ASSEMBLEA DEL BRANCACCIO di Franco Astengo Ho seguito con attenzione, sia pure da lontano, l’assemblea del Brancaccio e mi permetto di riportare di seguito l’e-mail che il 6 Giugno scorso, letto l’appello di Montanari e Falcone, ho spedito al Manifesto che, naturalmente, non ha pubblicato. Ecco il testo: “Leggo Montanari e Falcone e ritrovo sconsolatamente la stessa logica di sommatoria aggregativa di stampo movimentista che già tradì l’Arcobaleno ( 1 ministro, vari sottosegretari, 100 parlamentari tra cui il Presidente della Camera: risultato zero spaccato), Rivoluzione Civile e portò al nanerottolo chiamato “Lista Tspiras”. A prescindere che appare obbligato comunque (nonostante le proclamazioni verbali), se si intende seguire questa via, un rapporto con i soggetti organizzati, compresi quelli che intendono resuscitare il centrosinistra filoeuropeo ( nostalgici dei loro fallimenti e della loro politica liberista) perchè si pensa a queste cose soltanto in vista delle elezioni e non ci si mette mai al lavoro per costruire una soggettività politica autonoma, capace di proporre alternativa, all’altezza delle contraddizioni reali, in rapporto con quella che è stata la storia della sinistra in Italia nei suoi punti più alti? Perchè si pensa sempre e soltanto alle elezioni come scorciatoia?” Mi pare che l’insieme delle indicazioni contenute in queste poche righe possano essere considerate ancora come valide ad assemblea conclusa, considerato che non sono state minimamente sciolte le ambiguità verso quell’altra assemblea indetta per il 1 Luglio e nella quale la platea sarà per certi versi la stessa di quella di oggi. Ci sarebbero da aggiungere diverse annotazioni riguardanti il fallimento della costruzione di soggetti politici che pure si è verificato recentemente e certe prosecuzioni di percorso che, a mio giudizio, andrebbe riflettute in profondità (penso alla dichiarazione di Manuela Palermi sulla stessa assemblea del Brancaccio) ma non è questa la sede adatta. E’ importante centrare la critica su ciò che è accaduto oggi è farne, se possibile, una critica “costruens” per una sinistra d’opposizione per l’alternativa (uno slogan, d’accordo, ma serve per riassumere). Grazie se qualcuno vorrà pubblicare e/o diffondere questo testo.
1 commento:
ASSEMBLEA DEL BRANCACCIO di Franco Astengo
Ho seguito con attenzione, sia pure da lontano, l’assemblea del Brancaccio e mi permetto di riportare di seguito l’e-mail che il 6 Giugno scorso, letto l’appello di Montanari e Falcone, ho spedito al Manifesto che, naturalmente, non ha pubblicato.
Ecco il testo:
“Leggo Montanari e Falcone e ritrovo sconsolatamente la stessa logica di sommatoria aggregativa di stampo movimentista che già tradì l’Arcobaleno ( 1 ministro, vari sottosegretari, 100 parlamentari tra cui il Presidente della Camera: risultato zero spaccato), Rivoluzione Civile e portò al nanerottolo chiamato “Lista Tspiras”. A prescindere che appare obbligato comunque (nonostante le proclamazioni verbali), se si intende seguire questa via, un rapporto con i soggetti organizzati, compresi quelli che intendono resuscitare il centrosinistra filoeuropeo ( nostalgici dei loro fallimenti e della loro politica liberista) perchè si pensa a queste cose soltanto in vista delle elezioni e non ci si mette mai al lavoro per costruire una soggettività politica autonoma, capace di proporre alternativa, all’altezza delle contraddizioni reali, in rapporto con quella che è stata la storia della sinistra in Italia nei suoi punti più alti? Perchè si pensa sempre e soltanto alle elezioni come scorciatoia?”
Mi pare che l’insieme delle indicazioni contenute in queste poche righe possano essere considerate ancora come valide ad assemblea conclusa, considerato che non sono state minimamente sciolte le ambiguità verso quell’altra assemblea indetta per il 1 Luglio e nella quale la platea sarà per certi versi la stessa di quella di oggi.
Ci sarebbero da aggiungere diverse annotazioni riguardanti il fallimento della costruzione di soggetti politici che pure si è verificato recentemente e certe prosecuzioni di percorso che, a mio giudizio, andrebbe riflettute in profondità (penso alla dichiarazione di Manuela Palermi sulla stessa assemblea del Brancaccio) ma non è questa la sede adatta.
E’ importante centrare la critica su ciò che è accaduto oggi è farne, se possibile, una critica “costruens” per una sinistra d’opposizione per l’alternativa (uno slogan, d’accordo, ma serve per riassumere).
Grazie se qualcuno vorrà pubblicare e/o diffondere questo testo.
Posta un commento