domenica 1 dicembre 2013

Vittorio Melandri: La democrazia teiera

“La democrazia è un regime politico fragile, fragilissimo, che va maneggiato con delicatezza, avrebbe dovuto imporre (nel caso della decadenza di Berlusconi – nota mia) un fair play politico che invece è mancato”. Parole di Angelo Panebianco che cita Sergio Romano, ospitate domenica I dicembre ’13, nello spazio che il Corriere della Sera riserva alla sua linea editoriale. Or bene, per quanto fragile sia la “democrazia”, gli illustrissimi editorialisti del Corriere convengono che è un regime che va “maneggiato”…. Ma il “fair play” che stando a loro sarebbe mancato nel caso richiamato, e che avrebbe portato a mettere “fuori gioco per via giudiziaria” (sempre parola di Panebianco) quel Berlusconi che semmai, per via giudiziaria si è messo fuori gioco da solo, stante l’essere ancora vigente un regime democratico dove le leggi, almeno nei casi di scuola, sono uguali per tutti… fa assomigliare il più volte richiamato regime democratico, ad una teiera di fragilissima e finissima porcellana, che la padrona di casa indica ai suoi ospiti nella cristalliera dei pezzi pregiati, aggiungendo subito però che il tè verrà servito in pezzi di minor delicatezza. Se a questo aggiungiamo che il coro bipartisan secondo il quale il Berlusconi mai e poi mai si doveva mettere “fuori gioco per via giudiziaria”, anche se con le sue mani avesse strangolato il più inoffensivo degli odiosi comunisti, è un coro intonato a piene voci sin da quando è “sceso in campo” per difendere la sua “roba”… appare evidente che paragonare il regime democratico vigente in Italia ad una teiera da ammirare e NON USARE, non è un paragone eccessivo ed estremista… e nemmeno ahinoi, comunista. vittorio melandri

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