mercoledì 31 dicembre 2008

Jan Palach: un eroe della libertà

(documento redatto da Enzo Biassoni, Mario Martucci, Sergio Vicario ed altri )
Jan Palach:

per non dimenticare un eroe della libertà



Noi, che quarant'anni fa eravamo impegnati a Milano nel Movimento Studentesco, potevamo fare di più quando, il 16 gennaio del 1969, il giovane ventunenne cecoslovacco Jan Palach si trasformò in una torcia umana per protestare contro l'occupazione militare sovietica e contro la repressione nel sangue della Primavera di Praga.



Molti di noi furono colpiti dalla drammaticità di quel gesto estremo, ma il Movimento non ne comprese fino in fondo la portata storica e strategica. Jan Palach denunciava l'oppressione sovietica e interpretava la volontà dei popoli dell'Est europeo di riconquistare quelle stesse libertà fondamentali che, con passione, rivendicavamo nelle piazze per il Vietnam e per altri popoli in lotta per l'indipendenza.



Grazie anche al fuoco che avvolse il giovane Palach, nel decennio successivo ci impegnammo a fianco delle lotte di Charta 77, di Solidarnosc e dei dissidenti dell'Urss fino alla caduta del Muro. Tuttavia, la nostra generazione, con la medesima sincerità con cui rivendica il suo contribuito all'affermazione della partecipazione popolare e della democrazia e al riscatto degli oppressi, deve avere l'onestà intellettuale di fare i conti con il debito di riconoscenza e di verità che è dovuto, oggi come ieri, al sacrificio di Jan Palach.



In occasione dell'anniversario del suo sacrifico, saremo in Piazza San Venceslao a Praga per testimoniargli con convinzione la nostra gratitudine e per ricordare ai giovani, usando le parole di Alexander Dubcek, che "l'uomo e l'umanità sono capaci non soltanto di conoscere il mondo, ma anche di trasformarlo'", alla condizione, però, di saper guardare alla realtà con intelligenza ed onestà.

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