venerdì 1 luglio 2022

Roberto Biscardini: 130esimo socialista

130ESIMO SOCIALISTA DAL PSI DI MILANO, OLTRE IL PSI di Roberto Biscardini Una bella iniziativa per ricordare il 130esimo anniversario della nascita del Partito socialista italiano è stata presa proprio dal Psi milanese sabato scorso 25 giugno. Senza troppo retorica sul nostro glorioso passato, senza la sola celebrazione del nostro pantheon, ma con la volontà precisa di guardare avanti. Rivolta come è giusto che sia alla crescita di una nuova generazione di socialisti, che potrebbero farsi avanti se, al di là della debolezza delle organizzazioni politiche socialiste, fosse più forte e chiara la domanda sociale di socialismo. Un incontro aperto al confronto e alla collaborazione con altre realtà politiche e sociali, quelle che nel volontariato praticano il socialismo concretamente e non lo predicano. Attenta a costruire con altri un nuovo corso della politica socialista, partendo da Milano. Con la consapevolezza che per costruire un’area della sinistra socialista larga, oltre lo stesso Psi appunto, è arrivato il momento di stare molto sul concreto, contaminandosi con altre esperienze, cogliendo dalla realtà e dalla società tutto ciò che è vivo, concreto, forte e significativo. Intercettando quelle esperienze di per sé socialiste, che oggi si praticano soprattutto nel sociale cristiano e laico, e che sono socialiste nei fatti più che a parole. In questo senso l’appuntamento organizzato dal Psi di Milano al Palazzo delle Stelline è stato un appuntamento nuovo e necessario. Che ci ha invitato a guardare al futuro partendo dal presente, un presente così drammatico che viene persino prima del possibile futuro. Il presente della gravissima questione sociale che coinvolge tutto il paese e coinvolge anche città ricche come Milano (anzi troppo ricche per consentire a tutti di vivere una vita dignitosa e senza povertà), anch’essa disuguale, anch’essa ingiusta nei confronti delle persone più fragili e povere o che nella povertà rischiano di finirci presto per diverse ragioni, pur appartenendo a ceti medi o persino medio alti. Il bisogno di un socialismo materialista, all’altezza delle sfide per uscire dalla crisi sociale, democratica ed economica, per affrontare in modo serio il tema della guerra e delle sue conseguenze sul piano democratico, è stato ben esposto dai tanti ospiti chiamati a dare il proprio contributo. In particolare, non potendo citarli tutti, quelli di Andrea Panaccione della Fondazione Brodolini, di Pasquale Seddio presidente dell’Opera Cardinal Ferrari e di Heidi Ceffa direttrice del Welfare Ambrosiano. Ma soprattutto il taglio politico dato da Mauro Broi, segretario del Psi milanese, anche sulla base dell’esperienza fatta a Milano con la lista unitaria dei “Socialisti di Milano”. Broi ha tirato le somme rispetto all’attuale situazione politica, indicando una prospettiva condivisa. In sintesi: anche dopo l’ultima tornata elettorale, nonostante il Pd rivendichi di essere il primo partito, le destre prevalgono come coalizione, registrando un riequilibrio interno a favore di Fdi. Con la legge elettorale vigente, alle prossime elezioni politiche, è assolutamente possibile che l’Italia sia consegnata ad una maggioranza di destra e sovranista. Né ci si può accontentare dei risultati dei ballottaggi, anche perché abbiamo imparato che ogni elezione fa storia a sé. A questo si aggiunge, la totale debolezza strategica della proposta Pd, tutta e solo concentrata sul cosiddetto “campo largo”e la debolezza ancora più evidente di tutti coloro che molto confusamente si agitano alla ricerca di una nuova aggregazione di centro o di più centri. Molti protagonismi, identità generiche e programmi assolutamente confusi. Di fronte all’anomalia italiana in un Paese in cui la sinistra non c’è più e non c’è più un grande e incisivo partito socialista, è giunto il momento di agire con coraggio per dar vita ad una nuova forza socialista di sinistra che si ispira esplicitamente nell'identità e nelle politiche alla nuova sinistra socialdemocratica europea. Una forza che riaffermi l’attualità della questione socialista, contro la guerra, contro l’ingiustizia sociale, per l’uguaglianza e la solidarietà. Una nuova alleanza politica e sociale capace di dar vita ad una vera sinistra di governo che si rivolge in primo luogo a quella parte della società che soffre e non vota più, per malessere, sfiducia e delusione. Con coraggio si tratta di mettere da parte le inutili discussione sul passato e dar vita, partendo da Milano, ad un laboratorio politico che raccolga forze diverse e disponibili a lavorare a un nuovo progetto della sinistra. Questa è la proposta che viene dal Psi milanese. Una nuova area politica che, senza infingimenti, si pone come obiettivo quello di rinnovare la sinistra, per metterla in grado di contendere il governo alla destra in Italia e in Lombardia.

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