lunedì 17 gennaio 2022

Felice Besostri: Che fare? Per creare i presupposti per la nascita di una sinistra anche in Italia

CHE FARE? PER CREARE I PRESUPPOSTI PER LA NASCITA DI UNA SINISTRA ANCHE IN ITALIA Lo stato attuale della sinistra in Italia e i risultati per tutte le sue formazioni organizzate di qualsivoglia orientamento contingente o radice storica, in termini di consenso popolare nelle elezioni sono fatti, che parlano da soli, senza bisogno di indagare sulla loro presenza significativa, senza pretesa di egemonia, nei movimento sociali e di lotta tematici o territoriali, pur partecipati da compagne e compagni, che si definiscono di sinistra. Di questa sinistra definirne a priori i confini è tempo perso he nessuno a un’autorità, riconosciuta da tutti gli altri, per stabilire chi ne faccia parte: la sinistra non è un continente, ma un arcipelago, nel quale alcune isole sono tra loro collegate, ma un collegamento più frequente e di migliore qualità tra tutte va creato. Sulle ragioni della crisi della politica, elettorale ed organizzativa della sinistra abbiamo sentito e letto molte spiegazioni, più o meno convincenti, ma non sono mai seguite, alle parole azioni di lunga durata. Bisogna andare oltre i convegni e i dibattiti, anche quelli di successo, come quello aperto dalla direttrice Norma Rangeri su questo giornale. Per la mia formazione e appartenenza mi sarebbe piaciuto che a un quotidiano comunista avesse fatto seguito un quotidiano socialista storico, come era l’Avanti!, ma di quel periodo sono scomparse l’Unità e Rinascita, resiste MONDOPERAIO. È passato il tempo dove a distanza si facevano i conti con un “Che” fare? di Lenin e/o “I presupposti del socialismo e i compiti della Socialdemocrazia” di Bernstein. Non vedo in circolazione neppure nani sulle spalle di giganti, che dicano che fare? ora o quali siano adesso i compiti della socialdemocrazia. È un fatto, che in tempi di problemi planetari, risolvibili (forse) con risposte sovranazionali, non ci siano organizzazioni internazionali che raccolgano la sinistra, tutta o le sue componenti storiche. Il problema è complicato e complesso, per di più con eredità tossiche del passato. Difficile, quindi, pensare a costruire la sinistra se non si sanno dare risposte comuni, chiare e semplici per esempio a due questioni, decisive per gli sviluppi futuri, cioè quale sia la legge elettorale desiderabile, dove la questione centrale non è la scelta tra maggioritario e proporzionale, ma chi sceglie i candidati e chi li elegge nel Parlamento: i capi-partito o gli elettori? L’altra questione è l’idea che si ha della Presidenza della Repubblica, che è più importante della persona del XIII° Presidente. Non è un caso che per 12 volte non si sia mai eletto un Presidente del Consiglio dei ministri in carica. Ma mai abbiamo avuto un Presidente con maggioranze così ampie come l’attuale D’altra parte, diceva Fanfani “se non ci sono precedenti li si crea”. Basta sapere quel che si vuole e perché. Cominciamo da qui, perché le elezioni ci saranno con certezza e un Presidente pure, alla prima o alla ventiquattresima votazione. Volpedo 14 gennaio 2022 Felice Besostri

Nessun commento: