domenica 3 luglio 2022

Franco Astengo: Sinistra, elezioni 2023

SINISTRA: ELEZIONI 2023 di Franco Astengo L'avvenuta presentazione dell'alleanza elettorale tra Sinistra Italiana e Europa Verde e la prospettiva di formazione di una lista guidata da De Magistris comprendente Potere al Popolo e Rifondazione Comunista sembrano rappresentare gli elementi sui quali potrebbe poggiare l'ipotesi di una presentazione elettorale separata a sinistra (semplifico). Una divisione promossa soprattutto dalla questione del rapporto nei collegi uninominali (stante l'attuale formula elettorale) con il PD. Ritengo sia necessario intervenire su questo quadro non tanto per una generica richiesta unitaria del tipo "mozione degli affetti" ma in ragione dell'insufficienza di entrambe le proposte sia sul terreno progettuale, dei riferimenti sociali, della complessità della proposta politica: a) la centralità del nesso tra proposta politica e questione ambientale (schematizzo arbitrariamente allo scopo di economia del discorso) rappresenta il punto saliente dell'incontro Sinistra italiana - Europa Verde. Una centralità che potrebbe costituire un punto di debolezza rispetto alla complessità della situazione in atto limitando oggettivamente i possibili riferimenti sociali e di conseguenza d'opinione ed elettorali; b) del resto un'espressione di tipo personalistico - movimentista come quella rappresentata dalla "opzione De Magistris" (semplifico anche qui) appare anche in questo caso complessivamente monca sul piano dei riferimenti sociali oltre che facilmente definibile come isolata sul piano più propriamente politico Almeno sui punti successivamente elencati sarebbe dunque significativo realizzare un momento di confronto molto stringente tra i rappresentanti di queste due opzioni assieme ad altri soggetti (compresi quelli di espressione degli eredi della sinistra socialista , quelli del civismo progressista, in alcuni casi già sperimentati nelle elezioni amministrative, del pacifismo organizzato in particolare nel campo cattolico): 1) La situazione del conflitto russo - ucraino sta portando a una situazione (vedi convegno NATO di Madrid) di ritorno alla logica dei blocchi che, da parte occidentale, si pensa di affrontare con una coincidenza UE/NATO (declinando in questo modo il già delicatissimo tema dell'esercito europeo. Una ipotesi quella della coincidenza UE/NATO verso la quale andrà sicuramente affermato un punto di contrasto: 2) Il tema ambientale non potrà essere assunto come "single issue" ma dovrà essere compreso in una operazione di alto profilo intellettuale non solo dall'opzione pacifista (come appare naturale) ma anche da una capacità di tenere assieme il quadro imposto dall' allargamento delle disuguaglianze e delle condizioni di sfruttamento attorno a quella che si definiva "contraddizione principale". Il tema del recupero salariale appare decisivo rispetto all'impedire lo scivolamento nella fascia di povertà per milioni di persone prive anche della possibilità di utilizzo del welfare ridotto alla giungla dei bonus: giungla corrispondente a quella del mercato del lavoro; 3) Il tema del "perimetro del governo Draghi" dovrà essere analizzato tenendo conto della crisi della democrazia, degli attacchi alla Costituzione, del tentativo in atto da tempo di mutamento della forma di governo. Mi fermo a questo punto e sicuramente avrò esposto un quadro del tutto incompleto e abborracciato: mi permetto però anche di avanzare (o di ri-avanzare) la proposta della costituzione di un tavolo di confronto sul punto nodale della presenza elettorale di una sinistra non populista e non legata a opzioni di anti-politica che pure sono presenti in scelte che appaiono già in via di definizione organizzativa. Tralascio altri argomenti di assoluta importanza come quello dell'emergere di una ulteriore difficoltà nel cogliere l'indispensabile obiettivo della presenza istituzionale derivante dalla riduzione del numero dei parlamentari e dell' attuale assoluta incertezza in tema di formula elettorale.

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