Dice Gabanelli: “Se lasciamo stare le questioni etiche” - che però ci sono e che pesano come macigni, se si presume di appartenere alla specie umana, come la chiamava Robert Antelme - c’è un ragionamento assai praticamente fondato.
I VIRUS NON FANNO DISTINZIONI
Io donna 13.12.2008
Cinque senatori della Lega Nord hanno proposto un emendamento alla legge sulla sanità nazionale che verrà discusso nelle prossime settimane. Si tratta di abolire la gratuità delle cure agli stranieri senza permesso di soggiorno e introdurre l'obbligo per i medici di segnalarli alle questure. Attualmente,infatti,le strutture sanitarie non possono denunciare un cittadino irregolare che ha bisogno di cure mediche,a meno che non sia coinvolto in un reato. Con questo emendamento,valido sia per gli adulti che per i bambini,i firmatari pensano di poter individuare un cospicuo numero di immigrati non in regola. Se lasciamo stare le questioni etiche,che meritano altri ragionamenti,e considerano solo quelle pratiche:arginare l'immigrazione clandestina (e colpire chi ci specula sopra) è un dovere per un paese civile. Bisogna però prendere provvedimenti che non rischiano di compromettere la salute collettiva. Se,per esempio,un immigrato irregolare contrae una malattia infettiva e non si presenta in ospedale,per paura di essere rimandato a casa,oltre a mettere in pericolo la sua salute favorisce il contagio di altre persone. Dati epidemiologici recenti dicono che in Italia sono proprio gli stranieri ad ammalarsi di più,a causa delle condizioni di vita precarie e del minore accesso alle cure mediche. Togliere loro la possibilità di rivolgersi con fiducia a un medico significa compromettere alcuni meccanismi virtuosi,come gli screening di prevenzione e le campagne di vaccinazione,che limitano il diffondersi di malattie. Avere meno gente da curare e meno ammalati da sostituire sul posto di lavoro si traduce in un risparmio economico a carico della collettività. Lo Stato della California,che aveva tentato la stessa strada,ha dovuto fare marcia indietro, perché molti medici del pronto soccorso si sono rifiutati di diventare delatori e hanno fatto appello al giuramento di Ippocrate,che impone loro di curare ogni malato senza distinzioni di sorta. Dall'altra parte gli amministratori di pubblici si sono resi conto che i virus non fanno distinzioni fra chi ha un permesso di soggiorno e chi non ce l'ha,e che spesso sono proprio gli irregolari a prendersi cura degli anziani,a servire ai tavoli dei ristoranti o a svolgere infiniti lavori a contatto con il prossimo. In breve tempo si sono accorti che privare le persone delle cure mediche avrebbe riempito le tasche di curatori ciarlatani e messo a repentaglio la salute di tutti senza essere un vero deterrente per l'immigrazione irregolare.
In Italia il ricovero dei clandestini incide per lo 0,063% dell'intera spesa sanitaria. Se l'emendamento venisse approvato, a fronte di un risparmio minimo, potremmo ritrovarci con un aumento del rischio di contagio per malattie infettive serie, come morbillo,tbc,meningite. La lungimiranza dovrebbe essere la prima virtù di un politico degno dell'incarico che gli è stato affidato.
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