giovedì 13 marzo 2025

Roberto Biscardini: Sul rimpasto della giunta comunale di Milano

“La decisione del sindaco Sala di spacchettare le competenze dell’urbanistica della casa e del territorio sembra fatta apposta per non consentire ai cittadini di capire dove stanno le responsabilità. Una tecnica già sperimentata che non favorisce né l’informazione né la partecipazione dei cittadini alla vita democratica.” Lo ha dichiarato Roberto Biscardini ex Consigliere comunale di Milano che ha aggiunto: “Non è chiaro se sia il nuovo Assessore Bottero con delega all’Edilizia residenziale pubblica o l’Assessore Conte con delega al Piano casa ad affrontare il nodo principale dell’adozione del Piano per l’Edilizia Economica e Popolare previsto dalla legge 167 che il Comune di Milano da anni considera superata, nonostante questa legge sia assolutamente vigente e cogente nei confronti di un Comune come Milano. Naturalmente nei piani previsti dalla 167 non c’è distinzione tra edilizia residenziale pubblica, cioè sovvenzionata, e edilizia popolare agevolata di cooperative e imprese. MA questo Sala probabilmente non lo sa. La legge 167 obbliga i Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e i capoluoghi di Provincia a formare un piano delle zone da destinare alla costruzione di alloggi a carattere economico o popolare, nonché alle opere e servizi complementari, urbani e sociali, ivi comprese le aree a verde pubblico. Essa indica che tali zone vanno determinate in relazione al fabbisogno di edilizia economica e popolare da calcolarsi tra il 40 e il 70 per cento del fabbisogno complessivo di edilizia abitativa. Non uno scherzo! Aree che il Comune deve mettere a disposizione sia per l’edilizia sovvenzionata (case di proprietà del Comune o di ALER) ma anche per cooperative a proprietà divisa o indivisa. Una competenza – ha aggiunto Biscardini – che nella confusione delle deleghe potrebbe ricadere contemporaneamente sugli assessori Bottero, Conte e Tancredi. Augurandoci che non sia questo l’alibi per proseguire a non fare niente.”

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