Con una lettera-documento rivolta alle Istituzioni, il partito socialista ha posto dieci "comandamenti" per ridare credibilità ai comportamenti politici. Il documento su etica e politica-si legge nel testo approvato al termine della segreteria socialista-chiede con forza ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio dei ministri e ai segretari di tutti i
partiti politici che si recuperi, attraverso l'adesione alle proposte contenute nel decalogo, il primato della risposta politica rispetto alla grave crisi economica e di rapporti con la società, anche alla luce dei troppi casi di immoralità esplosi recentemente in diverse zone italiane. Non è infatti con l'antipolitica alla Di Pietro e con risposte demagogiche ed episodiche che si potrà sconfiggere la crisi di autorevolezza dell'azione politica nel paese. Per cui appare ineludibile:
1) Impegno delle istituzioni di ogni ordine e grado a pubblicare sui propri siti gli elenchi degli eletti di primo e secondo grado con le rispettive indennità;
2) Perequazione delle indennità dei consiglieri regionali alla misura percepita dalle assemblee legislative regionali più sobrie (Toscana, Umbria). Si tratterebbe di un risparmio di circa 110 milioni di euro annui;
3) Finanziamento pubblico da assegnare esclusivamente ai partiti che siano in regola con l'art. 49 della Costituzione;
4) Promuovere nelle regioni e presso il parlamento italiano una legge che disciplini i gruppi di interesse;
5) Per quanto concerne le nomine negli enti di secondo grado le proposte possono essere avanzate dal governo, dai gruppi consiliari e parlamentari o essere acquisite attraverso un avviso pubblico;
6) Negli enti di secondo grado di nomina locale, regionale, parlamentare e di governo il nominato non può superare i due mandati;
7) Ciascun soggetto può essere nominato da un'istituzione solo in un ente;
8) Nelle nomine negli enti di secondo grado deve essere garantita la parità di genere a fronte di curricula equivalenti;
9) Prevedere incompatibilità fra incarichi parlamentari e incarichi negli enti indiretti di ogni ordine e grado;
10) Prevedere che gli incarichi di governo negli enti locali vengano assegnati a personalità elette dal popolo".
Infine, si legge nel documento, occorre creare una stazione unica appaltante provinciale affidata alle prefetture (o ad un' Authority indipendente) che gestisca le gare indette dagli enti locali, dalle Regioni o dalle amministrazioni periferiche dello stato.
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