martedì 4 giugno 2013

Vittorio Melandri: Non è colpa della Costituzione

Non è colpa della Costituzione, checché oggi ne dica pure il PD-Scorcione Ogni “strumento”, anche quando di strumento istituzionale si tratta, ha i suoi pregi e i suoi difetti, e poi dipende da chi lo usa, come anche Ezio Mauro sottolinea su la Repubblica del 3 giugno, se se ne ricavano benefici o “malagrazie”, per dirla con una espressione già demodè quando ripresa perché gli era cara, da Natalia Ginzburg. Dinnanzi alla possibilità di applicare in Italia, un sistema semipresidenziale alla francese, oggi di nuovo richiamata all’ordine del giorno della politica governante, penso, per quel che vale il mio pensiero, che non siano ancora venute meno sul piano “storico-culturale”, le ragioni che spinsero i “Costituenti” con la maiuscola del 1946-47, a scegliere il sistema Parlamentare al posto di quello Presidenziale, e per quanto “semi” possa essere quello che si potrebbe scegliere oggi, resta di tutta evidenza che un “Capo dello Stato” eletto direttamente dal Popolo, avrebbe sul Parlamento una primazia che mal si addice ad uno Stato ancora così fragile come risulta il nostro, soprattutto nel modo di essere percepito dal popolo che lo abita, ma che il “suo Stato” continua a non amarlo. Filippo Turati usava il termime “scorcioni” per indicare quelle “scorciatoie politiche” con cui da sempre ci si illude di poter risolvere problemi che richiedono invece cure e assiduità, ovvero pratiche e costumi che sono ignote/i alle classi dirigenti, e di ovvia conseguenza, che risultano ignote/i al popolo italiano. Inoltre poi, oggi, sul tema delle riforme costituzionali, oltre a voler percorrere “scorcioni”, che sono tali, sia chiaro, non perché misurati con l’unità di misura del tempo, si mettono in campo veri e proprio tentativi truffaldini, e la classe dirigente tutta, continua ad ingaggiare al gioco delle tre carte, il popolo che chiama “sovrano” sapendo bene che ancora sovrano non è. Si attira cioè l’attenzione di noi “sudditi” sulla presunta mancanza di “decisionismo”, intanto che da sessant’anni si prendono decisioni devastanti sulla nostra testa, e, per dirla con il titolo di un libro di fresca uscita, (“Avevamo la luna – L’italia del miracolo sfiorato, vista cinquant’anni dopo” di Michele Mezza. Donzelli editore), dopo che passati tre lustri dalla fine della II guerra mondiale, eravamo stati tutti insieme così bravi, da poter dire appunto che …. “Avevamo la luna” ….nei cinquant’anni successivi, con la nostra complicità di sudditi appunto, e non di cittadini, si è lasciato che “la luna” se la vendessero a pezzi e bocconi, e che gli utili siano stati riservati a pochi, e per di più, che siano stati pure sperperati, invece che reinvestiti. E oggi ci vogliono far credere che la colpa è della Costituzione. vittorio melandri P.S. PD = SCORCIONE (Per dirla profeticamente con Turati.) Il quale per altro vaticinava all’indomani del 1921, che i compagni comunisti sarebbero tornati sui propri passi, e in questo però sbagliando, perché piuttosto che ri-dirsi socialisti, gli ex comunisti hanno preferito vestirsi da democristiani….. Avendo ricordato il termine usato da Turati, mi sono accorto di aver individuato senza volerlo, la migliore sintesi che possa definire il PD, ovvero.... uno ... “SCORCIONE”

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