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mercoledì 14 giugno 2017
Vittorio Melandri: Il piovorno e il sarcastico
IL PIOVORNO ED IL SARCASTICO
Marco Travaglio su “Il Fatto Quotidiano” di oggi, commenta il flop elettorale del M5s, ed utilizza un sarcastico (a dir poco) ritratto di Riccardo Lombardi (il cui profilo fisiognomico è anche battezzato “piovorno”) del suo maestro I. Montanelli, per paragonare appunto a quella di Lombardi, la voluttà “sconfittista” di Grillo.
Senza nessuna pretesa di insegnare alcunché al Direttore, al contrario, consapevole nelle vesti di suo lettore, di poter condividere con lui la convinzione “laica” che nessuno è perfetto e proprio anche i più intelligenti e capaci della nostra specie possono incorrere in castronerie, colgo l’occasione per ringraziarlo della possibilità di cogliere nelle sue parole scritte, l’ennesima conferma di quanto sopra.
Il ritratto di Riccardo Lombardi che, opera del suo maestro Indro Montanelli, ha generosamente fatto riaffiorare alla memoria di noi suoi lettori, è appunto la patente dimostrazione che nessuno è indenne dal prendere cantonate, anche turandosi il naso.
Sono molte le sconfitte politiche contro cui Lombardi è andato a sbattere, e bastino due nomi per riassumerne molte con poche lettere …..
….. Gianni De Michelis e Fabrizio Cicchitto.
Limitando però l’uso della fisiognomica alla indispensabile satira, sull’Unità, dove anche Travaglio scriveva, il 18 settembre del 2004 in occasione dei vent’anni dalla sua morte, così descriveva il “piovorno” Riccardo uno che lo conosceva meglio di Montanelli, Vittorio Emiliani:
«Nonostante avesse lasciato la Sicilia ancora giovane (era nato a Regalbuto, in provincia di Enna nel 1901), all’inizio degli studi di Ingegneria completati al Politecnico di Milano, manteneva nel suo bel linguaggio, tecnico e immaginoso insieme, a volte tagliente, la cadenza isolana. Era severo, austero nelle espressioni morali e politiche, e però ironico e divertente nella quotidianità. Non certo l’uomo cupo e aggrondato che Indro Montanelli ha voluto sino alla fine descrivere. Nel privato, con noi, che stavamo fra i 20 e i 30 anni, era spesso allegro, spiritoso.»
Questo per amore di qualche spicciolo di verità
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