder die Republik des Lybiens oder des Turkeys...mi scusi per I'll mio pessimo auf. Itaslienische scritto....vada cortesemente a vedere il film The Milllionaire nei cinema in Europa.....forse e'meglio dibattere nel blog....vive kautskji
Hai ragione,non passa giorno che venga additato come un visionario chiunque veda i germi di una rinascita fascista nella società.
Eppure,la crudeltà efferata della notizia,pur riguardante un gatto è tale da porre interrogativi.Probabilmente
i ragazzi protagonisti sono pure di"buona famiglia",anche molti fascisti lo erano.
La similitudine sta nell'azzeramento della persona umana una volta in gruppo.
La coscienza civile significa è deficitaria e non sto parlando di "valori"astratti.
Del resto,in assenza di politica trionfa la demagogia e abbiamo illustri esempi nei nostri Berlusconi e Di Pietro.
La destra è di per sè populismo si sa.
La sinistra,quella laica,libertaria,socialista,riformista è stretta in un angolo ma,mai come in questo periodo ,pur ridotta ai minimi termini è animata da grande passione e determinazione.
L'Italia ha bisogno di una grande forza socialista,i compagni confluiti nel P.D dovrebbero intendere che non è possibile essere un tutt'uno con i clericali pegno cessare di essere socialisti anche perchè,storicamente,destra e clericali vanno a braccetto e noi,checchè ne dicano i "tranquillizzatori" di professione ,siamo in piena offensiva clerico fascista.
Dobbiamo scendere nelle strade,nelle piazze,fare politica in maniera attiva,visibile,far capire ai padroni del vapore che non si bevono tutti con gli spot pubblicitari.
Un cordiale saluto e W il partito socialista
Giovanni Battista Ferrari
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