mercoledì 21 marzo 2012

Franco D'Alfonso: Tolosa

vorrei parlare dell'agghiacciante strage di Tolosa.
Quando troveranno questo killer capace di afferrare una bambina di sette
anni per i capelli e spararle alla testa si scoprirà certamente che è
un pazzo , un isolato in preda ad i demoni prodotti da una mente
malata. Non è così.
I fantasmi e gli incubi dei folli hanno radici precise. Che in Europa
si uccida qualcuno in ragione del suo essere ebreo ci dice e ci
conferma che le radici della Shoa non sono state recise del tutto e
che "Mai più!" è un auspicio ancora vuoto.
Non c'è purtroppo dubbio sul fatto che a dare nutrimento a questo
odio, che non è nè cieco nè sconosciuto, c'è da decenni soprattutto
l'atteggiamento verso Israele che va sempre molto oltre la legittima
critica politica e morale. Gli ignobili paragoni fra Israele ed i
nazisti ( a poco serve parlare dei "tedeschi"...) oppure l'accusa di
"genocidio" a carico dell'unico Stato democratico del Medio Oriente,
perfino in questo tempo nel quale in Siria è in atto una mattanza che
ha fatto più morti in meno di un anno di quanto non siano state le
vittime palestinesi dalla guerra del Kippur ad oggi, non sono
solo esercizi di retorica , ma sono una gocce di
fertilizzante assorbite da queste radici che producono frutti
avvelenati in altri da noi.
La razionalità delle argomentazioni non è un manto sufficientemente
largo per coprire gli effetti collaterali.
Franco

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